Un lungo tiro dalla sigaretta, per poi buttarla fuori dal finestrino, ma i pensieri non finiscono sull'asfalto con essa.
Carter stringe il volante, cercando di allentare i nervi, ma è quasi impossibile.
Il viso pallido di Kim gli torna in mente come un allarme, un punizione per essere andato via.Sa che dorme male, sa che gli incubi non le danno pace e quando è sveglia la realtà che stanno vivendo non gli dà tregua.
Tutta la famiglia, da quando è uscito fuori il cadavere di Victor, vive con l'ansia di ritrovarsi la polizia alla porta ed è una sensazione frustrante quanto preoccupante.
Il problema non è finire in carcere, ma tirare nella merda le ragazze.Il loro nome, la loro reputazione, il loro lavoro in palestra, la Elisabeth house.
Per questo Kim controlla mille volte i documenti, vuole essere sicura che il loro sogno non venga macchiato dai loro traffici.
E tutti loro hanno solo un pensiero in testa, trovare il maledetto che li ha messi nella merda e trovare una via d'uscita.In realtà nulla che non abbiano già provato, con Kim hanno combattuto guerre importanti, lei la prima a portarne i lividi.
Ma allora, perché gli sembra di non averla mai vista così stanca?Gli piacerebbe credere alle sue bugie, alla sua espressione annoiata, ma qualcosa gli dice che il suo malessere va oltre i fantasmi che stanno combattendo.
Parcheggia davanti a un locale di lusso, passandosi una mano tra i capelli, ringraziando l'aria fresca di ottobre che dà sollievo ai suoi nervi in fiamme.
Se potesse tornerebbe indietro da lei, solo per stargli a fianco, anche se sa che lei non è pronta a dirgli o suoi problemi.
Ma è da giorni che aspetta questo incontro con Walter Levis, troppe volte rimandato da quest'ultimo.
Il salto di qualità, oggi fanno il salto di qualità, eppure l'angoscia di averla lasciata non gli dà respiro.All'ingresso una ragazza alla reception lo sta osservando da quando ha attraversato l'entrata, mordendosi il labbro e giocando con un ciocca di capelli quando lui si ferma davanti a lei.
"Come posso aiutarla?"
Si morde ancora il labbro, cercando di attirare la sua attenzione, mandando più messaggi possibili con le movenze del suo corpo.
Peccato che l'unica cosa a cui pensa Carter è che se Kim fosse qui questa ragazza finirebbe strangolata dalla stessa collana con cui gioca seducente.Ormai più guarda le altre donne e più ne è indifferente, Kim gli è entrato sotto pelle fino a comandare al suo corpo di desiderare solo lei.
"Ho un appuntamento con il signor Walter Levis."
La donna di istinto torna dritta e professionale al suo tono freddo, l'uomo che ha davanti non ha intenzione nemmeno di illuderla che possa avere una possibilità, glaciale il tono e lo sguardo con cui la rimessa al suo posto.
Nessuna confidenza, diritto di desiderarlo, solo una donna può guardarlo con desiderio.
Sempre Kim nella testa che gli urla che è suo, solo suo, maledettamente suo.La ragazza, ancora scioccata, si limita a indicare l'ingresso di una sala poco lontano da loro, per poi con sguardo ancora spalancato guardare l'uomo andare via.
Non sa davvero se essere più spaventata o eccitata.Ma non importa, Carter si è già dimenticato di lei ed ora il suo sguardo è fisso sulle due guardie che gli bloccano la strada.
Dallo sguardo è chiaro che vogliono perquisire, ma non è proprio giornata per farlo incazzare e non ha nessuna intenzione di essere fermato da queste due teste di cazzo."Toccami e ti faccio saltare il cervello in meno di un secondo, quanto è vero che mi chiamo Carter Miller."
Lo sguardo tagliente con il suo nome a fare da contorno e i due fanno un passo indietro.
Non importa quale ristorante scelga Levis, quanto distante dal loro territorio, il suo nome è una garanzia ovunque l'inferno sappia arrivare.
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The Queen 5 (scacco alla regina)
Gizem / GerilimAvranno mai un attimo di pace? Victor anche da morto continua a disturbare la pace in villa Queen e il problema Fernandes è li in attesa di essere risolto. Due poliziotti hanno appena bussato alla porta della The Queen, cosa succederà ora? ancora mo...