Passarono tre settimane dallo spiacevole accaduto, in quei pochi mesi passati assieme il diciassettenne era cambiato molto caratterialmente, ma quell'episodio più di tutti gli aveva fatto realizzare che la sua agente non era una paranoica schizzata, purtroppo aveva pienamente ragione.
Finalmente per Jungwon e Y/n era arrivato il momento di ritornare a scuola, finalmente il loro rapporto era ritornato nuovamente come quello di prima, lei che lo sgridava, lui che le faceva perdere la pazienza, insomma passavano la maggior parte del tempo a battibeccare come cane e gatto.
"Alzati da quel letto! Yang!" Ed eccoli, ritornati alla solita routine. Jungwon non ne voleva sapere di alzarsi dal letto, soprattutto perché non aveva intenzione di vedere i suoi amici, i suoi insegnati, la sua classe ma soprattutto non aveva intenzione di vedere Woyoung; semplicemente perché in lui ora era mutato qualcosa, non era più lo stesso di due settimane fa, si sentiva strano e in qualche modo non provava più quello sentiva per la confettina.
"Dai Y/n! Per favore~ lasciami a casa anche oggi, non mi va di ritornare." Intanto la ragazza aveva già spalancato la porta e si era avvicinata in modo periscoloso al letto del ragazzo visibilmente terrorizzato.
"Prima o poi ti tocca, a meno che tu non voglia ripetere la prima superiore per l'ennesima volta."
"Potrei far finta che mi interessi qualcosa, ma mentire non mi è mai particolarmente riuscito." La ragazza non gli rispose, si limitò a tirargli una sberla dietro la nuca."
"Ya! Mi hai fatto male!"
"Potrei far finta che mi interessi qualcosa, ma mentire non mi è mai particolarmente riuscito." Il ragazzo sbuffò alla pessima beffa di Y/n,
"Ah ah ah, simpatica."
"Vestiti e lavati, ti voglio pronto tra 15 minuti, muo-vi-ti." Sibilò minacciosa, "Sissignora!"
"Smettila di chiamarmi così!"~
Mentre erano in macchina per andare verso la scuola, il viso del ragazzo si incupì particolarmente, continuava a giocherellare ansioso con le sue nocche, incuriosita e leggermente preoccupata Y/n gli chiese se qualcosa non andasse.
"Non capiresti." Le rispose.
"Se non mi dici a cosa ti riferisci non credo proprio di poterti aiutare."
"È imbarazzante parlarne con te."
"Perché dovrebbe essere imbarazzante?"
"Perché tu di queste cose non ci capisci nulla." Y/n inclinò leggermente la stessa per far capire al ragazzo che non ci stava capendo nulla di quello che stava dicendo.
"Queste cose..? A che cose ti riferisci?"
"Sai...mio dio non ci credo che te lo sto dicendo..." intanto Y/n stava pian piano perdendo sempre di più il filo del discorso e la sua faccia era più confusa che mai. "Stavo pensando a me e Woyoung e-"
"La vuoi lasciare?" Lo interruppe la ragazza.
"Si, anzi, credo...non sono sicuro se devo essere sincero."
"Se credi che non hai più nulla da condividere con lei, allora credo tu la debba lasciare, ma hai ragione io non so nulla di queste cose."
"Immaginavo visto che sei un cubetto di ghiaccio, ma forse hai ragione, credo di aver semplicemente altro per la testa in questo momento." Tirò un lungo sospiro, "lei pensa alla sua skincare, alle lezioni di cheerleading e tutte quelle stupide regole sulla popolarità...ma sai dopo quello che è accaduto, non me la sento di essere così frivolo...si, ecco."
"Wow, è la primissima volta che sento uscire dalla tua bocca un ragionamento così intelligente, comunque non preoccuparti per quello, hai il diritto di divertirti, senza fare cazzate, per il resto lascia fare a me, ah, non chiedermi mai più consigli di cuore, mi mettono estremamente a disagio e non ti permettere mai più di darmi del cubetto di ghiaccio, mi chiedo da che meandri della tua scatola cranica sia uscito fuori un paragone del genere."
"Sissignora!
"Smettila di chiamarmi così brutto idiota."~
All'entrata della scuola vi erano tutti gli amici di Jungwon, compresa karina e Woyoung, che non si stavano lanciando proprio delle occhiaie amichevoli, ma la loro rivalità era passata in secondo piano, l'importante era rivedere Jungwon, sano e salvo.
A Woyoung si illuminarono gli occhi alla vista del suo ragazzo che camminava verso il loro gruppetto con una aria un po' preoccupata, in parte a lui c'era anche Y/n con il suo solito sguardo, mentre si tirava e toccava le ciocche dei capelli, improvvisamente tutte le attenzioni furono su di lei, e al confettino questo non piaceva per niente.
Appena Jungwon si avvicinò al gruppo di ragazzi fu, letteralmente, inondato di domande, "che grande tatto che hanno i suoi amici" pensò la ragazza in parte al ribelle.
"Y/n finalmente sei tornata anche tu! Era un inferno senza di te!" Karina si precipitò sul braccio dell'amica, che non era molto contenta di questo improvviso contatto fisico; però la sua attenzione era più concentrata sulle domande che venivano poste al suo piccolo incubo, soprattutto era focalizzata su come la confettina fosse appiccicata a Jungwon, e come lui dalla espressione del suo viso che si stava sentendo estremamente a disagio.
"Certo Jungwon che l'hai rischiata proprio grossa eh, adesso si che sei un vedo duro!" Gli disse Jake emozionato. "Ma è scemo?" Si chiese Y/n, schifata da come tutti si stavano comportando nei confronti dell'amico, certo, loro non potevano sapere tutta la storia, ma come puoi anche solo pensare di poterti congratulare con un tuo amico che è stato picchiato... "Dio...io non capirò mai questi ragazzi."
"Bene io direi basta con le domande, siamo in ritardo per la lezione, forza andiamo." L'agente cercò di salvare la situazione che stava visibilmente degenerando.
"Y/n ha ragione, entriamo dai, Jungwonnie devi essere stanco, meglio che per oggi ti accompagno io in classe."
"Ho sentito bene? Wonyoung che mi da ragione...? Wow adesso si che il mondo casca a pezzi."~
La giornata passò abbastanza tranquillamente, se non che Karina continuava a parlare dell'accaduto, aveva creato le peggio teorie complottistiche sul perché quegli uomini avessero cercato di uccidere il figlio del presidente, voleva per caso rubare il lavoro a Y/n? A cui venne da ridere nel vedere l'amica così presa dalla cosa come una piccola detective, le faceva quasi tenerezza...? "Carina..." pensò involontariamente.
"Karina ti ho detto di smetterla, come potrebbe centrare la setta degli illuminati con questa storia." E così per l'ennesima volta le alte aspettative della corvina furono stroncate.
"Aspetta! Me ne è venuta una in mente che secondo me è geniale! E se centrasse la signorina confettina, Yang Woyoung?"
"In queste due settimane che sono stata a casa ti hanno fulminato tanto da farti smettere di ragionare?" Karina le tirò un colpetto alla spalla, "ma perché oggi se la prende così tanto con il mio braccio."
"Prima di insultarmi ascoltami un attimo, tu lo sapevi che il padre di Woyoung si era candidato nello stesso anno come presidente insieme al papà di Jungwon?"
"Erano rivali?" Disse Y/n facendo finta di non sapere già tutta la storia.
"Ma certo! Poi il papà di confettino ha perso in maniera pietosa messa a confronto al signor Yang."
"Si Karina ho capito, ma ogni cinque anni si elegge il presidente, ci sarà sempre qualcuno che perde, non sarebbe una motivazione abbastanza valida per avercela su con un uomo e per mandare qualcuno a picchiare un ragazzo, e poi il signor Yang anche prima di diventare presidente era molto acclamato in politica, quindi si sapeva che avrebbe vinto lui."
"Non lo so Y/n era per dire, ma io rimango convinta che sono coinvolti."
"Anziché sparare cavolate pensa a studiare storia che settimana prossima abbiamo la verifica." "Sapevo che il papà di Woyoung si era candidato come presidente insieme al signor Yang...ma non vedo un collegamento tra le due cose, a meno che..."
"Yaa! Cattiva!" Urlò Karina risvegliando Y/n dal suo stato di trance.~~~~
1296🎀
Guess who's back
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[ENHYPEN] ~ the spy {jungwon ff}
FanficUna giovane agente che opera nei servizi segreti coreani e con poca pazienza si troverà alle prese con il figlio del presidente in persona, Yang Jungwon, a cui piace creare casini e fare screzi al padre e soprattutto alla ragazza che avrà il compito...