capitolo otto

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arriviamo a casa del turco, che non resiste un attimo e mi sbatte al muro della sua stanza.

mi toglie in fretta il vestito e io gli sbottono la camicia bianca che indossava.

mi butta sul letto togliendomi l'intimo e io slaccio i pantaloni.

si mette il preservativo ed entra violentemente dentro di me.

lo giro sulla schiena e inizio a spingere.

"kiki" ansimo.
"sto cazzo di soprannome" dice lui stringendo gli occhi.
"kiki, noi cosa siamo?" dico ansimando.

lui non mi risponde.

"kenny, noi cosa siamo?" richiedo.

lui mi fa andare sotto di lui.

"vuoi stare zitta?" mi chiede.

come cazzo faccio a parlare se è così.
non si è nemmeno tolto l'orecchino e la collana d'oro gli pende dal petto.

gli mordo l'orecchio e poi il collo.

gli lascio dei succhiotti sul petto.

spinge più forte dell'altra volta.

gli lascio dei graffi sulla schiena ad ogni spinta.

quando veniamo entrambi, lui esce da dentro di me.

si toglie il preservativo e si mette solo i boxer.

io indosso l'intimo e lui mi lancia una sua maglietta.

io la indosso.

"kenny, dobbiamo parlare" dico.
"dimmi" dice lui lui sedendosi sul letto.

io non riesco nemmeno ad alzarmi dal male alle gambe che ho.

"cosa siamo noi kiki?" chiedo.
"amici" mi risponde lui.
"gli amici non scopano" dico.
"allora siamo amici, che scopano qualche volta, scopamici" dice lui.
"perfetto, è quello che volevo sentire" dico io.
"resti a dormire qui?" mi chiede.
"mhh, si va bene" dico.

mi sistemo nel letto e lui mi cinge la vita con le braccia.

aspetto che lui si addormenti e poi scrivo agli altri.

chat di gruppo con: fafi🫶🏻; coco🫶🏻; deda🫶🏻; india👸🏼
nome gruppo: operazione padre natura✨

becki🍃: operazione completata, ci ha definito 'scopamici'
india👸🏼: GRAZIE DIO🍾🍾
fafi🫶🏻: oh menomale
coco🫶🏻: si cazzo!!
deda🫶🏻: perfetto...anche se domani non camminerai!!
becki🍃: fanculo dedaaa😍

la mattina dopo mi sveglio con calma, il turco mi ha lasciato dei vestiti sul letto.
una tech della nike grigia e nera ed una maglietta.

vado in cucina e dove trovo kenan, è vestito al mio stesso modo.

"dillo che l'hai fatto apposta a lasciarmi dei vestiti uguali hai tuoi" dico sedendomi davanti a lui al tavolo della cucina.
"beh forse" dice porgendomi la brioches che mi ha comprato.
"grazie" dico prendendola.

un'altra volta sento le farfalle nello stomaco.

datemi dell'insetticida cazzo.

"sai quella foto stupenda che hai pubblicato ieri sera, dovresti farne una con questa felpa, stai molto meglio" dice.
"ci penserò" lo provoco.

@beckichiesa's stories

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gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora