Capitolo 8

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Lizzie

«Bene ragazze,  siamo qui per divertirci e nient'altro.  Non voglio vedervi mangiare insalatine salutari o andare a dormire prima delle quattro di mattina. Si  tratta del mio addio al nubilato, e se devo sposarmi così giovane,  voglio una festa in grande stile», Lily punto gli occhi su tutte loro facendo ridere Lizzie e Wendy, mentre Kate e Caroline sospiravano portando gli occhi al cielo.

«Guarda che sei tu che hai deciso di sposarti a ventitrè anni», Kate guardò Lily  mentre prendeva uno dei bicchieri di Margarita che il cameriere dell'hotel stava portando al gruppo di ragazze appena arrivato.

Elizabeth  sorrise alle amiche, ed insieme Caroline si avviò nell'ampio ingresso dell'hotel. Si trovavano a Miami,  precisamente a South Beach,  conosciuta per essere la zona più festaiola della città. Il viaggio da New York di appena tre ore era stato tranquillo, anche se Lizzie continuava a pensare a ciò che era successo il giorno prima durante la seduta di fisioterapia. Non aveva ancora detto niente alle sue migliori amiche, nemmeno a Maggie, ma sapeva di non poter tenere il segreto ancora a lungo. Stava impazzendo, lo sentiva.

Le cinque ragazze lasciarono le valigie alla reception per  finire di gustare il Cocktail di benvenuto a bordo piscina,  mentre uno degli addetti all'accoglienza spiegava loro le migliori attrazioni della città e le feste organizzate sulla spiaggia, e sul tetto stesso dell'hotel. Lily indossava una coroncina con scritto «bride»,  tipica del suo stile, e sorrideva a chiunque le facesse le congratulazioni.

«Scusate, ma se dobbiamo andare a letto con qualcuno? Dove lo porto?», Lizzie guardò la suite in cui avrebbero alloggiato. Era una camera divisa in tre spazi, non c'erano porte, e di sicuro non c'era privacy.

«E da quando tu sei una di quelle ragazze da avventure di una notte?»

«Senti Lily, non vado a letto con qualcuno da... non so nemmeno io da quanto. Ne ho bisogno. Non hai idea di quanto»

«Scusa, ma tu non vai a letto con Noah?», Caroline disse quella frase come se fosse un'ovvietà per lei, ma Elizabeth sentì le guance tingersi di un rosso acceso. Li aveva visti una sola volta insieme, a quella festa di Ted che aveva sconvolto i pensieri della ragazza. Wendy scoppiò a ridere a quell'affermazione, e chiese maggiori spiegazioni alle ragazze presenti in stanza. Lizzie rimase in silenzio, mentre Carolina, Kate e Lily iniziavano a parlare di Noah, di lei, di come l'aveva riaccompagnata a casa quella sera della festa. Wendy la fissò a bocca aperta, con lo sguardo di accusa per non averle raccontato niente e per averle detto esplicitamente che non c'era nessuno nella sua vita.

«Elizabeth! Come si fa? Mi hai mentito!».

«No, che non ci vado a letto!».

«Insomma, perché? Vi abbiamo visto tutti alla festa, non vi staccate mai gli occhi da dosso, e, onestamente, da uno come lui mi farei sbattere ovunque».

«Oddio Kate, ti prego non dirlo», Lizzie arrossì ancora di più pensando alle mani del ragazzo sul suo corpo, dentro il suo corpo, e dovette girarsi di spalle alle amiche per non mostrare la sua espressione, che sapeva essere eloquente.

«Aspetta un attimo», Lily le picchiettò l'indice su una spalla costringendola a girarsi.

«Cosa è successo con Noah? Ieri avevi la seduta vero?». Lily parlò sicura che qualcosa fosse successo, e Lizzie odiò il loro rapporto in quel momento.

«Mh», riuscì a dire.

«Ragazze, finalmente Liz ci regala del vero gossip! Ordino altri Margarita, vai con i dettagli piccanti!», Lily era incontenibile e, con l'appoggio delle altre ragazze, portò avanti il suo piano.

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