Due anni e quattro mesi prima.
terza persona
"Devi tagliartela sta barba"
Esordì Emma, leccandosi il labbro superiore, dopo essersi staccata da un lungo bacio con Joseph.
"Ma me piace tantissimo, me sento potente"
"Te senti 'ncojone, altro che, guarda che irritazione mi provoca ogni volta"
Gli indicò il rossore, che spuntava da sotto al naso.
"Te la tieni la tua irritazione"
"Sto cazzo Jo, mo vieni con me"
Lo prese per la manica della felpa, portandolo di peso in bagno e facendolo sedere ai lati della vasca.
"Te la faccio io"
"No daje, fammela fa' a me che qua famo 'n casino assurdo. Il rossore m'o fai veni' a me mo"
"Ma guarda che la so fare eh"
"E con chi avresti fatto pratica, sentiamo, che stiamo insieme da quando hai 16 anni"
"Ti sopporto veramente da quattro anni? Vorrei un premio per favore"
"Ma taci"
La spinse leggermente dalla spalla, senza nascondere un sorriso divertito.
"E comunque fatte i cazzi tua, e fammela fa' a me, te prego Jo"
"Tieni e non farmene pentire"
Le mise in mano la lametta e la schiuma da barba, e lei iniziò a spruzzargli il prodotto su tutto il mento e le guance.
"Ma che ho fatto de male io pe' meritamme sta tortura"
"È una cosa romantica farsi fare la barba dalla propria ragazza, sai?"
Lui la guardò male, facendola sorridere.
"È romantico vedermi tutto tagliato per il fatto che- No! non tenere la lametta così! Sta' ferma Emmi' nun è roba tua fa' la barba, damme a me"
Si alzò e si guardò allo specchio, per poi iniziare a radere leggermente la sua guancia destra.
"Posso fare io il mento almeno?"
Joseph la guardò, per poi cedere a quei due occhioni marroni.
"Grazie!"
Prese la lametta in mano e l'altra la appoggiò al lato dell'orecchio, per tenere ferma la testa di Jo.
"E... fatto! Guarda come sei liscio amò!"
Emma toccò la pelle morbida del suo ragazzo, per poi abbassarsi e lasciargli un bacio sul labbro inferiore.
"Grazie more, pe' esse la tua prima volta sei stata abbastanza brava dai, te meriti un premio"
"Ovvero?"
"Il privilegio di dormire con me stanotte!"
Applaudì, per poi andare in cucina.
"Sai che premio"
Sussurrò lei sorridendo, mettendo a posto tutto l'occorrente utilizzato in precedenza.
"Ao guarda che te sento"
"E menomale!"Tutto il resto è un rumore lontano, una stella che esplode ai confini del cielo.
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playlist - holden
Romantikho capito di amarti perché ho avuto paura, così tanta paura che ti ho lasciato le mani.