{Chapter 16: Powerful}

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                             "L'occhio vede solo ciò che la mente è preparata a comprendere"

                                                                              ( Henri Bergson)

Certo, non fu facile spiegare a Sammy e Newt la presenza di quella buffa ragazzina in cima alle scale nella torre di Grifondoro, ma James ci riuscì egregiamente. Dopo aver raccontato loro la storia di Clary, si erano tutti seduti in cerchio nella sala comune, ancora vuota grazie alla luce del giorno che teneva gli altri studenti all'aria fresca invece di rintanarsi al torpore del fuoco come loro.

"Sei sicura che questi demoni non verranno a cercarti anche qui?" domandò Newt, ancora un po' perplesso per tutte quelle informazioni ricevute.

"E' molto improbabile ... Newt, giusto?" rispose Clary, rivolgendogli al contempo una domanda. Il ragazzo annuì. "Gli abitanti del mio mondo sanno che esistono dimensioni parallele, ma non le conoscono mica tutte. Quindi, ripeto, è improbabile che riescano a rintracciarmi qui!"

Newt guardò James, come in cerca di una conferma e quest'ultimo sorrise, rassicurandolo. Il ragazzo allora sospirò quasi di sollievo e si passò una mano fra i capelli.

Thomas lo guardava come se fosse l'ottava meraviglia del mondo. Guardò quella scena e la vide a rallentatore: era intento a memorizzare ogni singolo movimento di Newt per imprimerselo nella memoria.

"Quindi ... che ci dite del libro, invece?" domandò Sammy, richiamando l'attenzione "L'avete nominato prima, ma poi non avete detto niente ..."

"Hai ragione!" affermò Clary "Dove l'hai messo, James?"

"In camera mia. Vado a prenderlo!"

Così fece, tornando giù in meno di un paio di minuti. Mise il libro al centro del cerchio.

"L'avevo nascosto in modo tale che nessuno riuscisse a trovarlo ... comunque eccolo qui!"

Newt lo prese in mano e lo esaminò sotto lo sguardo di Sammy. Lo aprì e lo lesse con lei vicino. Faceva scorrere il dito sulle parole ma ne capì pochissimo.

"E' latino!" disse, con certezza, ad un certo punto.

"Ah-ah! Visto?" disse James, soddisfatto.

"Newt tu ... riesci a capire che c'è scritto?" domandò Clary, con una nota di entusiasmo.

"Purtroppo no ... non l'ho mai studiato ..."

"Secondo voi, questi incantesimi, cosa possono voler dire?" domandò Sammy.

"Apri a pagina 43 ..." le disse James. La ragazza lo fece; le pagine erano molto delicate ma al contempo così forti da resistere all'acqua. Sammy lesse il titolo dell'incantesimo.

"Suscitat mortuos? 'Risveglia il morto'? Esiste davvero un incantesimo di questo genere?" domandò al suo ragazzo, confusa.

"Non lo so ..." le disse James.

"Certo è abbastanza vecchiotto ..." disse Newt intromettendosi "Avanzando delle ipotesi, direi che potrebbe risalire tra il sedicesimo o il diciassettesimo secolo ..."

"Riesci a capirlo solo guardandolo?" domandò Thomas meravigliato.

"Lo trovi scemo vero, Johnson?"

I due ragazzi mantennero un contatto visivo molto intenso per parecchi secondi. Fu Newt a distogliere lo sguardo per primo.

"Non lo trovo affatto scemo ..." mormorò Thomas, credendo che non lo sentisse. Ma non fu così, solo che Newt non lo fece notare.

"Comunque sia ..." continuò "Essendo così vecchio, potrebbe appartenere a qualche libreria o biblioteca Babbana ..."

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