l'emozione non ha voce

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terza persona

quattro anni prima.

"Jo apri la porta"
Nessuna risposta.
"Jo, ti prego, sono qui. Ci sono solo io"
"Non te voglio sbrocca' contro Emma, vai via per favore"
"Non me ne vado Jo, non adesso. Fatti aiutare, per favore, fidati di me. Ti chiedo solo di fidarti e basta"
La ragazza lo sentì respirare affannosamente, e si preoccupò di nuovo quando non sentì più la sua voce risponderle.
"Ti sarò per sempre amica, pur gelosa come sai"
Lui amava quando la sua ragazza canticchiava, aveva la voce di un angelo e si chiedeva come non volesse coltivare un talento così naturale, ed invece a lei, di avere una bella voce, non interessava proprio.
Cantava solo quando c'era Joseph, perché sapeva che avrebbe apprezzato e non l'avrebbe giudicata per nessun motivo al mondo.
Lui si diresse verso la porta faticosamente, appoggiandosi ad essa e scivolando piano con la schiena, fino a toccare il pavimento.
Anche lei si sedette per terra, sentendo i suoi movimenti dall'altro lato.
"Io lo so mi contraddico, ma prezioso sei tu per me"
Sentì i respiri di Joseph calmarsi, e questo fece anche calare la sua preoccupazione.
"Tra le mie braccia dormirai serenamente, ed è importante questo sai, per sentirci pienamente noi"
Sussurrò piano piano e delicatamente, per essere il più leggera possibile e aiutarlo a riprendere il controllo delle sue emozioni.
"Un'altra vita mi darai che io non conosco, il mio compagno tu sarai fino a quando so che lo vorrai"
Concluse questo abbozzo di versi di una delle canzoni d'amore che Jo adorava, soprattutto cantata da lei, il suo dolce angelo custode.
Aprì la porta lentamente, per poi ritrovarsi quell'esile figura davanti a lui.
"Grazie more, veramente, scusami"
"Scusa de che?"
"Pe' ave' fatto tutto sto casino"
"Ma che casino Jo, no. Non dire così perché veramente, non ti devi scusare di nulla"
"Te l'ho già detto che ti amo?"
La mora fece finta di pensarci su, per poi allacciare le braccia al collo di lui, avvicinandosi alla sua bocca.
"Oggi no"
"Allora mo te lo dico"
Poggiò le labbra su quelle di lei, accarezzandole la schiena e i fianchi, per poi staccarsi appena e sussurrarle un flebile
ti amo.

Siamo due legati dentro, da un amore che ci da
la profonda convinzione
che nessuno ci dividerà

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