iris

1K 41 0
                                    

terza persona.

quattro anni prima.

"C'ho la ragazza più bona der mondo"
Le circondò la vita con i fianchi, mentre Emma si stava mettendo la matita labbra rosso scuro.
"Se vabbe mo non esageriamo"
Si mise il rossetto, per poi rifinire il tutto con un gloss.
"Esagerare che? Sto a di' solo la verità more"
Lei si avvicinò pericolosamente alle sue labbra.
"Eh no, mo non mi baci co' tutto sto rossetto"
La fermò con una mano, allontanandola leggermente.
"Non mi ami veramente allora"
Lui alzò gli occhi al cielo, sorridendo, per poi abbassarsi ed appoggiare nel modo più leggero e veloce possibile le labbra su quelle della mora.
"Ti sei sprecato"
Rise, mettendosi i pantaloni a zampa bianchi panna e un top brillantinato con un blazer nero.
"Non sono troppo elegante ve?"
Lui la guardò di nuovo, dalla testa ai piedi.
"No more, ma temo che avrò molta concorrenza questa sera"
"Ma piantala, sei l'unico che mi vuole"
"Mejo così allora"
Le diede un bacio sul naso, che lei ricambiò con un sorriso.
"Ma tu dici di me, e poi ti vesti in sto modo? Jo te prego, fammi quello che vuoi"
Il castano rise alle parole della sua ragazza, per poi guardarsi allo specchio.
Indossava dei jeans neri larghi, le adidas bianche e una maglietta semplice dello stesso colore delle scarpe.
"Ce vòle poco pe' sorprenderti"
"Non è colpa mia se sei bellissimo pure con un sacchetto della spazzatura addosso"
Lui rise ancora, cingendole la vita con un braccio e prendendo poi le chiavi della macchina, di casa e il portafoglio.
"Sei pronta?"
Lei prese la sua borsetta ed uscirono da casa di Jo.
Entrarono in macchina e subito alla radio sentirono la canzone "Na na na", proprio del cantante seduto alla sua sinistra.
Lei strinse la mano di Joseph, la quale era appoggiata sulla coscia della mora, e la cantarono insieme.
A fine canzone, Emma disse:
"Comunque sto dubitando di essere io la ragazza di cui parli nella canzone: non sono né stronza e né bella. Compro i vestiti a Porta Portese e questa è la mia seconda volta che vado a ballare, perché la mia ansia sociale dice no. Praticamente l'unica cosa corretta è che ascolto Gem"
"Intanto, chi ti ha detto che è dedicata a te?"
Lei lo guardò male.
"Jo, la canzone è uscita un mese fa e stiamo insieme da due anni. Ci sarebbe un problema se non fosse dedicata a me. Chi cacchio è che vuoi accanto a te? E con cui vuoi stare insieme? Stronzo"
Sorrise, stringendole leggermente l'interno coscia.
"Sto a scherza' more, e poi non è che deve sempre esse tutta verità nelle canzoni, mi è venuta così de getto e ce stavano bene le parole"
Lei annuì, per poi scendere dalla macchina insieme a lui.
"Tu sei sicura de volerci entra'?"
Le chiese, sapendo perfettamente dei suoi problemi con le discoteche. Lui le frequentava molto, non perché gli piacesse particolarmente l'ambiente, ma ci lavorava qualche volta: ha fatto il dj per eventi e feste nelle discoteche e nei locali romani, sia perché come lavoro lo divertiva e gli piaceva, ma anche perché lo pagavano bene.
Emma annuì piano, stringendogli la mano.
"Si, Jo. Poi dentro ci stanno gli altri e ci sei pure te, sono tranquilla."
Gli sorrise, per poi aprire la porta ed essere investita dal suono assordante della musica.
Andarono subito incontro ai loro amici, iniziando a parlare e muoversi un pochino.
"Eddaje Em, sciogliti un pochino!"
Un'occhiata di fuoco arrivò all'amica, che per fortuna riuscì a non accorgersene.
"Lo sto facendo, Gre"
Disse Emma con un finto sorriso sulle labbra.
Joseph, che non le stava staccando gli occhi di dosso nemmeno un secondo, si accorse di come la sua ragazza si stava sentendo particolarmente a disagio.
"Fratè, namo a pija da bere?"
Il castano acconsentì, dando un ultimo sguardo ad Emma ed inseguendo il suo amico al bancone.
Passarono i minuti e la mora non riusciva a scatenarsi, come al contrario di lei stavano facendo le sue amiche.
Sussultò appena sentì due mani stringerle i fianchi da dietro, ma quando la voce di Joseph le giunse all'orecchio, si rilassò.
Le note di <<ma quale idea>> di Pino D'Angiò rimbombarono in tutto il locale, facendo sorridere i due innamorati.
"Me concede sto ballo principe'?"
"Volentieri"
Si presero per mano, facendo dei movimenti scoordinati con le gambe e le braccia, cantando la canzone.

[...]

"Vuoi anna' a casa ?"
"Se tu vuoi si"
Joseph guardò l'ora, erano le 3:30.
"Stai dormendo d'in piedi amore, me sa che è arrivata l'ora de anna' a dormi' "
Lei si strinse nel suo cappotto, salutando le amiche ed affiancando poi il suo ragazzo.
Salirono in macchina ed Emma sentii gli occhi pesanti, ma riuscì a non addormentarsi grazie ai cerchi che tracciava Joseph sulla sua gamba.
"Sta canzone mi ricorda te"
Lei ascoltò le parole di quella melodia in radio, ed era una canzone che conosceva bene: iris dei the goo goo dolls.
"È importante come canzone, come mai?"
"Perché rinuncerei all'eternità per toccarti"
"Ti amo, Jayjay"
"Pure io more , da mori' "
Le sorrise, notando come a fatica teneva gli occhi aperti.
Riportò il suo sguardo sulla strada, portando entrambi a casa il più velocemente possibile.

you're the closest to heaven that i'll ever be
and i don't want to go home right now.

playlist - holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora