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Monte Carlo, otto anni prima...

Cammino tra i corridoi della scuola a passo svelto. Lucien ha chiesto di vedermi nel laboratorio di Chimica. La nostra sessione di baci è stata molto intensa, tanto da far rompere delle ampolle. Non è stato molto consono spingermi contro l'armadietto.

Vado a sbattere contro qualcuno. Lo sguardo di Amélie brucia sulla mia pelle.

«Scusa», borbotto imbarazzata.

«Stasera do una festa a casa mia. Sei invitata. Abito di fronte al Jimmy'z».

Non mi dà tempo di replicare. Se ne va, trascinando con sé una forte scia di profumo. Una strana sensazione mi pervade. Non ho mai visto una ragazza bella come lei. Mi ritrovo a fissarla mentre parla con delle ragazze. I capelli castani sono legati in una coda alta, il corpo è fasciato dai baggy jeans e un maglioncino color panna. Avvampo quando si volta nella mia direzione. Mi mordo il labbro.

«Terra chiama Jasmine!»

Hélène mi riscuote dai pensieri.

«Conosci Amélie Lumière?»

Fortuna vuole che la mia migliore amica conosca tante persone.

«Classe del '97. Ciò che so è che vuole studiare Economia all'università e non ha mai avuto un ragazzo»

«E che mi dici di Lucien? Alla festa di Jacques mi ha quasi incenerito con lo sguardo quando ha visto baciarci in piscina»

«Eravate voi in piscina? Jacques mi deve venti euro!» esclama sconvolta e scuoto la testa.

«Sì, eravamo noi due. Andiamo a letto». Hélène alza e abbassa le sopracciglia con fare malizioso. «Io lo sapevo che tra voi c'era intesa!»

Questo non lo nego. Non so cosa mi stia prendendo ultimamente. Certo, fare sesso con Lucien mi fa impazzire, ma non riesco a togliermi dalla mente Amélie. È da quella sera che il suo viso torna prepotente nei miei pensieri.

«Comunque no, non so quale rapporto abbia con Lucien».

Annuisco. L'unico modo è partecipare alla sua festa e scoprire se c'è un qualcosa che li lega.

Assisto all'ultima ora di lezione ed esco dall'aula di Letteratura con la mia migliore amica. Mi racconta dell'appuntamento con Jacques e di quanto lui sia carino nei suoi confronti. Le ha anche regalato dei tulipani! Lucien ci raggiunge e mi circonda le spalle. Jacques poco dopo.

«Amélie dà una festa stasera. Credevo fosse casta e pura e invece si darà alla pazza gioia».

Jacques e le sue battute fuori luogo! Mi lancia un'occhiataccia, la quale ricambio.

Amélie guarda me e Lucien con espressione caustica.

Fortuna vuole che Jacques si defili insieme a Hélène. È petulante, insopportabile e burbero. Spero solo che la mia migliore amica se ne renda conto presto.

«Stavo pensando...» mi risveglia dai pensieri Lucien, sfiorando con le dita la mia nuca e procurandomi dei brividi. «Perché dopo la festa non vieni da me?»

«Sono sempre a casa tua».

Lucien arresta il passo. Alcuni studenti ci spintonano e ci rifugiamo in un angolo non affollato.

«È che...sono abituato alla tua presenza. Non ho più gli incubi da quando dormi con me», mormora imbarazzato e mi si stringe il cuore.

Sono a conoscenza dei suoi incubi. I suoi genitori sono sull'orlo della separazione da ormai mesi, e da allora il suo sonno è irrequieto.

Right Here // Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora