"nonna!" disse Chan quella mattina "esco"
la nonna uscì dalla sua stanza camminando lentamente, accompagnata dal suo bastone.
"vai nel bosco, vero?" disse la nonna.
"si.. torno tardi stasera" disse Chan mettendosi in spalla la sua solita sacca "tranquilla, ti ho preparato da mangiare, dovrai solo riscaldarlo nel pentolino"
la nonna annuì "grazie ragazzo mio" disse tornando nella sua stanza.
Chan diede un'occhiata alla casa per controllare che tutto fosse in ordine prima di uscire.
sbattè dietro di sé la porticina e fece un bel respiro, i suoi polmoni furono riempiti dell'aria fresca del mattino e del leggero profumo dei fiori.entró nel bosco e si incamminó verso il lago.
dopo poco, udì un canto malinconico proveniente dalla direzione dello stagno, allora aumentó la velocità dei passo per raggiungere prima il luogo. una volta lì, vide Jeongin che cantava la sua poesia sulla riva del lago, accompagnato dalla piccola lira d'oro.
Chan rimase lì a deliziare le sue orecchie con la meravigliosa voce del ragazzo."mi chiedo come tu faccia a cantare così divinamente una canzone così malinconica" disse Chan ad un certo punto.
Jeongin sobbalzó per lo spavento "Chan.. non ti avevo visto arrivare" disse portandosi una mano sul petto.
Chan gli si avvicinò e si sedette accanto a lui.
"sei bellissimo stamattina" disse sorridendo, per poi baciarli la guancia.Jeongin arrossì leggermente, ma il rossore si notò comunque, dato che la sua pelle era chiarissima.
il ragazzo si coprì le guance con le mani e sorrise, il gesto fece ridacchiare Chan.Jeongin si girò verso di lui, imbronciato "non ridere!" esclamó.
"sei troppo carino quando fai finta di essere arrabbiato" lo prese in giro Chan.
Jeongin si voltò dall'altra parte per non incontrare lo sguardo del maggiore e ricominció a strimpellare con la lira, ancora più imbronciato e arrossato di prima, con Chan che lo guardava e sorrideva.
"puoi insegnarmi?" disse Chan poco dopo.
Jeongin si voltò verso di lui e lo guardò col viso interrogativo.
"puoi insegnarmi a suonare la lira?" ripetè Chan, avvicinandosi a Jeongin.
"ma se non sono nemmeno bravo a suonarla.." borbottó Jeongin.
"io credo che tu sia molto bravo" disse Chan.
"dai.. non so se ne sono capace" disse Jeongin giocando con le mani e intrecciando le sue dita.
Chan gli snodó le mani e fece intrecciare le sue dita con quelle del minore, stringendole dolcemente.
"ti prego Jeongin.." disse Chan avvicinando il ragazzo a sé "sono sicuro che tu me lo insegneresti bene.."
Jeongin roteó gli occhi e sorrise per le facce carine che il maggiore gli stava facendo.
"va bene.." bisbiglió Jeongin "ma sappi che non sono una persona paziente"
Chan sorrise al minore, Jeongin non potè fare altro se non sorridergli anche lui.
Jeongin passò la mattinata e parte del pomeriggio a insegnare a Chan le basi dello strumento, come pizzicare correttamente le corde e le note di base.
Chan sembrava capire velocemente come funzionasse, bisognava avere dei movimenti fluidi e leggeri, pizzicare le corde corrette era la parte più difficile."come ti sembra?" chiese Chan, guardando la lira e poi Jeongin.
"stai andando bene per essere un principiante" disse Jeongin "solo che non riesci a suonare perfettamente certe corde"
Jeongin si avvicinò al ragazzo e gli toccò le mani, per poi portarle sulle corde sottili della lira "devi fare così" disse Jeongin, muovendo le mani di Chan con le sue sulle corde dello strumento.
Chan osservava attentamente ciò che il ragazzo stava facendo sulla lira, ma qualche volta veniva distratto dal bellissimo viso del minore, molto vicino al suo.
"ora prova tu!" disse Jeongin lasciando le mani di Chan "prova da solo"
Chan annuì e iniziò a pizzicare leggermente le corde e a muovere le mani su di esse.
Jeongin ascoltava bene e osservava i movimenti del maggiore, che faceva progressi molto in fretta.quando Chan finì di suonare, Jeongin gli sorride e annuì "è andata bene" disse al ragazzo di fronte a lui.
era arrivato il crepuscolo, una brezza leggere soffiava tra le foglie degli altissima alberi ed il cielo iniziava a colorarsi di colori caldi.
in lontananza, iniziava a sorgere la luna, che era piena e luminosissima."Chan.. non dovresti andare da tua nonna?" chiese Jeongin.
"stai tranquillo" disse Chan "le ho già preparato da mangiare, se la caverà"
Jeongin annuì e si alzò dall'erba, per poi andare a sistemarsi sotto il salice e lasciarsi cullare dal suono delle foglie mosse dal vento.
dopo poco Chan gli andò vicino e si sedette accanto a lui, poggiando la schiena lungo la fredda corteccia dell'albero."vuoi che ti suoni qualcosa?" sussurró Jeongin dopo molto tempo di silenzio.
"si.." disse Chan mentre annuiva.
Jeongin imbracció allora la lira e iniziò a pizzicare con dolcezza le corde e a canticchiare una canzone molto lenta, rilassante.
Chan si stese sull'erba e Jeongin gli permise di posare la testa sulle proprie gambe.quando, minuti dopo, Jeongin terminó il suo canto, vide che Chan si era addormentato. sorrise nel vedere il viso calmo e rilassato del ragazzo, la bocca semi-aperta e le palpebre chiuse.
toccò leggermente le labbra di Chan e ridisegnó con l'indice tutto il viso del maggiore, sfiorandogli leggermente la pelle.Jeongin si chinó sulla fronte del maggiore e vi posó un bacio leggero, quasi impercettibile.
mise da parte la lira d'oro e iniziò ad accarezzare i capelli castani e leggermente ricci del ragazzo.
dopo poco si addormentó, con le mani tra i capelli di Chan e la schiena sul tronco liscio del salice.°°°°
spazio autrice
minchia quando arriva il 12 giugno che già mi sono rotta per sta scuola
🦖she was a fairy🦖
~Zeta☄️
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~I saw him standing there~ ^JeonChan^
FanfictionChan non ha mai creduto nelle fate boyxboy JeonChan ‼️la storia è ambientata in un tempo e in un luogo immaginario‼️ started: 15/01/2024 finished: 26/02/2024 ⚠️ -smut [?]