Osservavo la biondina indirizzarsi a piccoli passi verso la guardia all'entrata con le mani che tenevano alta la gonna del vestito che le rendeva scomodo il movimento con tutto quel vento.
Aveva le spalle e le braccia molto scoperte e il freddo non si poteva ignorare. Sono un po' in pensiero per lei, "non vorrei che rischiasse di ammalarsi soprattutto ora che deve andare in missione".
Erano giorni che discutevamo insieme al Capitano Treville di trovare un modo per poter mandare in fumo i piani di Vadim e questa ragazza sembrava quasi essere arrivata a Parigi proprio per fare al caso nostro.
Io e Athos sapevamo che se l'avessimo lasciata ancora libera di girovagare per la città avrebbe creato altri casini e ciò non andava a nostro vantaggio, visto già i rapporti poco amichevoli tra noi e il Cardinale con i suoi moschettieri. Perciò la cosa migliore era tenerla impegnata ed utilizzare a nostro vantaggio le sue abilità da abile spadaccina.
<< Credete che ce la farà? >>
Mi distoglie dai miei pensieri Porthos.
<< Se dovrà affrontare Vadim dovrà farcela >>
Esordisce Athos con quel suo solito tono.
Dopo quelle parole tornai con lo sguardo sulla biondina. È sera e solo le torce del castello illuminavano l'ambiente circostante permettendomi comunque di poter distinguere la chioma bionda.
Una volta aver attirato l'attenzione della guardia la vedo avvicinarsi per mettergli una mano sul petto e anche se non posso osservarla, giurerei sul fatto che in volto abbia la stessa espressione di quando si era avvicinata al Capitano Dubois. Non so se si renda veramente conto di quanto sia capace di far perdere il controllo anche al migliore dei santi con quegli occhi che sembrano mangiarti e quel sorrisino beffardo da farti girare la testa.
<< Un po' la invidio quella guardia >>
Da voce ai miei pensieri Porthos che guardava la scena insieme a me.
<< Ma quanto tempo impiega per stordirlo? >>
Sbuffa invece Athos che aveva già sguainato la spada ed era pronto all'azione
<< Dai tempo al tempo Athos, è comunque un incarico che richiede il suo impegno >>
Ironizza il mulatto al mio fianco.
A distrarci dalla conversazione fu un acuto rumore metallico che ci spinse subito a sporgerci dai massi per scoprirne la causa.
La ragazza aveva un pugnale in mano che ipotizzo avesse utilizzato per stordire l'uomo colpendolo sulla testa. Ciò giustificherebbe il rumore metallico, dato che la guardia indossava un elmo.
L'uomo pare dondolare a destra e a sinistra per poi cadere sul corpo esile della ragazza che sembrò reggere il suo peso a fatica.
<< Andiamo ad aiutarla >>
Dico guidato dall'istinto, ma subito una mano mi blocca.
<< Aspetta >>
Mi sussurra Athos indicandomi poi verso l'entrata. Attirata dal rumore stava arrivando una seconda guardia.
<< Che succede qui? >>
Lo sento domandare. Alla vista del suo compare con la biondina però gli nasce un sorriso e facendo cenno di approvazione verso di lui si lascia andare a dei commenti per poi sparire all'interno del forte.
<< Ora possiamo andare >>
Dà il via libera Athos che subito seguiamo. Non prima di aver afferrato il mantello per poter coprire la ragazza.
Una volta che siamo arrivati di fronte a lei l'avvolgo con il manto nero che le arriva fino ai piedi e sfiorando la sua schiena con il mio petto le strofino il tessuto sulla spalle per darle quanto più calore possibile.
<< Stai bene? >>
Le chiedo, ma in tutta risposta ricevo solo uno scrollare delle spalle ed uno sguardo truce.
<< Lasciami stare >>
Proferisce allontanandosi da me.
<< Qual è il piano adesso? >>
Aggiunge guardando Athos, avendo chiaramente capito che era lui il capo della spedizione
<< Che tu te ne torni dietro ai massi e lasci fare a noi >>
Le risponde di rimando ma non credo che questa risposta sia piaciuta alla biondina.
<< Non se ne parla. Mi avete portato qui e non mi ridurrò solo a fare il ruolo di una misera esca >>
<< Mi dispiace per te ma è proprio quello che farai >>
Athos non le lascia il tempo di replicare ed afferrandomi per un braccio mi spinge a seguirlo con Porthos al nostro seguito che pronuncia solo un "mi dispiace panterina".
Così ci allontanammo da lei lasciandola da sola davanti all'entrata.
***
Eravamo riusciti ad arrivare al piccolo portico centrale del forte grazie al nostro passo felpato e all'esperienza nel non farci vedere dal nemico rimanendo sempre nell'ombra.
Athos era in testa, io subito dietro e Porthos chiudeva la fila. Così da poter rispondere su tutti i fronti in caso di attacco.
<< Dividiamoci e spargiamoci lungo il cortile in modo da circondarli >>
Aveva ordinato Athos nel vedere la rimanente ventina di guerrieri riunita intorno al fuoco per arrostire la carne e bersi qualche bicchiere di vino. "Non si aspettavano un attacco esterno questa notte".
Io rimasi all'entrata del portico e i miei due compagni si posizionarono alle due estremità opposte. Guardavo Athos con sguardo complice, aspettando un suo cenno della testa per poter attaccare
<< Vado a prendere dell'altro vino >>
Enuncia uno degli uomini avviandosi verso la direzione di Porthos. Il tempo che il guerriero entrasse nell'ombra che si sentì un grido e il corpo dell'adulto cadere a terra.
Era il momento di entrare in azione.
Tutti uscimmo allo scoperto e gli uomini presi alla sprovvista afferrarono di fretta le loro spade per iniziare lo scontro.
Alleggiava nell'aria lo stridio delle spade che si incontravano e i versi di dolore dei guerrieri che cadevano a terra uno ad uno. "Sta andando tutto secondo i piani".
<< Aramis alle tue spalle! >>
Gridò Porthos, ma neanche il tempo di girarmi e parare il colpo che il boato di una pistola mi aleggiò nelle orecchie stordendomi.
Ed ecco a voi un altro capitolo! Se vi è piaciuto lasciate una stellina ed un commento che il vostro supporto per me è sempre importante. Secondo voi come andrà avanti la storia? Sono curiosa di sapere che cosa ne pensate. A presto!!
STAI LEGGENDO
LA QUARTA MOSCHETTIERA
Historical FictionVi siete mai chiesti perchè il quarto moschettiere, D'Artagna, fosse un uomo? E perchè non una donna? Le donne sono sempre state considerate inferiori, buone solo per togliere svaghi al genere maschile, a badare ai bambini ed a tenere in ordine e pu...