"Non disprezzate la sensibilità di nessuno. La sensibilità è il genio di ciascuno di noi."
(Charles Baudelaire)
Clary scese dalla moto di Jace. Si tolse il casco ed estrasse il mazzo di chiavi dalla borsa a tracolla.
Sperò che Magnus le facesse avere notizie entro il giorno seguente. Voleva risolvere questo mistero il prima possibile. Fece per avviarsi verso la porta di casa, ma Jace le prese la mano, lei si voltò e in men che non si dica era fra le sue braccia, avvolta in quel calore che solo Jace sapeva darle. Lui le accarezzò la testa, infondendole tranquillità.
"Andrà tutto bene!" le disse.
"E se invece non fosse come la penso io? Se fosse solo la mia immaginazione? Magari il trauma della guerra è stato così forte che il mio cervello è andato in tilt e mi sono inventata tutto senza saperlo!" rispose lei.
"Io sono sicuro di no... non sei la tipa che impazzisce così!"
"O forse sì ..." Clary appoggiò la testa sulla spalla di Jace. "Speriamo che Magnus scopra qualcosa!"
"Vedrai che domani ci chiamerà!"
Clary prese il viso di Jace tra le mani e lo baciò.
Il bacio si fece più intenso fino a diventare passionale. Jace fece passare una mano sotto la maglietta di Clary, sulla schiena. Lui fece scorrere le mani dal suo viso, sui suoi addominali. I loro corpi erano illuminati solo dalla luce di un lampione, il cielo era buio come un pozzo profondo.
Jace si appoggiò sulla moto, tirando, ancora di più, il corpo di Clary contro il suo.
Tutto perfetto e tranquillo.
Ma, ad un tratto, quella magia creatasi tra loro, si dissolse quando la madre di Clary chiamò la figlia dall'ingresso.
"CLARY! VIENI IMMEDIATAMENTE DENTRO!" le urlò.
Clary staccò le labbra da quelle del suo ragazzo e gli sussurrò all'orecchio: "Chiamami tra un'ora!"
"Sarà fatto!" le disse lui.
La ragazza gli scoccò un bacio rapido sulla guancia e si avviò verso casa, salutandolo con la mano.
Sua madre entrò dopo di lei e prima di chiudere la porta, fulminò Jace con lo sguardo.
Poi lui partì.
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"E allora ho provato una nuova finta e ho calcolato male l'altezza! Così sono caduto!"
James stava raccontando l'accaduto di quel pomeriggio (a modo suo, ovviamente) a due ragazze Corvonero che erano venute a trovarlo, dopo cena.
Avevano saputo che era in infermeria da voci che giravano nel corridoio e avevano deciso di controllare, reputando James un tipo, assolutamente affascinante.
Era vero, comunque: James era uno dei ragazzi più belli di Hogwarts e tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi di continuo. E lui non tendeva mai a sminuirsi.
Nemmeno adesso che aveva una ragazza fissa.
A lui piaceva ricevere attenzioni.
"Devi esserti fatto molto male!" esclamò una della due.
"Beh, vedi, Cathrine ... non appena ho capito che stavo cedendo, ho fatto in modo di non rompermi niente..." disse James, sfoderando un sorriso. L'altra ragazza gli mise una mano sul braccio.
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Vinculis || HP- New generation||
Fanfiction⚠️IN AGGIORNAMENTO⚠️ Rileggendo nuovamente i capitoli, mi sono resa conto che la storia ha dei buchi di trama e altre cose che non mi stanno dando la soddisfazione che cercavo da questa storia. Anche per questo motivo, non ho più aggiornato per tant...