40. ora sei qui

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Jisung era intento a frugare fra i cassetti sotto al lavandino, quando un intenso bussare interruppe la sua ricerca. «Ji, hai fatto?» chiese Minho, la voce ovattata a causa dello strato di legno spesso che separava il bagno dal corridoio.

Jisung passò le mani fra i capelli. «Cinque minuti!» esclamò, poi riprese la sua ricerca ignorando lo sbuffo scocciato di Minho. Si alzò in piedi e si avvicinò all'armadietto bianco accanto alla finestra, aprendo le ante e iniziando a frugare fra gli scaffali. Cominciò a saltellare quando strinse finalmente fra le mani il barattolo di una crema per il corpo all'olio di argan. «Un po' stucchevole, ma meglio di niente...» borbottò togliendosi la felpa e spalmando la crema sulle braccia e spalle.

«Perdonami signora Lee, ma è per una buona causa» aggiunse mentre riponeva il barattolo al suo posto e chiudeva l'armadietto. Si guardò un'ultima volta allo specchio, sistemando i capelli gonfi dopo la doccia con le mani, poi uscì in corridoio e sorrise imbarazzato a Minho, appoggiato al muro con le braccia incrociate al petto e un'espressione annoiata. «Eccomi qui!» disse Jisung portando le mani dietro la schiena e inclinando leggermente la testa, le labbra incurvate in un tenero sorriso.

Di fronte a quell'atteggiamento Minho scosse il capo e si allontanò dal muro. Jisung lo guardò avvicinarsi in silenzio e arrossì quando sentì le dita del maggiore sfiorare la sua fronte e intrufolarsi fra i suoi capelli. I movimenti di Minho si bloccarono e Jisung percepì il suo fiato sul collo. Si allontanò velocemente, le mani in avanti, e lo fissò sconcertato. «Mi stavi annusando?»

Minho annuì. «Profumi di buono» rispose. «Che cosa hai messo?»

Jisung arrossì e cercò di nascondere un sorriso arricciando le labbra, lo sguardo rivolto alle ciabatte bianche con le orecchie da gatto di Minho. «A parte che mi sono appena lavato, sarebbe strano se puzzassi...» borbottò. «Comunque, è una crema all'olio di argan.»

«Oh. Beh, è buonissima» disse Minho. «Vai in camera, arrivo fra cinque minuti.»

Jisung annuì e corse nella stanza del maggiore, gli occhi fissi sulla pagina di Amazon che vendeva la crema di Hae. Con un sorriso soddisfatto la ordinò, poi si strinse il cellulare al petto e alzò il volto. In un attimo le sue labbra si spalancarono e una ruga si formò fra le sue sopracciglia, mentre con gli occhi spalancati osservava il piccolo letto da una piazza che era stato montato accanto a quello di Minho.

«No, no, no!» esclamò quando si accorse che Minho aveva appoggiato le sue cose proprio su quel lettino. Jisung afferrò il cellulare e aprì KakaoTalk.

sole ambulante
ultimo accesso 23.32

FELIX MAY DAY

MAY DAY

SO CHE SEI CON CHAN, MA
È SUCCESSA UNA TRAGEDIA

MAY DAY

RIPETO: MAY DAY

jisung, che succede??

CHE TRAGEDIA?

minho.

MINHO COSA

ha preparato un altro letto.

per me.

non dormiamo insieme.

ho cercato quella maledetta
crema per NIENTE.

mi sento un idiota.

IKIGAI, minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora