14. So you can suck my d**k if you don't like my s**t

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⚠️linguaggio e scene che potrebbero urtare la vostra sensibilità⚠️

Mettetevi comodi e iniziamo, perché, vi avviso, la testa di Atris è un gran casino.

🌶️🌶️🌶️



🕷️ATRIS POV🕷️

Dovrebbero inventare delle sigarette più lunghe.
Dell'alcool migliore.
Delle droghe più pesanti.
Delle puttane con fighe più strette.

E, forse, anche un modo per spegnere completamente i sentimenti, così uno non si troverebbe costretto a doversi rifugiare in altro per sfuggirli.

Vorrei poter riuscire a raccogliere tutta la rabbia che ho dentro per buttarla nel cesso e scaricare più e più volte.
Purtroppo sotto molti aspetti somiglio a mio padre, per questo mia madre a stento riesce a guardarmi in faccia. Gli faccio schifo perché gli faceva schifo lui.

Mio fratello, invece, lui si che era buono. Aveva gli stessi modi gentili della mamma e la stessa capacità di irretirti il cattivo umore.
Mi rimproverava sempre perché io sono una testa calda, ma ogni volta alla fine di una giornata pesante mi portava una barretta di cioccolato bianco che io spezzavo a metà per condividerla con lui.

E poi si metteva a curiosare nei miei cassetti perché voleva trovare a tutti i costi le mie poesie. Gli piacevano e mi diceva che avevo talento, io ovviamente lo mandavo a fanculo.

Archie era certamente una persona meravigliosa, ma non era un santo.
Ero piccolo quando per la prima voltai trovai della droga nella sua stanza, non sapendo cosa fosse andai ingenuamente a chiederglielo, il problema è che lo feci davanti a nostra madre che diede di matto.

Archie si arrabbiò con me tanto da non parlarmi per due settimane.
Insomma, era un ragazzo buono ma aveva i suoi difetti che col tempo ho imparato a conoscere e accettare. Perché facevano parte di lui.

Peccato che lui fosse il mio punto di riferimento, quindi nella mia testa se lui fumava, potevo fumare anch'io.
Se lui si drogava, potevo farlo anch'io.
Se lui aveva il suo gruppo di amici con cui trascorrere le notti a Falls Church, potevo averne uno anche io.

Badate che ovviamente non volevo essere una sua copia, semplicemente mi affascinava la tranquillità con cui era capace di vivere.

Solo dopo ho capito che l'Archie che stimavo tanto non esisteva, quello che io ammiravo era solo la sua superficie, perché c'era l'altro lato della medaglia in cui erano concentrati tutti i suoi problemi che si ostinava a nascondere a tutti.

Non sapeva come affrontarli, aveva dei nemici pericolosi e poche persone su cui poter contare davvero.
C'erano controversie tra lui e mamma e la sua vita non era tutta rosa e fiori.

Ciò l'ho compreso solamente quella notte.
Per questo mi stupisco ogni volta che mi dicono che sono un ragazzo intuitivo e con un grande potenziale, perché non avevo idea della situazione in cui riversava mio fratello e non ho fatto in tempo a salvarlo.

Io non l'ho salvato.
È tutta colpa mia.
Mamma dice che è colpa mia.
Frank dice che è colpa mia.
Scar dice che è colpa mia.

Mia. Mia. Mia.
Vorrei ammazzarli tutti.
Tagliare loro le teste e giocarci a bowling col sangue che scorre sulle mie mani e i loro occhi che ancora si muovono.

Si fottessero tutti.
Io ho solo bisogno di scopare.

Cosa che ora non posso fare visto che sto portando in braccio la ragazzina svenuta.

𝑶𝒏𝒆 𝒑𝒍𝒖𝒔 𝒐𝒏𝒆 (1+1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora