capitolo dieci

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il mattino dopo, i ragazzi dormono ancora tutti.

preparo il caffè e chiamo fede.
gli dico dove sono e che quando arrivo a casa gli devo dire una cosa.

metto il caffè nelle tazzine e le metto su un vassoio, poi lo poso sul tavolino del soggiorno.
mi siedo e sveglio i ragazzi, prendo il caffè e cominciano a fare gli stupidi.

@beckichiesa's stories with @nicolofagioli @iamfabiomiretti @kenanyildiz_official

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ridono tanto da morire per una cosa che ho detto.

guardo kenan.

i suoi magnetici occhi chiari ridono con lui.
la sua risata non è sobria, anzi è di quelle che ti fanno ridere.

sposto lo sguardo su fabio, la sua di risata è di quelle silenziose, quelle che fanno rumore solo alla fine.

l'ultimo è nico, lui ride tenendosi la pancia, sembra spastico (lo è)

ho smesso di ridere io, li guardo sorridendo.

sono qui da poco, è normale che mi senta già a casa?

"chi mi porta a casa?" chiedo.
"io, tanto devo andare da loca e casa tua è di strada" dice nico.
"ok...
fabietto grazie, ti voglio bene" dico abbracciando il padrone di casa.
"domani ti riporto la felpa" dico.
"sta tranquilla, ti voglio bene anch'io picci" dice il centrocampista lasciandomi un bacio sulla fronte.

sorrido.

saluto kenan con un bacio sulla guancia ed esco di casa.

salgo sulla macchina di nico e subito mi collego alle casse.

"GAETANO MI HA DETTO CHE VIVIAMO NEL GHETTO" urlo infastidendo nick.

lui sorride e scuote il capo.

"E HO FATTO UNA SVASTICA IN CENTRO A BOLOGNA, MA ERA SOLO PER LITIGARE"

mi piace calcutta, ok?

continuo così fino a casa mia.
"grazie a dio siamo arrivati" dice il biondo abbassando il volume.
"vaffanculo" dico lasciandoli un bacio sulla guancia.

scendo dalla macchina ed entro in casa.
quasi mi sono dimenticata del messaggio di flavio.

appena metto gli occhi su mio fratello lo vedo preoccupato.

mi avvicino a lui.

"ciao fede" dico.
"che è successo?" mi chiede subito, visibilmente agitato.

solo in quel momento noto lucy vicino a lui.
lei gli teneva una mano sulla spalla.
io non rispondo mi limito a prendere il telefono e mostrargli la chat di flavio.

"ma non lo avevi bloccato?" mi chiede federico.
"si, non so come cazzo abbia fatto a scrivermi" dico sedendomi.
"dobbiamo dirlo alla mamma e a papà..." dice fede.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora