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Enstone, 6 luglio 2023

I raggi del sole filtrano nella stanza. Pierre mi dà le spalle e osservo la sua schiena nuda. Dopo il Gran Premio in Austria, io sono tornata a Monaco mentre Pierre è volato a Enstone perché doveva lavorare con il team. L'ho poi raggiunto ieri.

Traccio il contorno delle sue spalle e lo sento mugolare. Si volta e mi sorride assonnato.

«Ma belle...» mormora e mi attira tra le sue braccia.

Mi rilasso. Le sue braccia sono il mio porto sicuro. Ci starei per ore.

«Vorrei stare qui per sempre», sento dire e mi sorreggo sui gomiti per poterlo guardare. «Come sei smielato di prima mattina!» lo redarguisco bonaria. «Oh, andiamo! Come se non ti piacesse»

«Mi piace di più il tuo lato saccente. Dimmi, l'anno scorso quante volte mi hai pensata?»

«Sei da sempre un pensiero fisso, Jas».

Veniamo interrotti dalla suoneria del suo telefono. Sbuffa e si allunga per afferrare il cellulare e rispondere. Aggancia la chiamata e sospira.

«Alle 9:00 devo essere in fabbrica. Vuoi venire anche tu?»

Annuisco contenta.

Dopo una doccia veloce, esserci vestiti e aver fatto colazione, montiamo nella sua macchina aziendale. Pierre sfreccia veloce tra le strade di Enstone. Arriviamo in poco tempo in fabbrica e saluta qualche membro dell'Alpine. Mi presenta come la sua ragazza e arrossisco. Qualcuno già mi conosce, ma solo di sfuggita.

Osservo il luogo curiosa. È enorme. Ci sono varie monoposto al muro, altre giacciono sul pavimento, pezzi di Memorabilia. Riconosco anche le due monoposto con cui Alonso ha vinto il mondiale.

Seguo Pierre verso un lungo corridoio. Ci sono due ampie stanze con il simulatore. Nella prima c'è Esteban.

Pierre chiude la porta e osservo i suoi movimenti. Accende gli schermi, questi rivelano varie impostazioni. Il mio ragazzo armeggia per un po' fino a quando non compare una schermata con i vari circuiti da scegliere.

Lo guardo stranita quando mi prende per mano e mi fa avvicinare alla monoposto.

«Non capisco...» ammetto.

«Volevi provare il simulatore, no? Sfrutta questa opportunità per fare un giro sul tuo circuito preferito».

Guardo Pierre con un sorriso e mi aiuta a sistemarmi sul sedile. Mi posiziono in modo da arrivare ai pedali.

«Quale circuito vorresti provare?»

«Quello di Silverstone».

Pierre pigia sul circuito scelto e mette pausa.

«Ci sono diciotto curve: dieci a destra e otto a sinistra. È un circuito tecnico e ad alto carico aerodinamico, questo perché serve precisione per entrare in curva. Mentre guidi ti dico cosa fare. Pronta?»

Annuisco. Pierre mi spiega come partire.

«Spingi l'acceleratore fino ad arrivare a 300 km orari», dice prima che imbocco curva uno. «Quarta marcia, usa il cordolo. Ecco, quel punto lì, e frena. Brava, così», mi istruisce.

Arrivo in curva sei. Freno, di nuovo quarta marcia, minimo 185 km orari. In curva nove entro in ottava marcia.

«Qui ci sono Copse, Maggotts e Becketts. Mantieni l'ottava marcia e premi l'acceleratore fino al raggiungimento dei 300 km orari».

Imbocco il lungo rettilineo, quello in cui ti permette di usare il DRS, e scalo in sesta marcia.

«Scala in quarta perché ti stai avvicinando alla penultima curva. Attenta al sovrasterzo in uscita», continua a istruirmi.

Right Here // Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora