Capitolo 15 - Amelie

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Quella mattina mi ero alzata prima con l'intento di allenarmi ulteriormente, se dovevo affrontare una missione sarei dovuta essere pronta

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Quella mattina mi ero alzata prima con l'intento di allenarmi ulteriormente, se dovevo affrontare una missione sarei dovuta essere pronta. La prima cosa che dovevo fare era però togliermi quei maledetti vestiti. Il corpetto a fiori, se pur carino, era troppo rigido e io avevo bisogno di respirare se volevo continuare a vivere. Afferrai il pugnale che Simone e Pierre mi avevano regalato e portandomi una mano dietro alla schiena cercai di rompere i lacci. "Quel moschettiere me l'ha allacciatto veramente troppo stretto".
Togliere la gonna, invece, mi era risultato piuttosto facile.

I miei vecchi vestiti si trovavano appesi dentro il box di Billie e mi cambiai tirando un sospiro di sollievo. "Adesso sì che sto meglio". Il mio cavallo continuò a dormire con Franc ancora rannicchiato contro il suo ventre e io uscì dalle stalle mentre mi toglievo il fieno dai lunghi capelli. L'aria era calda e di certo non pungente come la sera prima. Mi presi un momento per godermi il calore dei raggi del sole sul corpo e poi iniziai a dare dei colpi contro i manichini che si trovavano nel piazzale della sede dei moschettieri del re.

Mi fermai a notare il cielo diventare più turchese e il sole farsi sempre più imponente. Mi allontanai dai manichini e provai delle nuove mosse di combattimento immaginandomi un possibile avversario davanti a me.

Solo dopo dell'altro tempo notai i 3 moschettieri e il Capitano riunirsi ai piedi delle scale che portavano alle loro camere a confabulare tra di loro come se stessero discutendo di un argomento segreto. Continuai ad allenarmi facendo finta di niente, ma notai comunque le occhiate che mi venivano lanciate ogni tanto nel mezzo della loro conversazione. Erano sospetti e questo mi puzzava.
Mi attraversò un brivido lungo la schiena quando ebbi tutti i loro sguardi addosso. "Avrei dovvuto farmi i fatti miei".

Il giovane ladro mi distrae da loro e mi viene incontro.

<< Andiamo a fare colazione? Prendiamo Bill? >>

Abbasso il volto e incontro i suoi occhi marroni e noto che ha i capelli corvini ancora spettinati dal sonno.

<< Io non lo so ragazzo. Stai qui con me >>

Gli porto una mano sulla spalla e lo avvicino a me mettendolo al mio fianco. I 4 uomini si stanno avvicinando a noi e so che è arrivato il momento di parlare della missione.

<< Venite con noi, vi porteremo a fare colazione. In questo modo potremmo anche discutere del tuo compito in tutta la faccenda >>

<< Vado a sellare il mio cavallo >>

Dico mentre il Capitano si avvia verso il suo destriero. Il mio sguardo cade su Athos che mi fa cenno con la testa di dirigermi nelle stalle. Così faccio, portandomi dietro il giovane ladro.

<< Ti spaventa la missione? >>

La voce dolce del ragazzino mi arriva alle orecchie e non posso che ridere a quelle parole.

LA QUARTA MOSCHETTIERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora