capitolo 3 ballare sui carboni addenti

218 17 8
                                    

" Grazie mille, Pedro."

Lo accompagna fuori dalla porta trattenendo il respiro finché il poliziotto non scompare dalla sua vista.
Velocemente fa segno a Sara di controllare la situazione dalla finestra e tanti sono i respiri doloranti nel petto quanti i passi che i tre poliziotto fanno fino al cancello.
La bionda tremante ancora scossa da tutta la situazione, appena i tre sono fuori i loro perimetri preme il pulsante che avvia il motore a chiudere il cancello.
Sono fuori ufficialmente da villa queen ed entrambe riprendono un po di fiato, ossigeno nei polmoni.

"Sono fuori."

Alle parole della bionda Kim scarica tutta la rabbia trattenuta durante l'interrogatorio.
Senza controllo tira un pugno contro il portone, fregandosene delle crepe che le si creano sulle nocche.
Sente ancora il disgusto che come un brivido le fa tremare la pelle o forse è più la rabbia

" E il premio, per la migliore attrice, va a Kim Dich."

Con lo sguardo scatta immediatamente su Alex e sugli altri che escono alcuni dall'ufficio e altri dsl piano superiore.
Su ordine di Kim i ragazzi sono stati nascosti dalla vista dei poliziotti perché in fin dei conti, per quanto umiliante sia, un ambiente femminile sembra sempre più innocente di quello maschile.
Patetico ma vero.

Comunque Alex ha scelto il momento sbagliato per la sua battuta del cazzo, in più sotto lo sguardo furente di Kim, sorridente recupera gli slip sporchi di sangue che per sbaglio Kim ha fatto finire a terra.

"E queste?
Sono davvero tue?"

Forse questa storia gli ha bruciato l'ultimo neurone integro che aveva nel cervello, altrimenti non farebbe tanto lo stronzo.
A passo pesante si avvicina a lei, strappandogli dalle mani quell'odioso pezzo di stoffa.

" Fan culo Alex.
Ringrazia il vecchio arrapato e i due coglioni.
Altrimenti saremo nella merda."

Gli fa sparire in fretta quel sorrisetto del cazzo dalle labbra, facendolo tornare con i piedi per terra, forse anche grazie al suo sguardo gelido e furioso.
Sente come se la mano che tiene gli slip, si stesse sporcando della bava viscida di quel pezzo di merda, così le lancia addosso a Stefano segnandosi a mente di farsi una doccia nella candeggina.

"Per quanto riguarda quelle, cosa avrei dovuto dire?
Che sono state messe li per incastrarmi di un delitto che ho realmente fatto.
Usa il cervello cazzo."

Gli urla in faccia, facendolo rinsavire finalmente del tutto.
Questa storia ha dell'assurdo e Kim stringe i denti perché non riesce a pensare lucidamente tra la rabbia e nausea.
Deve fare ordine nei propri pensieri, così emerge in lei quel lato freddo e calcolatore di cui la situazione ha bisogno.

" Falle analizzare.
E scopri come cazzo c'è finito il mio sangue."

Ordina a Stefano facendolo correre via in silenzio, dopo la sfuriata che ha ricevuto Alex nessuno a intenzione di dire una parola, anche se Carter avrebbe un paio di cose da dire volentieri.

" Massi.
Voglio Elia e Albert qui.
SUBITO."

Nonostante cerchi di mantenere in superficie la sua personalità calcolatrice, quella folle e selvaggia graffia e scalpita sotto pelle.
Vuole distruggere ogni cosa, bruciare il pavimento che quei pezzi di merda hanno calpestato e strappare la pelle del traditore che li ha denunciati centimetro per centimetro in una morte troppo lenta.
Il suo lato folle quasi ansima all'idea di quello che gli farà, ma non ora, ora deve rimanere controllata.

" Simon chiama Steve.
Digli di scoprire qualcosa sul caso e sui tre poliziotti.
E digli di dare il culo se serve, voglio risposte."

Anche i due hacker scompaiono verso il loro ufficio, Simon accellerando il passo perché conoscendo Kim sa che è una bomba pronta a distruggere chiunque resterà anche solo per sbaglio nella stanza.
Lo sguardo di Kim è spaventoso, nessuno di loro ha mai visto tutte le sue personalità bruciare nei suoi occhi e nel suo respiro irregolare

The Queen 5 (scacco alla regina)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora