capitolo tredici

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mentre torno a casa dal ct con fede, racconto la situazione tra andre e emma.

ho sempre detto tutto a mio fratello, anche la cosa di flavio la sapeva.

cazzo flavio.
con tutte le cose che ho per la testa, mi stavo dimenticando di quel messaggio...
è una cosa positiva, no?
sembra che anche a fede sia passato di mente...e se flavio dovesse arrivare quando meno me lo aspetto?

"becca" vengo risollevata dai miei pensieri.
"si, scusa fede....
quindi niente, adesso emma non risponde nemmeno a me" dico.
"dice di sentirsi di troppo"
"beh, in effetti...
è arrivata qui e ha visto la tua nuova vita e i tuoi nuovi amici, magari si è sentita un po' fuori posto" dice mio fratello.

boh può essere.
insomma la mia vita è il sogno di moltissime ragazze...non so forse era solo gelosa?
però le ho fatto conoscere andre apposta per farla integrare al meglio nel gruppo.

"io proverei a richiamarla, fino a quando non risponde...solo lei sa cosa l'è preso" mi consiglia mio fratello parcheggiando la jeep nel garage.
"penso che lo farò" dico scendendo dalla macchina.
vado in camera mia e continuo a chiamare emma, ma niente lei non si fa viva.

giovedì 22 febbraio 2024

10.00 am

sono a scuola, verifica di chimica.
sono concentrata a riguardare la mia verifica o meglio a tenerla alzata perché martina riesca a leggere le risposte.

quando la ragazza ha finito, consegno il mio compito.

bussano alla porta.

"scusi professoressa, la signorina chiesa dovrebbe uscire" dice la bidella.

mi alzo ed esco con la signora.

chi è che mi cerca alle 10.00 del mattino?

la bidella mi accompagna in segreteria, dove trovo fabio, nico e kenny.

"hei" dico.
"chi glielo dice?" chiede nico.
"prima di tutto: non dovreste essere ad allenamento?
e poi cosa? cosa dovete dirmi?" chiedo.
"l'allenamento è sta sera in palestra... è successo un casino" dice fabio.
"devi venire con noi" mi dice kenan.
"mi state facendo preoccupare" dico.
"usciamo da qui e ti diciamo tutto, promesso" mi rassicura nico posandomi una mano sulla spalla.

usciamo dalla segreteria ed andiamo in bidelleria.

"deve uscire" dice fabio.
"serva la firma di un maggiorenne" dice la bidella.
"firmo io" dice kenan  prendendo la penna.
"io vado a prendere le mie cose" dico.
"vengo con te" dice fabio.

rientro in classe e preparo lo zaino.

"scusi prof, emergenza di famiglia" dico.
"prego vada pure...ho dato un occhio alla sua verifica, impeccabile" dice la professoressa.

sorrido e prendo lo zaino.

"dammi, lo porto io" dice fabio sbucando dalla porta.

gli sguardi dei miei compagni rimangono sbalorditi.

"fabio esci" dico sottovoce.
"oh ma vi muovete" dice nico
affacciandosi alla porta seguito da kenan.

i miei compagni di classe sgranano gli occhi e lei mie compagne di classe hanno la bavetta.

"scusi il disturbo professoressa, ma siamo un po' di fretta" dice kenan.
"arrivederci" dico uscendo dalla classe spingendo fuori i miei amici.

saliamo sulla macchina di andrea che ci aspettava fuori.

"che è successo?" chiedo.
"emma, è a casa mia" dice andrea.
"ma che cazzo dici?!" chiedo incredula.
"è sbucata sta mattina dal nulla, dicendo che voleva chiarire le cose e che aveva bisogno di te" dice andrea.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora