capitolo 9 scontri

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" Niente.
Non c'è nulla."

Pedro si gratta la nuca, accusando la stanchezza di notti insonne e giornate passate tra interrogatori e ore chini su documenti e foto.

Hanno messo da parte la domanda su chi sia l'angel killer, lavorando sulle vittime, sperando così di trovare qualcosa.
Ma niente, o meglio sulle vittime hanno trovato molte cose interessanti sui loro vecchi affari ma inutili dato che sono deceduti.

Si rigira il documento che hanno trovato nella macchina di un uomo scomparso parecchi mesi prima, un certo Josh halz apparso per poco tempo nel Bronx e scomparso senza lasciare traccia, stranamente poco dopo è apparso l'angel killer.

Il documento è una specie di lettera o forse più un telegram.
Poche parole scritte con calligrafia disordinata "l'angel killer è qui."

L'unica traccia che hanno, sono parole di uno di cui non hanno nulla, scomparso.
L'angel killer sembra ormai una leggenda, un fantasma.
Tutti ci credono ma nessuno lo ha mai visto.

" Anche quello della soffiata è scomparso  senza lasciare tracce."

Parla Michele riempiendosi la bocca di salatini, Pedro non sa se è più fastidioso il suo masticare a bocca aperta e il fatto che sottolinei l'ovvio.
Speravano di rintracciare quello che ha fatto la soffiata, ma ha usato un modificatore di voce e un telefono usa getta.
Chi pensava che esistessero ancora.

Comunque un'altro buco nell'acqua.

" C'è qualcosa che ci sfugge.
Lo sento."

In tutto questo miscuglio di massacri che sembra non avere un senso, deve esserci uno schema, Pedro sa che è così.

Hanno la scomparsa di questo halz, il massacro nel locale "hot inferno", la morte di Victor e la tortura al suo braccio destro.
Cosa accomuna questi punti?
È davvero un killer pazzo che uccide senza un motivo?

E poi, perché fare una soffiata proprio sull'omicidio di Victor, perché non prima.

" L'angel killer è chi ha fatto una soffiata erano a stretto contatto con Victor, me lo sento.
Cosa dice il figlio?"

Pensa ad alta voce Pedro, per poi spostare lo sguardo interrogativo su Michele.
Lui d'altro canto è semplicemente annoiato, sembra non vedere quanto in realtà sia complicato questo caso.

" Dice che non sapeva nulla di ciò che faceva il padre.
Che era stato allontanato, chiuso in un college fino a qualche giorno dopo della morte del padre.
Tutto confermato dal direttore del collegio."

È strano un tale allontanamento, in genere nelle famiglie mafiose è tradi,ione passare il potere da padre a figlio, ma allora perché tenerlo a distanza?
Chi doveva essere il nuovo capo del consiglio dopo la morte del padre?

Michele davanti al suo sguardo confuso e curioso, sembra mostrare un minimo di interesse verso il caso.

"Voci di corridoio dicono che il ragazzo avesse strani gusti sessuali."

E si tocca l'orecchio, facendo capire che Elia è omosessuale e per quanto non abbia fatto strane battute omofobe, la sua faccia disgustata dice tutto.
E poi ride da coglione  che è, facendo stringere i pugni a Pedro.

Si chiede  che cazzo si ride con un serial killer in circolazione.
Quel mostro potrebbe uccidere ancora, una donna questa volta magari.
Una donna innocente come Kim, se non direttamente lei e il solo aver questo pensiero lo scuote dentro.

Il nervoso lo sta consumando dentro, il pericolo che lei possa finire nelle mani di questo mostro e il fatto che non si è fatta ne sentire e ne vedere da qualche giorno, non aiuta per niente.

The Queen 5 (scacco alla regina)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora