tutto qui

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Delle foto di ecografie e un test di gravidanza positivo.
Lei trattenne le lacrime, quasi incapace di guardarlo.
Joseph, invece, cercò il suo sguardo.
"Emma"
Non rispose.
"Em? Perché non me l'hai detto prima?"
A quel punto lei alzò lo sguardo, tirando su con il naso.
"C'eravamo già lasciati quando l'ho scoperto, era sicuro l'ultima volta che l'abbiamo fatto, ma poi l'ho perso poco dopo un mese"
Si asciugò gli occhi con la manica della felpa.
Joseph seguiva attentamente ogni suo movimento, con il cuore spezzato.
"Mi dispiace veramente tanto per non essere stato con te, non voglio immaginare come tu ti sia dovuta sentire per la scoperta e per la perdita"
Gli accarezzò piano la guancia, con un sorriso tirato.
"Non preoccuparti Jo, è tutto passato ormai, l'ho scoperto poco prima di perderlo, non so nemmeno se avrei voluto tenerlo"
Lui le prese la mano, incrociando le loro dita.
"Avrei appoggiato ogni tua scelta" Si sorrisero, ed inevitabilmente tutti i ricordi di qualche anno prima si fecero vividi nelle loro menti: tutte le carezze, tutti i baci, gli abbracci, le parole dolci sussurrate. Tutto.
"E quella foto?"
Joseph si sporse un po' di più, per prendere quel pezzo di carta.
"Oddio, è la nostra prima foto! Sto male"
Entrambi la guardarono, malinconici.
"Sei anni fa"
Lui osservò il suo profilo, era così semplice e delicata.
Non era troppo. Non era poco.
Era bella così, a modo suo, unica.
"Già"
Emma non si azzardò a tirare su la testa, per paura di incontrare quegli occhi di cui era tanto innamorata, ancora.
"Come sta andando con la musica?"
"Non hai idea che botto ha fatto dimmi che non è un addio sui social, nonostante io l'abbia pubblicata quanto? Tre giorni fa. Non vedevo tutta sta foga da quando ho pubblicato Na na na"
Emma, a sentire quelle parole, le si scaldò il cuore: è sempre stata fiera di lui, anche durante quel brutto periodo.
"Sono molto contenta, ti meriti tutto il successo che stai avendo"
"Tu?"
"Io cosa?"
Gli occhi confusi di lei fecero nascere un sorriso sincero sulle labbra di Jo.
"Tu, come stai?"
"Bene"
"Emmi' non me puoi prende' per il culo"
"Non ti sto prendendo per il culo"
"Emmi', gli occhi non mentono mai, ricordatelo. Te lo si legge in faccia che sei uno straccio"
"Jo, so' da sola, come devo sta' secondo te?"
"Emmi'..."
"Che?"
"Me sento in colpa, non hai idea"
"Non devi, Jay"
Gli sorrise, prendendogli una mano tra le sue.
"Forse adesso è meglio che vai"
"Me sa di si"
Lo accompagnò alla porta, porgendogli il casco della moto.
"Buona notte"
Lui si avvicinò alla sua fronte, lasciandoci un bacio.
"Buonanotte Emma"
Chiusa quella porta, si appoggiò ad essa.
Pensò a come quell'effetto così grande, in sei fottuti anni, non se ne fosse mai andato. Era tutto come prima: le stesse carezze del 2018 erano tali e uguali a quelle che le aveva dato poco prima di salutarsi.
Il cuore le batteva forte, e si sentiva vuota dal peso di quel segreto che come un masso enorme la stava schiacciando ogni giorno sempre di più.
Il suo stomaco era completamente rovesciato, stava provando troppe emozioni contrastanti.
Amore. Perplessità. Euforia. Stanchezza. Calma. Paura.
Il ritorno di Joseph era stato come un uragano: si era portato dietro tutti i ricordi e aveva acceso di nuovo tutti i sentimenti che provava per lui.
Ancora una volta, Joseph Carta si era trasformato nel suo piacevole tormento.
Squisito come una goccia di sangue per vampiri, ma letale come il veleno per topi.

Ma chiamami quando riatterri sul mondo perché
mi stringo un po' e sposto un po' di me.

Innanzitutto, vi chiedo scusa per aver aggiornato tardi.
Tra Sanremo e studio matto e disperatissimo non so da che parte sbattere la testa!!
Sto esaurita, scusate :)💛

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