capitolo sessantotto

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"tua sorella è una stronza" dice kenan rivolgendosi a fede, appena entrato nel privè.

"dimmi qualcosa che non so" dice fede.

"andate a fanculo tutti e due" dico.

passiamo ancora un bel paio d'ore a ballare e bere.

verso le 4.00 decidiamo di tornare in hotel, nel quale passeremo giusto qualche ora, visto che abbiamo l'aereo diretto a Torino alle 8.00.

kenan riesce a convincermi nell'andare nella camera vuota.

appena entriamo in turco corre in bagno a vomitare.

io mi tolgo i tacchi e mi siedo sul freddo pavimento del bagno.

"te l'ho detto che non dovevi esagerare" dico preoccupata, con qualche lacrima che inizia a farsi strada sul mio viso.

non è la prima volta che vomita in questa serata, ci siamo dovuti fermare più volte nel tragitto.

"ei oki" si trascina davanti a me.

"amore non piangere, sto bene" mi abbraccia.

"se tu mi avessi ascoltata adesso non saremmo qui" dico.

"hai ragione, dovevo bere di meno...ma andiamo è il mio primo trofeo" dice.

mi faccio scappare un sorriso.

lui, soddisfatto del mio sorriso, mi bacia la fronte.

poi scende piano piano con la bocca fino ad arrivare alle labbra.

gli poso una mano sul collo e mi attacco con le gambe alla sua vita.

lui si alza di scatto portandomi contro il muro.

vabbè, vi devo veramente dire cos'è successo?

dai dopo una finale vinta...

alla mattina ci svegliamo presto e scendiamo nella hall, dove ci stanno aspettando.

la prima cosa divertente della giornata? andre che dorme come un bimbo sul divanetto dell'hotel.

"buongiorno vita" gli lascio un bacio sulla guancia svegliandolo.

vicini a lui sono seduti hans, fabio e nico.

"allora, vi siete divertiti?" mi chiede hans guardando con la coda dell'occhio kenan che si è fermato a parlare con dusan.

"in che senso?" chiedo in risposta.

"vuole sapere se avete scopato" sbadiglia nicolò finezza fagioli.

"non sono affari vostri" rispondo.

"ok, l'hanno fatto" dice fabio.

"tu stai zitto" dico.

"oki" mi richiama kenan.

"impegnati a camminare bene" mi prende in giro andre.

io non gli dò risposta e mi avvicino a kenan.

lui mi posa un braccio sulle spalle.

"vieni a Bologna vero?" mi domanda dusan.

"certo che vengo" rispondo.

"e beh ci siamo noi, che modestamente siamo dei bonazzi" dice kenan.

"ahaha simpatico" dico.

"comunque io non vengo mica per voi, è la prima di nico" dico.

"figurati se c'è la dava vinta" dice dusan.

kenan scuote il capo sorridendo e mi lascia un bacio tra i capelli.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora