capitolo sei

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"signorina chiesa, abbiamo chiamato suo fratello mezz'ora fa...pensa che arriverà a breve?" mi chiede la preside.
"mio fratello è al lavoro, non a girarsi i pollici" dico.

ecco che entra fede.

"buongiorno signora preside, io sono suo fratello" disse fede.
"buongiorno signor chiesa, sa che sua sorella è arrivata da ieri e ha già fatto un ritardo e mancato di rispetto ad una professoressa" dice la preside.
"si e mi dispiace veramente....per lei non è facile questo cambiamento...andiamo becki, chiedi scusa" dice mio fratello

lui è l'unico che riesce a farmi ragionare nei momenti di nebbia.

"mi dispiace" dico.
"per questa volta va bene così, ma è meglio che lei vada a casa...la vedo stanca, si riposi" disse la preside

appena uscimmo da quella stanza, lo sguardo di fede si gelò.

"fede.." dico salendo in macchina.
"sta zitta, secondo giorno di scuola e già ti fai riconoscere" mi sgrida mio fratello.
"dove sei stata sta notte?" mi chiede.
"da fabio" mento.
"strano, fabio ti doveva accompagnare a scuola e sei arrivata in ritardo...mentre lui è stato il primo ad arrivare all'allenamento, poi hai questa nuova felpa mai vista...cosa mi stai nascondendo?" mi chiede mio fratello incazzato.
"sono andata a scuola a piedi, non volevo far scomodare fabio, per questo il ritardo e per la felpa me la prestata fabio, la mia l'ho sporcata sta mattina con la colazione" rispondo.
"ti crederò...mi hai deluso, ti sei sempre comportata bene a scuola, cos'è successo?" mi chiese.
"è che il cambiamento è difficile, sono solo stanca oggi" rispondo.

promemoria: non scopare con kenan prima di una giornata di scuola.

fede mi porta al tc.

"devo finire gli allenamenti, puoi aspettarmi in macchina se vuoi" dice fede scendendo dalla jeep.
"no vengo con te, i ragazzi mi mettono il buon umore" dico.

andiamo in campo ed io mi siedo sull'erba, sorprendendo tutti della mia presenza.

"che ci fai qui?" mi chiese loca bevendo un po' d'acqua.
"è successo un casino a scuola, niente di grave tranquillo" dico.
"ok, poi mi spiegherai" dice correndo verso gli altri.
"su ragazzi, cosa avete visto un fantasma!" esclama allegri.
"eh più o meno mister" risponde andrea sorridendo.

dopo un'ora fecero una pausa e subito fabio, nico, andre e kenny vennero verso di me.

"che è successo?" mi chiede nico sedendosi e così fanno gli altri.
"già...
hai una faccia distrutta" dice andre.
"non solo la faccia" dice kenan.
"kenny niente particolari del vostro sesso occasionale...vogliamo sapere che è successo" dice fabio.
"ma niente di che, mi sono svegliata tardi e la prof di matematica non ha voluto farmi entrare in classe, così le ho dato della stronza e lei mi ha mandato dalla preside...
ah fabio, questa felpa adesso è diventata tua e stamattina non mi hai accompagnato a scuola perché non volevo farti scomodare" dico.
"è la cazzata che hai raccontato a fede?" mi chiede fabio sorridendo.
"già" rispondo.

vedo kenan un po' strano.
guardo fabio, andre e nico, sembrano capire quello che voglio.

così si alzano e vanno via, lasciando me ed il turco da soli.

"che hai?" gli chiedo.
"è che mi dispiace... è mezzo colpa mia se è successo questo casino" dice.
"tranquillo, non è colpa tua... l'importante è che fede non ci abbia scoperto" dico.
"vero...magari non scopiamo più se il giorno dopo tu hai scuola" dice abbassando la voce.
"già...guarda in che condizioni mi hai ridotto..." dico sorridendo.
"ti sta da dio la mia felpa" mi sussurra all'orecchio alzandosi.

torna ad allenarsi ed io lo guardo mordendomi un po' il labbro.

finiscono l'allenamento e io vado zoppicante verso l'uscita degli spogliatoi.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora