Ormai questa città non gli appartiene più, Pedro dopo tutto quello che ha scoperto si sente completamente fuori posto, un estraneo.
In compenso finalmente quel peso nello stomaco, quel senso di insoddisfazione è scomparsa, come se scoprire chi è davvero Kim abbiamo messo al suo posto ogni cosa.
Ironico quanto gli abbia incasinato il cervello.Le valigie sono ormai pronte e caricate in macchina, ma deve ancora fare due cose prima di dire addio a questa città.
Piena di sicurezza e forse un pizzico di arroganza, guida sicuro con in mente un solo pensiero.
Chiudere il cerchio.
Una volta fermo, parcheggiato, davanti alla Elisabeth house, nota poco lontano la macchina di Kim e sorride.Per tutta la notte ha immaginato di incontrare Kim, di avere un definitivo confronto faccia a faccia, di dirle tutto quello che pensa di lei.
E sapere che è lì, che la incontrerà, che niente potrà nasconderla da lui gli dà una scossa di adrenalina in vena.
È il momento di dire addio e di chiudere questa storia una volta per tutte.Appena entra, Mary prova a fermarlo come può, ma ora che Pedro sa tutto capisce perché lei lo ha sempre trattato con disgusto e Diffidenza.
È cazzo, sono loro i criminali, dovrebbe essere lui a essere disgustato.
Ormai è un fiume in piena, la rabbia spinge ogni suo passo, la cover di Mary che gli intima di fermarsi è solo un ronzio fastidioso e lontano.
Lui vuole Kim.Conosce il suo ufficio e quando si trova davanti la porta, non ci pensa due volte ad aprirla senza neppure bussare.
Subito il suo sguardo è su Kim, seduta comodamente dietro la scrivania, mentre una ragazza lo supera."Scusa Kim, ho provato a fermarlo..."
Mary, con un po' di fiatone, si scusa con Kim ma lei velocemente gli fa un cenno con la mano invitandola a lasciarli soli.
Mandy la sera prima le ha detto tutto, sapeva benissimo che oggi l'avrebbe cercata per parlargli o arrestarla ed è per questo che è qui nonostante in realtà non abbia nulla di cui occuparsi.
È qui solo per lui."Vuoi un caffè o direttamente accusarmi di tutto?"
La voce così tranquilla e ironica di lei, lo fa innervosire ancora di più.
Lei sa, sa tutto cazzo, ed è lì tranquilla ad offrirgli un caffè.
Ma se sa che lui sa, come fa a essere così tranquilla?
Come può non aver paura che lui sia qui per arrestarla?"Dopo avermi usato per i tuoi loschi piani, credo che tu mi devi qualcosa di più di un caffè."
Stringe i pugni, sentendo i denti degrignare, ha talmente tanta rabbia che non riesce nemmeno ad urlare.
Ha immaginato di gridare, spaccare le sedie, rovesciare la scrivania e invece non riesce ha scaricare quello che sente dentro.E lei invece è tranquilla, indifferente a tutto ciò che è successo, sembra persino annoiata cazzo.
Annoiata cazzo.Povero Pedro, non è il primo ne l'ultimo che subira l'indifferenza di Kim.
"Usato?
Io direi che invece sei tu a dovermi un favore.
Ma tranquillo, mi sento generosa, facciamo che siamo pari."Un favore?
UN FAVORE?
Con forza sbatte i palmi delle mani sulla scrivania,facendo tremare il porta penne quanto il suo sguardo, contro quello di Kim sempre indifferente.Dopo averlo trattato come un burattino, con quel finto vittimismo e quell'aspetto gentile che ora sembra impossibile su di lei.
Ora, pretende anche di fargli credere di essere in debito con lei?"Un favore?
Mi hai usato per non essere sospettata, quando invece sei un criminale.
Io ho visto i cadaveri, le torture e so la droga che gira tra le tue mani insieme ai soldi di quei poveracci persi nella dipendenza.
Altro che favore, dovrei arrestarti."
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The Queen 5 (scacco alla regina)
Mystery / ThrillerAvranno mai un attimo di pace? Victor anche da morto continua a disturbare la pace in villa Queen e il problema Fernandes è li in attesa di essere risolto. Due poliziotti hanno appena bussato alla porta della The Queen, cosa succederà ora? ancora mo...