20. Eyes don't lie

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Scusate il ritardo ma è stato un mese abbastanza intenso, spero di farmi perdonare con questo capitolo🧘🏻‍♀️🧘🏻‍♀️

Buona lettura

🌶️🌶️


🌑ATRIS POV🌑

Di certo non mi aspettavo che il mio migliore amico mi stesse aspettando proprio fuori la centrale della polizia, eppure non appena metto piede fuori e faccio per accendermi finalmente una sigaretta, eccolo che lo noto vicino la macchina distrutta di Frank.

Sta fissando l'auto incredulo e non riesco a capire se è perché lo sconvolge vederla fatta a brandelli o perché riconosce che è (stata) una splendida macchina.

L'aria è stantia dell'odore della pioggia, anche se non piove più il cielo è comunque grigio e freddo.

«Giona» lo chiamo ma quando faccio per andare verso di lui, una presa ferrea mi blocca arpionandomi per un braccio. Non mi ci vuole molto tempo per capire che è Frank.

Dietro di lui escono Kelly abbracciata alla madre, entrambe mi lanciano un'occhiataccia; la madre di Cody che sta trascinando il figlio per un orecchio e, infine, Astrodelia e la zia.

Queste ultime due si fermano di fronte a noi e con la coda dell'occhio noto Giona che sta parlando con la madre di Cody cercando di calmarla, visto che sta dando di matto urlando in faccia al figlio.

«Hope, mi dispiace per tutto quello che è successo a tua nipote, sarà stata sicuramente colpa di Atris che l'avrà costretta» dice Frank.

Io stringo la mascella e mi mordo la lingua per non rispondere dandogli del coglione.

«Rody è sotto la mia tutela, io non sono sua madre, non ci vorrà niente perché gli assistenti sociali me la portino via» Hope appare infuriata, ma anche... preoccupata.

Intanto Astrodelia non scolla lo sguardo da terra. Si è irrigidita e non sembra essere a suo agio, non ho idea della punizione che Hope deciderà per lei.

«Permettimi di rimediare».
Odio Frank quando si finge disponibile e gentile. Come se fosse costretto a riparare ai miei errori atteggiandosi da padre severo, quando so che non appena saremmo solo io e lui mi toccherà affrontarlo come probabilmente non ho mai fatto.

E stavolta non mi farò fermare da mia madre. Al solo pensiero la rabbia mi aggroviglia lo stomaco e non posso fare a meno di intervenire.

«Ma che gentile, e come avresti intenzione di farlo?» lo fulmino con uno sguardo di fuoco. Voglio che venga fuori la sua vera natura qui, davanti a tutti. E farlo incazzare è un buon primo passo.

Hope mi guarda male, ma riesco a catturare anche l'attenzione di Astrodelia che fa scattare lo sguardo su di me, giurerei persino di averle visto spuntare un accenno di sorrisetto di fronte al mio affronto sfrontato.

«Io e te discuteremo dopo, ora vai in macchina e scordati la partita di oggi» mi punta un dito contro. I suoi occhi sono sadici, non mi stupirei se provasse ad ammazzarmi.

Ma non ha capito che a me non me ne è mai fregato un cazzo di niente.

«Non ti sembra un po' distrutta la tua macchina? Come faccio a salirci?» indico l'auto nera opaca.

Frank allarga le narici e quindi decido che è arrivato il momento di defilarmi.
Nel farlo però afferro il polso di Astrodelia e la trascino dietro di me, dopotutto sua zia crede che stiamo insieme.

«Che stai facendo?» mi sussurra mentre la zia le urla di non allontanarsi e torna a parlare con Frank.

«Cerco di accendermi una sigaretta» impreco ancora alle prese con l'accendino.

𝑶𝒏𝒆 𝒑𝒍𝒖𝒔 𝒐𝒏𝒆 (1+1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora