No regrets. ( Levi x Y/n ) Attack on Titan

Il mondo fuori da Paradis

Narratore esterno
Dicono che Eren sia cambiato e lo pensavo anch'io. Però forse ci stavamo sbagliando, forse Eren non è mai cambiato: è sempre stato così fin dall'inizio e mi chiedo cosa abbiamo visto in lui.

Pov: Y/n
Dopo molti preparativi finalmente siamo in viaggio per il continente fuori dalla nostra isola, al di là del mare. Sulla nave posso sentire il vento fra i capelli, quell'aria appiccicosa calda del mare, che ormai abbiamo imparato a conoscere, batte forte sulla mia pelle e il suono del garrito dei gabbiani sopra le nostre teste ci fa capire che siamo vicini a un porto. È stato un viaggio che non è durato molto eppure mi è sembrato che non finisse mai.
Sono affacciata al ponte accanto a Levi, che guarda preoccupato verso il continente che riusciamo a vedere in lontananza, mentre io ammiro il paesaggio con occhi sgranati ed entusiasmo
Y/n: "Guarda Levi! Non vedo l'ora di attraccare"
Levi: "Ehy Y/n, quando arriviamo vedi di fare attenzione. Non dobbiamo dare nell'occhio, intesi?"
Mi giro a guardarlo: indossa un completo con giacca e camicia, con tanto di cravatta e cappello, vederlo così formale è davvero raro eppure ogni volta, in qualsiasi modo, è bellissimo ai miei occhi, inoltre il vento scompiglia i ciuffi che gli sbucano da sotto il cappello ed è costretto a spostarseli dagli occhi
Levi: "Tsk, dannazione, ma quanto vento tira?"
Ridacchio
Levi: "E tu che ridi, ragazzina?"
Y/n: "Niente signore... sono solo felice"
Guardo in alto verso il cielo, godendomi il vento
Levi: "Sei bellissima"
Abbasso di nuovo lo sguardo sul corvino e arrossisco al complimento improvviso che mi ha appena fatto
Y/n: "P-perché questo complimento?"
Si avvicina a me prendedomi i fianchi e tirandomi a sé, poi porta una mano sul mio mento afferrandolo con due dita per avvicinare il mio viso al suo e mi sussurra dolcemente
Levi: "Perché sei la persona più bella su cui i miei occhi si siano mai posati, ragazzina"
Il mio cuore accellera i battiti e il mio stomaco sembra rigirarsi su se stesso e fare salti mortali su e giù; sono passati 3 anni dal nostro primo incontro ma continua comunque a farmi questo effetto. Stiamo qualche secondo a guardarci negli occhi in questa posizione ancora, l'uno di fronte all'altra mentre lui mi tiene il fianco con una mano e il mento con l'altra, finché non fa finalmente scontrare le nostre labbra in un bacio casto e pieno di sentimenti, quando si separa da me mi guarda sorridendo e poi passa il suo sguardo al paesaggio che ci circonda e al resto del nostro gruppo affacciati al ponte
Levi: "Vai dai tuoi amici a guardare il paesaggio"
Y/n: "E tu?"
Levi: "Devo discutere con Hange su come comportarci una volta attraccati"
Y/n: "Va bene"
Gli stampo un bacio sulle labbra e raggiungo Connie, Jean e Sasha.
Siamo ufficialmente arrivati sul continente marleano, riusciamo a vedere il porto, le case, le strade affollate e dietro la città delle montagne verdi. Ci stiamo avvicinando sempre più al porto e riusciamo a sentire anche il baccano proveniente dalla folla
Connie: "Allora fuori dalle mura ci sono veramente altre città, guardate quanta gente!"
Gli do un colpo al braccio
Y/n: "Connie abbassa la voce"
Jean: "Già. Non dire fuori dalle mura, siamo in pubblico e ci sentono tutti"
Sasha: "Siamo nel continente esterno, in pratica noi siamo i primi abitanti dell'isola a vedere il mondo fuori dalle mura"
Sospiro appoggiando la testa alla ringhiera, mentre Jean si irrita
Jean: "Che cosa ho detto 5 secondi fa?!"
Hange e Levi si avvicinano e ammirano con noi questa città portuale, seguiti da Eren, Mikasa e Armin
Hange: "Beh, in un certo senso questa spedizione è sempre stata la nostra missione originale. Avanti corpo di ricerca!"
Una volta che la nave ha attraccato scendiamo e ad aspettarci troviamo Onyampokon che ci saluta felice di vederci qui
Onyampokon: "Buongiorno! Benvenuti nel continente di Marley ragazzi. Vi accompagnerò dagli Azumabito, prego seguitemi"
Il motivo principale per cui ci troviamo qui è per discutere con gli Azumabito un modo per evitare il piano di Zeke e salvare l'isola di Paradis, per arrivare a una pace con le altre nazioni
Onyampokon: "Sono contento di vedervi qui. Che ve ne pare? Questa è la più grande città portuale di Marley"
Y/n: "È davvero sorprendete! Certo che fuori dalle mura il mondo è davvero immenso"
Rendendomi conto di aver parlato ad alta voce mi copro istintivamente la bocca con le mani, beccandomi uno sguardo di rimprovero da Levi
Levi: "Ehy, parla piano ragazzina"
Y/n: "Eheh scusa. Comunque sembra che nessuno mi abbia sentito"
Levi: "Già, questo casino ti ha dato fortuna"
Ridacchio di nuovo. Ad un tratto di fronte a noi passa una carrozza strana, non è trainata da dei cavalli... che sia uno di quegli oggetti di cui ci avevano parlato Yelena e gli altri volontari?
Connie e Sasha rimangono stupidi di fronte a questa vista
Connie: "Ma quel cavallo... è un cavallo o un... che cos'è?"
Sasha: "È una mucca... sì, è una specie di mucca... che cos'altro sennò?"
Hange: "Quella è un'automobile. Non ricordate? Ne avevamo parlato. EHY! SALVE AUTOMOBILE!"
Hange, Sasha e Connie agitano le braccia verso il mezzo di trasporto e iniziano a inseguirla a corsa, continuando a chiamarla. Anche se è una situazione imbarazzante mi viene da ridere, siamo così ingenui di fronte a tutte queste cose innovative
Armin: "Oh no, ci guardano tutti"
Jean: "Già, così penseranno che siamo dei campagnoli bifolchi"
Y/n: "Cosa? Davvero è di questo che ti preoccupi?"
Il ragazzo abbassa la testa tenendosi in giù il cappello come per nascondersi
Jean: "Facciamo finta di non conoscerli" dice per poi iniziare camminare verso un punto a caso. Affianco Levi e Onyampokon
Levi: "Che succede? Dov'è Hange?"
Indico i tre che stanno continuando a chiamare l'automobile e il corvino sospira
Levi: "Dobbiamo fermarli o tra poco daranno delle carote a quel ammasso di ferraglia"
A questa sua affermazione mi metto a ridere insieme a Onyampokon
Onyampokon: "Ahahah delle carote, figuriamoci... ehy ma le stanno comprando sul serio"
Y/n: "Cosa?!"
Corro subito dai 3 per fermarli.