Lizzie
«Andiamo Lily mi serve una mano!», Elizabeth era stesa sul divano verde dell'appartamento di Lily e Brian. L'unico motivo per cui era sveglia di sabato mattina, era perché la sua storica migliore amica le aveva chiesto un aiuto per scegliere le bomboniere per il suo matrimonio.
«Senti, hai visto come sono incasinata no? Sono piena di lavoro da fare e poi stiamo scegliendo le ultime cose. Mi sposo tra tre mesi! Per non parlare del viaggio in programma a Miami con voi ragazze».
«Dai Lily mi fido solo di te».
«Non ballo da anni, non in quel modo».
«Mica serve che ti esibisci nel Lago dei cigni! Ho bisogno di qualcuno che la pensi come me e capisca dove voglio arrivare con la coreografia».
«Sei veramente tremenda, e poi mi spieghi come diavolo hai fatto a cadere?».
«Era ghiacciato!».
«Siamo a New York in pieno gennaio, è normale che le strade siano ghiacciate!».
«Dai Lily, per favore!», Elizabeth sbuffò esasperata e stava per ricominciare il discorso, quando sentirono la porta di casa aprirsi.
«Ragazze?», Brian si affacciò in salotto e sorrise alle due amiche, «che fate?».
«Matrimonio, come sempre. Da quando le hai fatto la proposta tutta la vita gira intorno al 20 aprile».
«Dai, che noia. Lizzie mi stava cercando di convincere ad aiutarla con la coreografia», Lily alzò lo sguardo verso il futuro marito rubandogli un veloce bacio.
«Come mai? È andata male dal fisioterapista?», Brian si tolse la giacca e la posò su una delle sedie, sporgendosi sopra il tavolo per osservare il lavoro che avevano fatto per tutto il pomeriggio.
«Sì, lasciamo perdere, ho bisogno di un aiuto serio o non mi lasceranno in pace».
«Chi non ti lascerà in pace?», Lily si girò verso l'amica alzando le sopracciglia.
«Kevin e il suo aiuto Noah-sotuttoio-Beckett».
Elizabeth, pronunciando quelle parole era sicura di quella che sarebbe stata la reazione dei due. Si immobilizzarono e la guardarono con gli occhi fuori dalle orbite. Ovvio, per loro il nome di Noah riportava alla luce i suoi stessi, odiosi (per loro meno), ricordi.
«Noah? Quel Noah?».
«Lui Lily, a quanto pare ha lasciato la mazza da lacrosse per la fisioterapia».
«Ha sempre voluto fare il fisioterapista, in realtà, giocava a Lacrosse per la borsa di studio», Brian si sedette accanto a Elizabeth cercando di trattenere una risata.
«Ah, non lo sapevo».
«Non è che hai fatto molto per conoscerlo al liceo», il ragazzo la guardò rubando una manciata di pop-corn che Lizzie aveva in grembo.
«Capirai, cose passate».
«Andiamo Liz, è ovvio che vi piacevate! Ritrovarlo ad oggi deve essere stato incredibile. Allora? Com'è, è cambiato?», Lily era tornata in modalità migliore amica ed aveva perso totalmente l'interesse per le bomboniere.
«Che cosa? A me Noah non è mai piaciuto! È stato un incubo per me, tremendo aggiungerei».
«Beh però lui ti voleva», Brian guardò Lily e i due scoppiarono a ridere, «Dio, ti guarda ancora come se volesse vederti nuda?».
«Che cosa?», Elizabeth saltò sul posto guardando i due amici come se fossero pazzi. Noah Beckett l'aveva tormentata dall'età di otto anni ed aveva continuato per tutti gli anni a seguire. Ricordava come se fosse il giorno prima tutte le battute che aveva fatto sulla danza, i tutù e le gonnelline da cheerleader.
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Broadway in love
RomanceElizabeth ama la danza da quando è bambina. Per anni è stata il fulcro della sua vita. Poi, però, un incidente la costringe a mettersi da parte e a lasciare il palco per dedicarsi al retroscena e alle coreografie. Dopo aver accettato di partecipare...