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Jeddah, 18 marzo 2023

L'aereo atterra con qualche minuto di ritardo. Classico. Ancora intontita a causa del jet-lag, mi reco verso il nastro trasportatore per acciuffare la valigia. Ad aspettarmi fuori l'aeroporto c'è Pierre. Trovo conforto tra le sue braccia. Mi è mancato in questi giorni.

Nel pomeriggio ho inviato un messaggio a Hélène, avvisandola che ci saremmo viste l'indomani. Mi manca la mia migliore amica. Non abbiamo mai speso tanto tempo separate. Comprensibile visto il lavoro che fa.

«Com'è andato il volo? Hai riposato?» chiede Pierre quando montiamo nella sua auto aziendale. «Diciamo. La mia vicina russava. Ho solo bisogno di un letto ora», bofonchio assonnata.

Giungiamo in albergo e filiamo in camera. Sbadiglio e prendo un pigiama dalla valigia. Mi chiudo in bagno per una doccia veloce e lo indosso.

Pierre è steso sul letto e smanetta col telefono. Lo molla non appena mi infilo sotto le coperte e mi raggomitolo tra le sue braccia. Sbadiglio nuovamente e mi accoccolo contro Pierre. Lui mi accarezza i capelli e mi rilasso.

«Jas?»

«Mmh?»

«Domani sarai nel mio box?»

Mugolo un sì e mi stampa un bacio sulla tempia.

Il giorno dopo mi sveglio alle otto. Ecco, avrei potuto mettere la sveglia alle sette, fare una doccia e ordinare la colazione, e invece ci ha pensato Pierre.

«Potevi chiamarmi», borbotto. «Alle sei? Sono andato a fare jogging, non mi sembrava il caso. Ieri sera eri distrutta», mi redarguisce.

È guerra persa.

Doccia, mi vesto e saluto Pierre con un bacio. Hélène mi sta aspettando nel bar dell'albergo per la colazione. Mi spiega la situazione tra lei e Carlos. Non è ancora presa da lui. Lei ama Charles da sei anni. Tutto è iniziato quando lui era in Formula 2, precisamente durante il weekend del Gran Premio di Baku. E soffre perché lui la tratta con astio. Insomma, non una bella situazione.

«Quindi domani vuoi parlargli?»

«Non ne posso più. Mi odierà, ne sono certa. Se scoprisse che ho una cotta per Charles...»

«Hel, calma. Non pensare a quegli orridi scenari che ti crei. Se davvero tiene a te capirà. Mica tutti sono come Jacques!»

Ho sempre pensato che lui non meritasse l'amore di Hel. Non l'ho mai visto di buon occhio. Lei lo sapeva, ma quando si è innamorati vediamo il mondo sotto una luce diversa.

Due anni fa si sono lasciati a causa dei tradimenti. Si sono traditi a vicenda. Lei lo ha fatto per ripicca. Lui, be', non si sa. Non gliel'ha mai chiesto, e Lucien non me ne ha parlato. Hélène ha sofferto molto. Per tutto questo tempo non è uscita con nessuno, concentrandosi piuttosto sul lavoro.

Ora, però, la situazione è ben diversa. Sta con una persona che non è Charles e soffre perché non riesce a provare nulla nei suoi confronti.

«E se fosse solo un periodo? Insomma, io e Carlos ci siamo fidanzati dopo un mese che ci siamo conosciuti. Poi le nostre vite sono frenetiche. Abbiamo bisogno di trascorrere del tempo insieme». Questa volta la guardo accigliata. «Lo sai che sei incoerente? Affermi che ti senti oppressa da questa situazione e ora credi di aver bisogno di spendere del tempo con lui»

«Jas, non voglio commettere una scelta sbagliata, perché so che me ne pentirò. Tu mi aiuti a ragionare».

Be', mia cara, di scelte sbagliate ne hai commessa una: fidanzarti con quel paperotto di Jacques.

Right Here // Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora