Capitolo 3🎀

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"Dove pensi di andare?" Il ragazzo sobbalzò sentendo la voce della ragazza provenire alle sue spalle, non capiva, come diavolo era possibile, come era riuscita a vederlo; "tuo padre mi ha detto che hai degli esami di recupero da fare, vieni ti accompagno nella tua stanza." Y/n c'ercava di rimanere il più calma e distaccata possibile, anche se l'unica cosa che in quel momento le veniva in mente di fare era di incatenarlo al letto.
"Facciamo così, Y/n o come ti chiami non mi interessa, io posso darti una bella ricompensa in denaro, quella che vuoi, così ti compri un bel vestitino carino e vai dire mio padre che sono diventato il figlio prediletto." La faccia della ragazza era cambiata di colpo in un espressione di disgusto misto a stupore, ma davvero quel teppistello pensava di corrompere un agente, dei servizi segreti per giunta, "un povero idiota."
"Torna dentro Yang, adesso." L'unica cosa che poté fare il ragazzo fu sbuffare, acconsentì senza fare storie solo perché per lui la serata era appena cominciata...
Non era passata neanche un ora, che l'orologio di Y/n riprese a suonare, sta volta quella sottospecie di adolescente in preda a crisi ormonali ci stava riprovando, una altra volta, poverino. Per l'ennesima volta l'agente si alzò dal suo letto caldo e corse verso l'uscita dove si trovava Jungwon, "Vedo che le parole di prima non le sono entrate bene in testa, entri. In. Casa, e stateci fino a domani mattina, avvisi pure i suoi amichetti che stasera niente gintonic e ragazze da limonare." E ancora una volta l'evasore al sentire la ragazza sobbalzò in aria, quasi intimorito dal suo modo di parlare, si vedeva che era esperta come agente, non si era nemmeno accorto della sua presenza e teneva d'occhio ogni suo movimento; "Devono pagarti molto per fare un lavoro del genere, ma per quel che mi riguarda puoi anche smetterla di impegnarti così tanto." Y/n si stava davvero impegnando? pensava davvero che alla ragazza abituata a fare allenamenti massacranti per ore, si stesse davvero impegnando per stargli dietro? Non si era nemmeno stancata un briciolo.
"Torni dentro." Ennesima volta che lo ripeteva, per quanto doveva continuare questo teatrino, inutile per giunta, perché la ragazza era irrimovibile. "Smettila di ripetere la stessa cosa, adesso entro così sei contenta." Purtroppo per la ragazza  Jungwon non gliela avrebbe lasciata passare, o almeno così credeva lui.

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Mezzanotte, e indovinate dove era Jungwon, no, non era in giro, visto che suo padre aveva dato il permesso a Y/n di fare quello che voleva per tenerlo in riga, il suo desiderio per la serata era assolutamente finire il libro che stava leggendo e non voleva distrazioni, quindi all'ennesima fuga del ragazzo, lo aveva obbligato a studiare tutta notte con lei esattamente accanto, credo che per il ribelle fosse la prima volta che apriva un libro, "Comunque quello che stai facendo è maltrattamento." Il malcapitato non aveva nemmeno avuto il tempo di avvisare i suoi amici, probabilmente erano andati a fare serata senza di lui, il che gli fece provare una grandissima sensazione di invidia nei loro confronti. "Se questo è maltrattamento allora io sono Kim Jisoo." Gli rispose la ragazza ironica mentre si sistemava gli occhiali per terminare l'ultima pagina della storia, "Non sei nemmeno lontanamente bella come Jisoo delle blackpink." Come Jisoo no di certo, ma di sicuro aveva il suo gran fascino Y/n.
"Non ci sto capendo nulla, è inutile che mi fai stare qui seduto, i giochetti tuoi e di mio padre peggiorano le cose e basta." Erano tutti bravi a vedere il punto di vista del povero padre, affranto da un figlio cattivo che si comporta male, ma nessuno sapeva cosa voleva dire essere il figlio di una persona così importante, l'unica cosa che voleva avere il ragazzo era un po' di libertà e non voleva seguire diecimila regole diverse per un destino che non gli apparteneva.
"Io credo che tu abbia solo bisogno di trovare un equilibrio nella tua vita, andare male a scuola o scappare di casa non ti porteranno solo a sabotare la carriera del Signor Yang, ma soprattutto la tua..."
"Ma cosa ne vuoi sapere tu." Lui però non sapeva la sua storia e quello che lei aveva passato, non sapeva niente, e doveva rimanere tale poiché non erano colleghi e nemmeno amici, non erano nulla.
"Basta mi hai stancato, vai a dormire, e non pensare di provare a scappare in altra volta, ti vedo." Al ragazzo vennero i brividi, non era possibile concentrarsi solo sul viso carino della ragazza, era letteralmente paurosa, da un certo punto vista era quello che la rendeva attraente, quasi intrigante.
Il giovane si arrese e come appoggiò la testa sul cuscino si addormentò, stremato da quelle interminabili ore di studio, avrebbe spiegato tutto ai suoi amici, o meglio avrebbe tirato su una scusa dell'ultimo e visto che non poteva uscire li avrebbe invitati a casa, l'unico problema era spiegare alla sua combricola che con la presenza di Y/n le cose sarebbero un po' cambiate.

Il giovane si arrese e come appoggiò la testa sul cuscino si addormentò, stremato da quelle interminabili ore di studio, avrebbe spiegato tutto ai suoi amici, o meglio avrebbe tirato su una scusa dell'ultimo e visto che non poteva uscire li avrebb...

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[ENHYPEN] ~ the spy {jungwon ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora