capitolo 31 impossibile è possibile

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La notte ormai si è impossessata di villa Queen.
La festa è finita con il botto e  ognuno è tornato a casa con l'amaro in bocca.
Resta sola la famiglia, quelle persone che mesi fa hanno deciso di stare insieme, di vivere sotto lo stesso tetto.
Di giurarsi lealtà, sincerità e amore nello stato puro che si può dare in famiglia.
Ma tra loro c'è anche una lama avvelenata, una ferita che sanguina e che è il momento di curare e cucire.

Seduti nella loro cucina, la bottiglia di vodka è una  di succo che vengono messi sul tavolo, i bicchieri distribuiti e la luce soffusa e pigra a illuminarli.

Kim ripensa al giorno in cui questa famiglia, a quei tempi divisa in due, si è unita a questo stesso tavolo, un anno fa.
Destino vuole che ognuno ha preso lo stesso posto di allora e un po' lo stesso umore.
Sono qui, come un anno fa e come allora Kim rivive quel senso di tradimento e rabbia con una sola differenza.
Da quel giorno le cose sono cambiate molto, sono cambiati i legami, è cambiata lei e sono cambiati loro.
Per questo il peso sul cuore fa ancora più male, quasi insopportabile.

"Tra noi c'è un traditore."

Parla a voce bassa, prendendo un sorso di succo per poi portarsi alla bocca un bastoncino di zucchero.
Osserva intorno a sé occhi che si spalancano, bocche senza fiato a parole, stupore.
Ma si un viso legge anche un senso di colpa nascosto con agilità, non a Kim che sa.

"Che stai dicendo Kim?
Siamo la tua famiglia, come puoi dubitare di uno di noi.
È impossibile."

Jek subito si spinge in avanti, difendendo con denti e rabbia la sua famiglia e Simon poco lontano si limita a sospirare.
Impossibile, lo credeva anche lui, ci ha sperato fino all'ultimo che si stessero sbagliando, ma se Kim ha richiamato tutti a questo tavolo significa che non ci sono dubbi, che ha le prove e che hanno una serpe in seno.

Kim rimane immobile, irremovibile sulle parole che ha detto e alla tavola si scatena il caos.
Confusione, incredulità, le facce delle ragazze scioccate, la rabbia dei ragazzi e pugni che sbattono sul tavolo, nessuno vuole crederci.

"Siamo la tua famiglia Kim, non puoi farci questo.
So che raramente ti sbagli, ma questa volta è sicuramente un errore."

Chiede pietà Kessie, con gli occhi umidi, guardandosi intorno.
Con queste persone ha sofferto, ha riso, ha condiviso lo stesso tetto e lo stesso cibo, fa male anche solo pensarlo possibile.
Guarda la sua famiglia uno ad uno, poi i suoi occhi si fermano su Kim.

Quella indifferenza, l'immobilità che mostra all'esterno è solo una bella facciata, nei suoi occhi legge solo dolore, angoscia e il leggero alone di una lacrima.
Ingoia a vuoto, torna seduta e lo sguardo si rifugia in un bicchiere mezzo vuoto.

Sara non dice una parola di fianco a lei, nel momento in cui Kim ha detto quelle parole, non ha avuto dubbi, purtroppo non può prendersi il lusso di essere stupida.
Fin da subito ha visto le mani di Kim tremare, le sue labbra strette in una linea e gli occhi limpidi come il ghiaccio.
Non è nella sua forma sadica e neppure in quella indifferente, sta soffrendo come un cane.
E questo può voler dire solo che dice la verità e che la sta divorando dall'interno.

"E da un po' che sospettavo ci fosse una talpa, troppe coincidenze strane e troppi dettagli che solo tra di noi sappiamo.
Il video di qualche settimana fa è stato il luccichio di una lama e questa sera Fernandes ha mostrato il coltello."

Sono ancora tutti confusi, Simon ha fatto sentire loro la registrazione della conversazione e loro non hanno trovato niente che possa sembrare una confessione.
Ma torna in silenzio tombale, qualcosa nello sguardo di Kim ha inferto una ferita profonda.

Tutto era sicuro fino a un attimo fa, avrebbero messo una mano sul fuoco per ognuno di loro, e invece ora sentono la pelle ustionarsi.

Paura, sospetto e le mura della loro casa iniziano a tremare.

The Queen 5 (scacco alla regina)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora