Jeongin
Jeongin si era messo davanti a Chan, per proteggerlo dal colpo.
la spada lo aveva trafitto e gli aveva trapassato tutto il busto, sotto la gabbia toracica.
Chan lo vide cadere davanti a sé, vide come le vesti candide si sporcarono di sangue.non appena Jeongin ricadde al suolo, Chan gli si avvicinò e lo prese tra le braccia, portandolo a stendersi sulle sue ginocchia.
Chan lo guardava, vedeva come la macchia rossastra si espandeva per tutta la preziosa camicia che indossava; le mani di Jeongin erano rimaste a penzoloni; gli occhi erano chiusi, così come le labbra, dalle quali scendeva un filo di sangue.
"Jeongin.." lo chiamò Chan, toccandogli le guance.
"Jeongin.. ti prego, svegliati" sussurró Chan, sentendo le lacrime che cadevano dagli occhi e scivolavano sulla guance.
il minore non pareva dare segni di vita.
le palpebre erano chiuse delicatamente, dalla bocca non usciva fiato, né parole."Jeongin.. non lasciarmi" disse Chan, stringendo a sé il corpo del minore, posando la testa sul petto del ragazzo "non lasciarmi.. non così.."
Chan sollevò il capo e vide la donna davanti a sé. la donna stringeva ancora in mano la lama, prima lucida, adesso intrisa del sangue di Jeongin.
"t-tu.. lo hai ucciso" gridó Chan, lasciando sulla riva del fiume il corpo del minore e alzandosi.
Chan vide come la donna stava iniziando a perdere le forze. le sue parole erano vere : uccidere una fata giovane portava all'essere maledetti e poi al morire.
Chan corse verso di lei, gridando dalla rabbia, con le lacrime agli occhi.
la mente del ragazzo era annebbiata, era come se avesse smesso di funzionare, tanto era il dolore che stava provando.si avvicinò alla donna e la colpì in pieno volto con un pugno.
lei ricadde sulle sue ginocchia, la lama scivoló via dalle sue mani e ricadde qualche centimetro più in là."assassina!!" urlò Chan, sferrandole un altro pugno sullo zigomo.
la donna era ormai priva di qualunque forza. le mani e le braccia le si stavano sgretolando, proprio come aveva detto in precedenza.
anche il viso ricadeva in pezzi e polvere, dovuti alla maledizione e alla forza che Chan stava mettendo nel colpirla."lo hai ucciso" ripeteva Chan, urlando dal dolore "lo hai ucciso"
ogni parola era un forte pugno sul viso in pezzi della donna, ed ogni pugno segnava sempre più lo sgretolamento del volto di lei.
"me lo hai portato via.." sussurró Chan, stringendo i pugni dopo un ennesimo colpo al viso della donna.
si allontanò dalla donna, che ormai si stava sgretolando del tutto, stesa sull'erba verde dal bosco.
Chan ricadde sulle ginocchia e alzò lo sguardo al cielo.
si mise le mani tra i capelli, tirandoli, strappandoli dall'agonia e dal dolore.
le sue lacrime aumentavano e cadevano sull'erba, bagnandone i fili sottili.del corpo della donna rimaneva soltanto qualche frammento e Chan la guardava mentre si distruggeva.
pianse e urlò, continuando a guardare i pezzi del cadavere di lei che, pian piano, si polverizzavano e si disperdevano tra l'erba e in aria.
non voleva girarsi, non voleva.
distogliere lo sguardo dalla donna significava guardare il corpo pallido di Jeongin, immobile, ricoperto di sangue, sulla riva del lago.
"Jeongin.. perché mi stai abbandonando..?" sussurrava tra sé e sé.
"C-Chan.."
Chan sbarró gli occhi, altre lacrime percossero le sue guance dopo aver udito una voce fievole alle sue spalle.
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~I saw him standing there~ ^JeonChan^
FanfictionChan non ha mai creduto nelle fate boyxboy JeonChan ‼️la storia è ambientata in un tempo e in un luogo immaginario‼️ started: 15/01/2024 finished: 26/02/2024 ⚠️ -smut [?]