Non capiva perché la volesse così tanto.
Y/n era corsa in centrale e, appena entrata notò che la situazione era particolarmente tesa.
"Dove si trova MinYoon?"Domandò la giovane agente sullo stipite della porta, "sta interrogando il sospettato. Il capo ha detto che ora dobbiamo concentrare tutte le forze su questo caso, c'è la possibilità di un nuovo attentato al presidente." Le rispose un collega.
"Come si chiama il sospettato?"
"Lee minho, ma molto probabilmente è un nome falso, non abbiamo trovato nulla su di lui, ma crediamo che lavori a stretto contatto con Kim MinJun." Perfetto, quindi non erano solo supposizioni, il capo della Gampeh era veramente tornato, ma chissà perché ce l'ha così tanto con la famiglia Yang...o che si trattasse di un anarchico o di un pazzo che vuole prendere come modello Kim Jong-un.*
"Non possiamo interrogare la famiglia Kim? Non ci credo che non sappiano dove sia finito." Chiese Y/n. "Purtroppo non possiamo." Dall'ufficio uscì il capo della squadra intelligence, Lee MinJae, "non siamo riusciti a coglierli in fragrante, e per la legge non possiamo mettere sotto imputazione delle persone per lo stesso reato due volte di seguito."
"Si ma qua stiamo parlando di terroristi, non c'è qualche clausola a cui possiamo aggrapparci?"
"Temo proprio di no signorina Y/s." La famiglia Kim da anni era indagata per traffico di droga dentro dei peluche, tutti ne erano a conoscenza, ma non avevano trovato abbastanza elementi, la NIS aveva provato a incastrarli per favoreggiamento personale, ma anche lì non c'è stato nulla da fare, furono assolti e MinJun dopo la morte della signora Yang era sparito completamente, secondo degli infiltrati lo avrebbero avvistato e alcuni dei suoi seguaci si sarebbero mobilitati, ma erano solo supposizioni.
MinYoon uscì dalla sala degli interrogatori, era furioso.
"Quel bastardo ha chiesto un avvocato, non posso chiedergli più nulla." Uscì dalla stanza un altra donna, una collega e amica di vecchia data dell'uomo, Lee Hyolyn, "non che prima di richiedere assistenza penale abbia detto molto, nonostante le minacce e la possibilità di patteggiare non ha aperto bocca quel figlio di-" si interruppe non appena vide Y/n insieme al capo.
"Y/n tesoro mio! Da quanto non ci vediamo!" Si lanciò sulla minore per abbracciarla, "allora racconta alla zia! Come va la tua prima missione!?"
"Hyolyn come pensi ti riposta se la stai strozzando." Intervenne il padre.
La ragazza era felice di vederla, praticamente Hyolyn le ha fatto da madre, anche se non era molto presente, le ha insegnato ciò che suo padre non poteva fare, l'essere femminile, prendersi cura dei capelli della pelle, cosa fare in caso di mestruazioni, insomma le aveva insegnato i "problemi" delle donne, d'altronde Hyolyn era molto attraente e sicura di sé e y/n l'aveva sempre vista come modello da seguire, "Yoon ha ragione, però è da tanto tempo che non ci vediamo." Rispose Y/n malinconica.
"Lo so tesoro, sono stata via fin troppo, ma adesso che ho finito la mia missione in Brasile, sono qui con voi per sistemare questa faccenda di MinJun e passare del tempo con la mia adorata piccoletta! "Continuò, "allora Y/n rispondi alla mia domanda."
"Va abbastanza bene...si, diciamola così, un po' di alti e bassi."
"Ma chissà quanti ragazzi ti verrano dietro! Ti sei fatta proprio bella!"
"Grazie zia."
"Certo che di carattere sei proprio uguale a tua padre, spero che adesso che sono qui passserai più tempo con la tua zietta!" E per la seconda volta si scaraventò contro la povera ragazza, togliendole il respiro.
"Ya! Hyolyn la stai strozzando ancora." Intervenne di nuovo in soccorso yoon,
"MinYoon sei una palla al piede!" I due si misero a battibeccare con Y/n in mezzo che non sapeva come calmarli, erano buoni amici, ma facevano sempre così, erano cane e gatto, ma avrebbero fatto qualsiasi cosa per aiutarsi a vicenda, quando MinYoon adottò Y/n era molto giovane, e sapeva benissimo di non riuscire a farcela da solo, Hyolyn si offrì di stargli vicino e di crescere y/n come se fosse sua, di fatti alla bambina non mancò mai nulla, e crebbe felice, con un infanzia diversa rispetto agli altri bambini, ma pur sempre allegra.
"Scusate famigliola felice, ma qui abbiamo un problema." Ad interrompere il bel momento fu proprio Lee MinJae, "ha chiamato l'avvocato del sospettato, vuole che lo rilasciamo."
"E sentiamo, perché mai dovremmo farlo?" Chiese scocciato MinYoon.
"Ha detto che verrà lui stesso in centrale per parlare." Peccato che ora come ora la troupe della intelligence si trovasse nella base segreta della NIS.
La intelligence ha due basi operative, una sotto copertura, e l'altra era allo scoperto, la chiamavano base centrale.
"Veloci trasferite il sospettato nella base centrale e fate venire lì il suo avvocato, voglio proprio vedere che feccia hanno assunto quelli che lo stanno proteggendo." Disse il capo della NIS.
"Ci scommetto un braccio che sarà stato assunto dalla famiglia Kim." Commentò Y/n~
Arrivati alla base centrale trasferirono Lee Minho nella cella, intanto il suo avvocato non ci mise nemmeno dieci minuti per arrivare alla intelligence, come mise piede nella sala era già troppo su di giri.
"Sono l'avvocato Kim NamJoon, pretendo che il mio cliente venga rilasciato immediatamente."
Y/n, tenendo da parte la femminilità, aveva le palle piene come due sacchi da boxe, "su che base volete che il vostro cliente venga rilasciato, visto che ha aggredito un pubblico ufficiale ed è sospettato di terrorismo?" Assottigliò gli occhi, "la sua pretesa è un insulto alla legge." L'avvocato si avvicinò pericolosamente a lei, "il fatto che permettano a delle ragazzine di far parte della intelligence è un insulto alla legge," diede le spalle alla ragazza, "dove posso parlare con un uomo competente?"
"Prego signor..?" Si avvicinò Hyolyn con aria di sfida all'avvocato.
"Ho detto uomo."
"Mi spiace ora come ora ci sono io, o parla con me o per quel mi importa se ne può anche andare, affideremo al suo cliente un avvocato d'ufficio."
"Lo sa? Le donne belle come lei non dovrebbero stressarsi lavorando, però tralasciamo questi particolari, che prove avete contro il mio cliente?" Hyolyn era visibilmente provata dall'ignoranza e sfacciataggine dell'uomo, MinYoon le prese la spalla come per trattenerla dal spaccargli il cranio, Y/n era veramente stufa, in quel momento voleva solo tornare a casa a vedere come stesse Jungwon, decise di intervenire per zittire Namjoon, magari si sarebbe reso conto della grande figura di merda che stava facendo.
"Io sono la prova, il suo cliente mi ha aggredito, oppure vuole vedere i lividi del ragazzo che ha appositamente sequestrato e picchiato insieme al suo complice?" Detto papale papale l'avvocato non la calcolò di striscio per la seconda volta, "Ancora questa ragazzina, adesso piccoletta se permetti vorrei parlare col mio cliente, grazie gentilissima."
"Se proprio ci tiene, non so se riuscirà ad avere una conversazione, purtroppo ha picchiato un po' forte la testa." Disse Y/n per provocarlo.
Kim Namjoon ghignò alla ragazza e Hyolyn gli accompagnò da minho nella sala degli interrogatori.
MinYoon guardò la figlia, sembrava che avesse una nuvoletta sopra la testa che sparasse fulmini, "tesoro adesso ascoltami, sei stata bravissima, ma ora lascia fare a noi, vai a casa e riposati." La ragazza non gli rispose, era troppo arrabbiata e ricordiamo di quel suo problemino con l'irrascibilità. Decise che era il momento per lei di ritirarsi e andare a controllare la sua preoccupazione maggiore del momento: Jungwon.~~~~
1241🎀
{siamo già al capitolo 17!!!🤭}
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[ENHYPEN] ~ the spy {jungwon ff}
FanfictionUna giovane agente che opera nei servizi segreti coreani e con poca pazienza si troverà alle prese con il figlio del presidente in persona, Yang Jungwon, a cui piace creare casini e fare screzi al padre e soprattutto alla ragazza che avrà il compito...