capitolo sessantasei

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"hai mai pensato di avere dei bambini?" mi chiede kenan distraendomi dal panorama del mio finestrino dell'aereo.

stiamo andando a roma per la finale.

"con te? o in generale?" mi chiede.

"ci hai pensato con me?" mi chiede.

"con te non ancora...in generale si" rispondo.

"perché con me non ancora?" mi chiede.

"ma dai kenan, ci conosciamo da troppo poco" dico.

"vabbè ma stiamo bene insieme?" mi chiede.

"ma certo kiki, non sono mai stata così bene con nessun altro" dico.

"vabbè andiamo avanti, quindi vorresti avere dei figli un giorno?" mi chiede.

"certo, amo i bambini" dico.

"mhh pensa che belli, dei bimbi con i tuoi occhi" dice.

"perché con i tuoi?" domando.

lui mi sorride e mi bacia la fronte.

"ehh amori miei sto sentendo parlare di bambini un po' troppo" dice fede girandosi verso di noi.

"dai fede!" esclamo scoppiando a ridere.

atterriamo a roma alle 21.00 di questo piovoso martedì.

speriamo che mercoledì non piova.

prendiamo le valigie, ma kenan si impone per portare anche la mia.

"e falli fare il gentiluomo!" esclama giulia, con cui ho stretto in poco tempo un bellissimo rapporto.

sia io che india scoppiamo a ridere.

davanti a noi camminano fieri i nostri tre ragazzi.

arriviamo in hotel e ovviamente sono in camera con le mie tre ragazze preferite.

"vado a vedere se kenan ha sistemato le sue cose" dico.

"ma che cucciola, pure la mammina fa" mi prende in giro india ricevendo un bel dito meglio.

mi dirigo verso la stanza di hans, andre e fabio.

nico ci raggiungerà solo domani, oggi aveva da fare con lo psicologo.

"permesso" dico entrando visto che come al solito la porta era spalancata.

entro nella stanza dei quattro e lì trovo stravaccati ognuno sul proprio letto.

"ciao oki" dice kenan tirandomi sul suo letto.

io mi metto seduta sul suo letto, mentre kenan inizia a baciarmi il polso.

"siete pronti per domani?" chiedo.

"mah più o meno" mi risponde hans.

"ma dai, vedrete che andrà bene" dico.

"certo, c'è il nostro piccolo portafortuna" dice fabio passandomi una mano tra i capelli.

kenan mi cinge la vita con le braccia e mi fa stendere sul letto.

inizia a baciarmi delicatamente il collo.

"vabbè, andiamo a fare un giro noi" dice andre, capendo di essere diventati di troppo.

i tre escono dalla stanza.

un po' mi dispiace, essendo che ormai è tardi e sicuramente i ragazzi saranno stanchi.

"dai ki, saranno stanchissimi" dico non appena i tre ragazzi escono.

"non li ho chiesto io di uscire" dice

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora