23. Revenge

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In questo capitolo si scopriranno molte cose e curiosità...
Quindi mettetevi comodi e... buona lettura!
✨💆🏻‍♀️




🍂GIONA POV🍂

Penny è in ritardo.
Stamattina doveva accompagnare Cody all'aeroporto, ma mi aveva assicurato che mi avrebbe comunque raggiunto in biblioteca.

Io sono nascosto tra gli scaffali da venti minuti, tra poco inizierà la lezione e di Penny neanche l'ombra.
Sarà strano non avere più Cody intorno, non poter più fumare sul balcone della sua camera. Non sono proprio triste, però. So che è questa la decisione giusta, perché se fosse rimasto qui il suo stile di vita sarebbe solo peggiorato.

È un ragazzo che tendenzialmente non ha voglia di cambiare, figuriamoci migliorarsi. Magari metterà la testa apposto pur di tornare qui, e forse riuscirà anche a dare una seconda possibilità al padre e riallaccerà i rapporti.
Lo spero.

Io con mio padre ho un rapporto finto e non so cosa darei per ricominciare da capo. È iniziato tutto quando ho iniziato a mentirgli, a lui e a mia madre, di essere il figlio perfetto che sognavano visti i miei eccellenti voti a scuola.

Sono sempre stato il più intelligente e loro avevano bisogno di credere in me dopo la delusione avuta da Harper e Daniel.
Siamo una famiglia numerosa che non è particolarmente ricca, e mio padre non fa che pressarmi ripetendomi che devo laurearmi per migliorare le nostre condizioni di vita.

Il problema è che nel frattempo mi sono messo a spacciare.

Sbuffo guardando l'orario per l'ennesima volta. Decido di chiamarla, mi risponde dopo qualche squillo.
«Sto arrivando» ansima come se stesse correndo.

«Muoviti» la esorto riattaccando.

Devono passare altri cinque minuti prima che me la ritrovi di fronte. Incrocio le braccia al petto guardandola male.

«Scusa, ho incontrato Rody all'aeroporto e ci siamo fermate a fare colazione per consolarci»

«Consolarvi?»

«Stamattina è partito anche il suo amico» mi spiega.

Noto i suoi occhi leggermente rossi, scommetto che ha pianto.
«Allora, cosa vuoi fare, Penny?»

«In che senso?»

«Dovremmo rivedere il nostro patto. Non puoi fare di testa tua come ad Halloween, mi serve una garanzia» riprendo la discussione che avevamo lasciato in sospeso durante la festa di Halloween, prima che Cody ci radunasse tutti per dirci che sarebbe dovuto partire.

Io e Penny non abbiamo più avuto modo di risolvere la questione.
«Per te è strano che io mi sia voluta divertire ad una festa piuttosto che spacciare per te?»

«Abbassa la voce, quella sera sei venuta meno all tua parte del patto, non puoi negarlo. Se ti sei presa un impegno, non puoi abbandonarlo come e quando vuoi» vorrei farle capire che è una questione di principio, non posso fare affidamento su di lei se fa di testa sua, e a me quei soldi servono tutti.

«Non succederà più» sospira.

«Senti, ci ho riflettuto. Ora che Cody se n'è andato e che quindi non c'è più il pericolo che possa scoprirti, che ne dici se la smettessi di nasconderti?» mi mordo la lingua, non so come potrebbe prendere questa mia proposta.

«Cosa? Vuoi farmi uscire allo scoperto?» infatti si mette a delirare.

«Io e Atris già lo sappiamo, di chi hai paura?»

«Sei matto? Pensi che se Will lo venisse a sapere non lo direbbe a Cody? E soprattutto cosa penserà poi Will di me?».

Mi rendo conto che è proprio andata per quel ragazzo.
Le ho promesso che l'avrei aiutata con la "questione Will", però non so se rivelarle quello a cui sto pensando. Potrei fare un torto al mio amico, anche se dubito che gliene importi qualcosa.

𝑶𝒏𝒆 𝒑𝒍𝒖𝒔 𝒐𝒏𝒆 (1+1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora