Ci troviamo nella sala comune della nostra sede. Una piccola stanza interamente in legno con qualche tavolo e sedia e un banco da bar dove teniamo tutte le nostre bottiglie. Athos è seduto in maniera scomposta ad un tavolo con il cappello abbassato che gli copre il viso mentre con le dita giocherella con il calice di vino.
<< Forza compare, vediamo se la tua mira è ancora buona >>
Dice Porthos afferrando un vaso in ceramica impolverato e poggiandoselo sul capo.
<< Facciamo il nostro solito gioco >>
Mi esorta il mulatto. Quando ci annoiamo abbiamo sempre l'abitudine di giocare a "mosca cieca". Un gioco ideato da due ragazzini con non tutte le rotelle a posto in cui uno si mette un vaso sulla testa e l'altro si benda, punta all'oggetto con la canna e spara facendo centro e mandandolo in frantumi. "Devo ammettere che abbiamo rischiato di rimetterci la vita un paio di volte". Sbuffo un sorriso.
<< Hai per caso bisogno di dare una spuntatina ai capelli? >>
<< Non fare il melodrammatico. Bendati e giochiamo >>
Mi lascio convincere e afferro uno straccio poggiato sullo schienale della sedia legandomelo bello stretto dietro la testa dopo essermi piazzatto davanti al mio amico e aver fatto qualche passo più indietro. Prendo la pistola sul fianco e la sollevo verso l'alto sfiorandola con il naso. Faccio un respiro profondo e stendo il braccio davanti a me tenendolo il più fermo e dritto possibile. "Forza Aramis, ce l'hai sempre fatta. Concentrati".
Mi prendo il tempo di fare un altro respiro profondo, mi concentro e sparo. Quando sento il rumore della ceramica frantumarsi sul capo di Porthos mi accorgo di aver ricominciato a respirare. La risata profonda del mio compare mi giunge alle orecchie e lo sento avvicinarsi sempre di più a me con passi pesanti abbracciandomi.
<< E bravo il buon Aramis. Non sbaglia mai un colpo >>
Afferma togliendomi la benda dagli occhi.
<< Avete finito di fare i ragazzini? >>
<< Andiamo Athos, fallo un sorriso >>
Inutile dire che il mulatto si è guadagnato uno sguardo in grado di incenerirti sul posto.
<< Abbiamo dato un agnello nella bocca dei leoni >>
Sentenzia portandosi il calice alle labbra. Noto il moschettiere vicino a me accennare un sorriso.
<< Se ti riferisci alla ragazza penso che sia tutto tranne che un agnellino. La definire più una pantera. Con quei suoi occhi chiari è in grado di ipnotizzarti e... >>
Porthos mette suspense nelle sue parole fino a che ad un certo punto mima un attacco improvviso alla mia gola.
<< ... e poi ti mangia in un sol boccone uccidendoti >>
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LA QUARTA MOSCHETTIERA
Ficción históricaVi siete mai chiesti perchè il quarto moschettiere, D'Artagna, fosse un uomo? E perchè non una donna? Le donne sono sempre state considerate inferiori, buone solo per togliere svaghi al genere maschile, a badare ai bambini ed a tenere in ordine e pu...