capitolo diciannove

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"c'è hai chiaramente espresso di non voler avere relazioni, ma poi fai delle cose che mi fanno pensare che tu lo voglia...
mi porti a Milano con te, mi porti al mare, fai il geloso e cazzo mi rendi felice...
mi guardi come se ci fossi solo io in questo mondo... però sia mai che kenan yildiz abbia una relazione...
dimmi solo il perché cazzo" dico.

lui resta in silenzio e poi sospira.

"non voglio stare con te perché sei un cazzo di casino rebecca....
ti comporti con me nello stesso modo in cui ti comporti con fabio e gli altri... io non ti capisco...
tipo ieri sei andata a cena con dusan, con me non l'hai mai fatto...
io non capisco cosa vuoi...vuoi stare con me oppure vuoi metterti con nico, andre o dusan?
io ti tratto diversamente da come tratto le altre, tu no..." dice.
"lo capisco, ma con te scopo...con loro no, è questa la differenza" dico.
"non mi basta questo...io voglio qualcosa di concreto" dice.

"quindi cosa vuoi fare?" chiedo.
"non lo so...è presto per metterci insieme...
io proporrei una frequentazione, con alcune regole" dice il turco.
"ok, tipo?" chiedo.
"tipo, non ci sentiamo o usciamo con altre persone se sappiamo che può nascere qualcosa" dico.
"si esatto" dice lui.
"ok, allora smettila di rispondere a tutte le puttane che ti taggano nelle storie" dico.

lui sorride, si è rilassato un po'.

"non usciamo a cena con altre persone senza dirlo all"altro" dice.

la frecciatina ci sta.

"ok...non diciamolo a nessuno, tranne fabio, andre e india" dico.
"ah e dusan, è lui che mi ha consigliato di venirti a parlare" dico.
"ho già sentito troppe volte il nome di dusan uscire dalla tua bocca, la cosa non mi piace" dice.
"comunque, a nico non lo vuoi dire?" mi chiede.
"è successo un casino con nico, poi ti spiego" dico.
"ok" dice lui.

"devo andare e tu devi allenarti...ci vediamo dopo" dico lasciandoli un bacio a stampo sulle labbra.
"ci vediamo dopo" dice.

esco da lì più felice che mai.

anche oggi risolverò il mio problema con l'amore e le relazioni domani.

"come mai tanta felicità, hai scopato di nuovo, puttana?" chiede una voce alle mie spalle.

mi si gela il sangue.

flavio.

"che cazzo ci fai tu qui?" chiedo allontandomi da lui.
"ti avevo avvisata, ti ho cercata e ti ho trovata...ora devi pagare grandissima zoccola" dice.

mi afferra il braccio e mi stringe il polso.

"lasciami o chiamo mio fratello" dico.
"oh già il calciatore" dice stringendomi di più.

mi butta a terra ed iniziai tirarmi alcuni calci su tutto il corpo.

perché non c'è mai un cazzo di nessuno quando serve?

cerco di rialzarmi ma lui mi butta a terra nuovamente.

"non è finita qui, zoccola" dice per poi scappare.

rientro al tc e scappo in bagno.

mi guardo allo specchio, ho il labbro spaccato e il collo è praticamente viola, come i polsi.

mi alzo la maglietta e la il mio fianco e praticamente ricoperto di sangue.

ho l'occhio un po' gonfio.

prendo dei fazzoletti e li bagno con l'acqua, cercando di fermare il sangue.

scoppio a piangere e mi appoggio al muro scendendo verso il pavimento.

mi manca l'aria, mi serve andre.

lo chiamo, ma ovviamente non risponde visto che si sta allenando.

cerco di alzarmi e uscire dal bagno, mi scontro con west che è venuto al jmedical per la spalla.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora