Broadway in love

Capitolo 31

Noah

Riavere Lizzie che girava per casa era un toccasana per l'umore e per le giornate di Noah. Dopo che lo aveva raggiunto alla partita ed avevano parlato, chiarendosi con il sesso migliore che potessero fare, si erano presi un paio di settimane per andare piano. Lei era tornata a casa sua, mentre Noah si era organizzato per il lavoro seguendo quello che era lo schema originale. Aveva spiegato a Lizzie l'importanza del progetto, e lei era entusiasta di sapere che si trovava a solo due ore di macchina da sua cugina Maggie. A Noah si era riempito il cuore di gioia nel vedere come da subito aveva supportato questo suo successo, e per niente impaurita del tempo che avrebbero dovuto trascorrere lontani. Tutto era tornato tranquillo, e in quei giorni avevano ritrovato un loro equilibrio.

Lizzie aveva lavorato fino allo sfinimento per lo spettacolo, e quel giorno gli aveva chiesto di andare con lei al Winter Garden, uno dei teatri più famosi della città, per assistere alla prova generale dello spettacolo che ormai preparavano da più di un anno. Ci sarebbero stati tutti: i loro finanziatori, i produttori che avrebbero dovuto far prendere vita al musical a Broadway, ed alcuni invitati speciali dei partecipanti. Lui era uno di questi, e insieme a Lily e Brian sedeva in una delle file centrali del teatro e si preparava a godersi quello spettacolo che non aveva mai visto per intero.

«Che ansia ragazzi», Lily aveva le mani strette a pugno e batteva il piede compulsivamente, mentre fissava il palco.

«Andrà bene».

«Deve andare bene Brian».

«Lo so Lil, lo so».

Noah non stava partecipando alla conversazione pur sapendo cosa intendevano i due ragazzi. Questa era l'opportunità di una vita, quella per cui Lizzie si stava giocando il tutto per tutto, e se fosse andata male non avrebbe avuto altra scelta che smettere di combattere e scegliere la strada che le aveva sempre indicato il padre.

«Non le permetteremo di mollare, mai», Noah guardò Lily con aria seria e la ragazza gli sorrise, stringendogli la mano in segno di consenso. Non avrebbero permesso a Lizzie di rinunciare dopo tutto quello che aveva affrontato, e tutti e tre tornano a concentrarsi sul palco, quando le luci si spensero e lo spettacolo iniziò.

Luci e colori a New York si apriva con Wendy, vestita con un delicato abito nero che camminava spaventata per quelle che erano le strade della città. Lei era leggiadra in quell'abito, ogni gesto calcolato, i capelli biondi che vorticavano intorno a lei mentre si muoveva e cantava. Dopo pochi istanti arrivava il cattivo di turno, interpretato da Oliver, che rapiva la ragazza e la portava nel suo locale dove sfruttava diversi ragazzi e dove Wendy veniva legata ad un letto. Oliver aveva una voce roca e profonda che risultava perfetta per il ruolo del cattivo che aveva rubato tutti i colori dalla vita dei ragazzi,  e che aveva trasformato tutto in nero e grigio.

L'entrata in scena di Jordan era studiata al millimetro, e da lì le danze si aprivano davvero. Incontrava Wendy, liberandola dalle corde che la tenevano legate e invitandola a non rinunciare. La scenografia cambiava, entravano in scena tutti gli altri ragazzi, ed il primo atto si svolgeva all'interno del locale dove i giovani rapiti cercavano di salvare la propria vita tra le prove a cui erano sottoposti e la ricerca dei loro colori. Wendy e Jordan erano perfetti insieme, funzionavano a meraviglia ed ogni canzone e coreografia sembrava creata apposta per loro.

Noah era totalmente immerso nello spettacolo, ma cercò comunque con lo sguardo i professionisti che avrebbero dovuto giudicarli, provando a capire cosa pensassero e se le cose andassero bene. Sapeva che il primo atto stava finendo, che la scena della pioggia finta stava arrivando e sperò che andasse tutto bene. Il ritorno dei colori era deciso dal tecnico delle luci, che sotto la pioggia finta avrebbe acceso un arcobaleno facendo scoppiare mille colori. Wendy saltò sotto la pioggia e Jordan la afferrò al volo, la alzò sopra la testa e la fece ricadere, baciandola appassionatamente.