24. (P)

171 7 0
                                    

PIERRE

Monza, 2 settembre 2023

È sabato, giorno di qualifica qui a Monza. Jas è in hospitality e si sta occupando della sua attività online.

Mi sento sollevato nell'averla in giro per casa. Si sta ancora ambientando ed è comprensibile. Ma casa è più accogliente da quando c'è lei. Mancava la sua presenza per sentirmi completo.

Stamattina alcuni fan ci hanno chiesto di scattare una foto. Jas era a disagio, ma l'ho rassicurata dicendo che la adorano. Come sempre mi sono comportato da adulatore.

Adocchio Charles e lo raggiungo. C'è un via vai di persone, soprattutto dal lato Ferrari. È il loro Gran Premio di casa. Così come lo è stato per me quando correvo in Alpha Tauri. La prima vittoria non si scorda mai. Quel giorno Charles si era ritirato ma quando sono sceso dalla monoposto è corso ad abbracciarmi e a congratularsi. Abbiamo condiviso tanti bei momenti, io e lui. Che siano stati belli o brutti, ci siamo sempre stati l'uno per l'altro.

«Ti prego, nascondiamoci da qualche parte. Non ne posso più di stare a stretto contatto con Jacques», borbotta e mi trascina dietro un motorhome.

«Lo odi, eh?» lo beffeggio.

«Scherzi? Mi manca Hel che scorazzava a destra e manca per postare contenuti. La vedo nel box della DAMS e la nostalgia mi colpisce come uno schiaffo»

«Ti ricordo che è la tua ragazza»

«I suoi contenuti erano belli, interessanti e avevano un senso. Quelli di Jacques no. Ugh. Parliamo d'altro sennò mi si rovina il buon umore per questo weekend».

Ridacchio. Melodrammatico.

«Jas e io conviviamo», butto fuori.

«Fai sul serio allora. Onestamente pensavo fosse una delle tante all'inizio. Mi sono ricreduto. L'hai aspettata per quanto? Sei anni? Sette?»

«Perché, tu non lo avresti fatto?»

«Con Hel è diverso. L'ho vista delle volte al Jimmy'z. Non l'ho mai abbordata. Poi ho realizzato che a gennaio fosse proprio lei e sono caduto nella fossa perché me ne sono innamorato come uno scemo. Se fossi incappato nella tua situazione avrei fatto lo stesso».

È bello vederlo innamorato.

«Sono un bastardo fortunato. Cazzo, le chiederei di sposarmi seduta stante!»

«La penso come te. Abbiamo trovato le nostre anime gemelle».

Ci avevamo visto giusto, anni fa. Via le paranoie, spazio all'amore. E con Jas ho capito il vero significato di esso. La felicità ha il suo nome.

Mezz'ora dopo sono con Jas nello stanzino. Lei è seduta sul lettino, le gambe che dondolano, mentre io mi sto preparando per la qualifica. Infilo la tuta e la lego in vita. Mi avvicino alla mia ragazza e la stringo tra le mie braccia, poggiando poi il mento sulla sua testa.

«Pierre?»

«Mmh?»

«Ti amo».

Il cuore perde un battito. È sempre bello sentirselo dire. Ogni volta sordisce lo stesso effetto.

«Ti amo anch'io, ma belle».

Giocherella con le mie dita. Mi siedo al suo fianco e posa la testa contro la mia spalla.

«Ti ho mai detto che quel sei settembre ho fatto il tifo per te?»

«Non mi pare», fingo di pensarci.

Right Here // Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora