Capitolo 13

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Avevano lasciato la questura verso l'orario di cena ed erano rincasati silenziosamente. Aldo aveva chiesto a Dimitri di tacere sui fatti del bar Capri per non mettere in ulteriore agitazione la madre. Se poi l'avesse scoperto come probabile tramite i giornali le avrebbe spiegato tutto, ma non intendeva aggiungere altra ansia a quella che Carmela aveva già provato per tutto il giorno. Si diedero una ripulita prima di salire in casa, si levarono di dosso gli ultimi pezzi di vetro impigliati fra i capelli e nei vestiti e cercarono di darsi una parvenza di normalità. Aldo in particolare aveva una faccia stravolta ma cercò di dissimulare.

La famiglia aveva appena finito di mangiare e la donna aveva lasciato un po' di frittata di pasta in caldo per loro due. Si incrociarono brevemente all'entrata di casa mentre i genitori uscivano per andare a trovare dei parenti. Quella visita cadeva a fagiolo, non avrebbero dovuto inventare spiegazioni o far finta di nulla sotto lo sguardo attento di Carmela. Si abbandonarono sulle sedie ai lati del tavolo da pranzo e cominciarono a mangiare avidamente.

«Siete rientrati» disse Rosa uscendo dalla sua camera. «Com'è andata?»

«Bene, bene» disse l'ispettore sbrigativo con la bocca ancora piena.

«Sicuri? Avete una faccia...» commentò lei. «Ma lei sta sempre bene signor Dimitri, non si preoccupi!» gli disse la giovane sorridendo.

Cominciò a girellare intorno al tavolo e Gagliardi capì al volo che era ansiosa di dire qualcosa.

«Che c'è?» chiese a un certo punto lui scocciato mentre lei gli passava alle spalle per la terza volta.

«Oh, niente. Niente» rispose lei maliziosa.

«Dai, parla, non farmi perdere tempo. Sono stanco. Che vuoi?»

«Niente...»

«Rosa, mi è successo di tutto in questi giorni! Non esaurirmi coi tuoi giochetti come quando eravamo ragazzini!»

«Beh, sai, ha chiamato Lucia oggi...»

«Cosa?» esclamò Aldo quasi strozzando col boccone che stava mandando giù. Prese un sorso d'acqua e poi riprese a parlare: «Quando? E che dice?»

«Oggi pomeriggio, ha risposto mamma» disse la sorella. «Ha sentito cos'è successo e ha immaginato che c'eri in mezzo anche tu. Voleva sapere se stavi bene e cose simili...»

«E mamma che ha detto?» chiese l'uomo un po' in ansia.

«E che ne so!» sbottò la ragazza. «Non ho ascoltato tutto, le solite cose immagino.»

«Che solite cose? Anche del matrimonio e del resto?»

«Ti ho detto che non lo so! Inutile chiederlo a me, chiedilo a mamma quando torna» disse Rosa.

«Forse è un buon segno» ipotizzò Doskov.

Aldo assaltò la frittata con un'ultima forchettata poi si lanciò sul telefono nel piccolo corridoio.

«Ci spera ancora» commentò ridacchiando la ragazza.

«È normale che cerchi ancora di nutrire qualche speranza» osservò Doskov.

«Già, è ancora innamorato anche se cerca di nascondercelo. E voi Dimitri? Siete innamorato?»

Il commissario politico arrossì leggermente.

«Perché questa domanda, Rosa?»

«Così» rispose lei cercando di mostrarsi disinteressata. «Curiosità, per fare due chiacchiere. Mamma dice che c'è una certa donna con un figlio che vedete spesso ormai e non capisco se è solo un'amica o...»

Napoli non crede alle lacrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora