COME IL DISASTRO EBBE INIZIO (POST CREDIT)

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~ HAZBIN HOTEL ~

INFERNO, PENTAGRAM CITY

VENERDÌ, ORE 15:28

Fuori dalla viva città infernale dominata dal caos e dai conflitti, un potentissimo demone osservava il panorama in cima alla torre personale dell'Hazbin Hotel, un luogo fondato dalla principessa Charlie per redimere i peccatori, anche se abbastanza fallimentare. Quella torre, lontana come una stella nel cielo, era raccapricciante e tenebrosa, carica di un'aria agghiacciante e malvagia, ma era il luogo in cui il folle demone trasmetteva la sua disturbante voce in tutto l'Inferno. Arredato con un stile degli anni 30, quel demone era il più temuto, il più minaccioso, il più folle, e si diceva che avrebbe potuto battere Lucifer con uno schiocco di dita. Il Demone Radio dal papillon rosso e dal robusto bastone radiofonico, osservava l'Inferno in preda al dolore, sorrideva con quel sorriso disturbante, ma lo si notava negli occhi che era terribilmente triste. Vicino a lui teneva un quadretto che illustrava una fotografia di lui e della sua fidanzata cannibale Rosie, la sua amata dolce metà andata perduta per mano di una potente principessa Goethia. Rosie era un demone snello con la pelle bianca pallida, denti bianchi e affilati, occhi neri come la pece e un collo molto lungo. Sfoggiava corti capelli bianchi e, simile ad Alastor, sembrava sempre sorridente. Indossava un vestito rosso con spalline grigie, una cintura nera e polsi neri. Il suo cappello da sole rosso aveva due teschi e tre fiori neri sul lato anteriore, con un grande pennacchio rosso e nero sul lato superiore. Il Demone Radio era molto legato a Rosie, più di ogni altra cosa all'Inferno, e passava intere giornate a danzare e a cucinare piatti molto vintage e tradizionali, in quanto il piatto preferito di Alastor era la Jambalaya. Adorava alla follia prepararlo con la sua fidanzata.

Alastor: "Hai portato via l'amore di questa mia vita condannata dall'eterna follia! Tutto per proteggere un poppante dalla mia ineluttabile minaccia! Ma ora, l'Inferno vedrà la mia ira divorare pezzo per pezzo ogni singolo peccatore che ha osato ribellarsi al mio volere e diventerò... un re! Il Re di un nuovo Inferno purificato dal peccato e dalle avide atrocità!" disse con un tono radiofonico inquietante e rabbioso, mentre i suoi occhi divennero lancette impazzite di una vecchia radio.

Poi Alastor camminò verso il quadretto di Rosie, lo prese e disse:

Alastor: "E tu, mia cara Rosie, hai lasciato questo mondo troppo presto, vittima della vendetta di una gufa vendicativa. Ma non temere, la tua morte non resterà impunita. I peccatori che hanno causato la tua fine pagheranno con il tormento eterno e insieme conquisteremo ogni cosa!" esclamò minaccioso, mentre appoggiò il quadretto su un tavolino.

Alastor si avvicinò a una scrivania, dove sulla superfice c'era appoggiata una scacchiera e disse:

Alastor: "Quando la Regina cadrà, un nuovo Re darà inizio all'ultima partita e le torri avranno una nuova regola da seguire!" esclamò con una voce disturbante e che divenne sempre più raccapricciante, mentre prese una pedina di un re, con indosso un teschio di un cervo e con lunghe corna nere distorte, e la posizionò al centro della scacchiera, facendola tremare da far cadere ciascuna pedina.

Alastor osservò con malizia la scacchiera, con le pedine cadute sotto il suo sguardo penetrante. La scacchiera infernale era ormai pronta per una partita mortale e il Demone Radio si stava per preparare a fare le sue mosse con astuzia e malizia, pronto a vendicarsi contro i protagonisti. La regina era destinata a cadere e, con essa, avrebbe preso il via l'ultima partita che avrebbe scosso le fondamenta stesse del regno demoniaco e delle vite di ognuno.

CONTINUA

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