Capitolo 21🎀

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"Y/n, mi spiace doverti disturbare, ma la questione si sta facendo sempre più grave." Continuó dopo una breve pausa, "si tratta di Lee minho, è morto."

"Perfetto, siamo fottuti."
La ragazza impallidì alla notizia, si era pure dovuta trattenere dall'ammazzarlo quella sera, solo perché poteva essere utile alle indagini, peccato che il suo sforzo fosse stato invano, Lee Minho non era altro che un burattino della famiglia Kim, "come cazzo sarebbe a dire che è morto!? almeno avete un idea chi ha ammazzato quello stronzo?" La rabbia stava salendo tanto da farle cambiare colorito in viso.
"Da come è stato trovato dalle guardie sembrerebbe un suicidio...tagli ai polsi" disse la donna mentre teneva in mano le foto del cadavere, "non ci sono tracce di altre impronte sé non di quelle della vittima, e insieme al corpo abbiamo trovato anche una deliziosa lettera di addio,commovente." Disse sarcastica, "essendo un tirapiedi della mafia sappiamo tutti che quell'uomo è stato fatto fuori per tappargli la bocca, stiamo cercando di fare qualche domanda al suo avvocato, ma dice di non saperne nulla." Al sentire il nome avvocato a Y/n si era accesa una lampadina nella sua testa, c'era un minuscolo particolare che non era riuscita subito a ricollegare, peccato che le fosse saltata all''occhio solamente ora.
"Hyolyn prima che se ne vada ora che non ha più un cliente , chiedi a quell'avvocato da quattro soldi come si chiama lo studio in cui lavora, verrei in centrale per spiegarti di persona, ma ora sono troppo incazzata, e sono impegnata con Jungwon." Staccò un attimo il telefono dall'orecchio, chiuse gli occhi per cinque secondi, in modo da riprendere coscienza delle sue azione, doveva pensare lucidamente, "un inizio giornata promettente..."
Intanto Jungwon nella stanza la stava guardando con fare interrogativo, non stava capendo, anzi in realtà l'unica cosa che aveva compreso era che la ragazza di fronte a lui era incazzata a morte, difficile da non notare il viso dai lineamenti dolci trasformatosi in un espressione minacciosa e poco confortante, e questo gli metteva paura, molta paura.
"Y/n? Y/n ci sei?"
"Si, si scusa Hyolyn, senti ti richiamo dopo, devo fare delle ricerche."
L'agente chiuse la chiamata, stanca, e infastidita, ancora una volta erano ad un passo avanti a lei, per loro questa guerra non avrà fine fino a quando o il presidente Yang o Jungwon non si faranno uccidere, e questo la ragazza non poteva accettarlo.
"Y/n? È successo qualcosa di grave?" Le chiese il ragazzo.
In risposta Y/n si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla come per rassicurarlo, anche se quella che aveva bisogno di essere rassicurata in realtà doveva essere lei, "non te ne devi preoccupare, torna giù dagli altri e di che non mi sono sentita bene."
"O-ok, ma se fosse successo qualcosa me lo diresti..vero?"
"Certo, ma non è nulla, risolverò tutto."

~

Dopo lo spiacevole accaduto, Y/n stava cercando di fare il possibile per trovare tutte le informazioni che collegassero il padre del confettino rosa pastello a tutta questa assurda storia.
C'erano le prove concrete che l'avvocato di Lee Minho fosse stato pagato dall'azienda beauty&co, ma sinceramente la ragazza non ci stava capendo più nulla, come faceva il signor Jang a pagare quell'avvocato e mandare sua figlia in una delle scuole più d'élite del paese, senza tenere conto anche dell'elevatissima quota scolastica, visto che il conto della sua azienda era in rosso, ma soprattutto, cosa c'entrava lui con tutto ciò?
"Collaborano in affari? Per come sta messa l'azienda, alla famiglia Kim non converrebbe proprio...potrebbero essersi indebitati...? Si, deve essere per forza così..."
Le settimane passarono tranquillamente, e il caldo si stava facendo sempre più intenso, fortunatamente era l'ultimo giorno dei ragazzi prima della tanto attesa pausa estiva, "finalmente" pensò Y/n, non ce la faceva più, ora che le lezione erano in pausa si sarebbe potuta dedicare il più possibile al caso non avendo più di mezzo la scuola, e chissà magari anche risolverlo in breve tempo e finalmente andarsene dalla casa del suo incubo.
Come tutte le mattine Jungwon e Y/n si facevano portare dall'autista, che aveva il compito anche di riportarli a casa al suono dell'ultima campanella, alle 7.50 di mattina, i due ragazzi stavano parlando tranquillamente con i loro amici aspetta il suono della campanella, in lontananza però c'era una ragazza minuta che li guardava con gli occhi lucidi,
"Hey Y/n," si avvicinò Karina, "non trovi che oggi Wonyoung sia strana? La vedo triste."
"Non ci ho fatto particolarmente caso," che bugiarda Y/n, come poteva non notare un dettaglio tanto importante, "comunque hai ragione, le è successo qualcosa?" Karina negò con la testa, "magari riguarda il padre..."
"Non ne ho idea, però anche le sue amiche sembrano preoccupate." Alla fine le due smisero di parlarne perché ormai la campanella stava suonando da un pezzo, era l'ora di lezione.

[ENHYPEN] ~ the spy {jungwon ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora