Epilogo

126 3 6
                                    

«Fine del silenzio»

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Fine del silenzio».

Forza, Megumi- devi solo rimanere concentrato.
Concentrato, sì.

Ma allora perché è successo tutto questo? Come diavolo è potuto accadere?!, come hanno fatto a ribaltarsi in questo modo le cose?!!
Sukuna- io...

...io-

«Fushiguro! Fushiguro, svegliati! Non è ancora finita! Non è ancora tutto perduto, apri gli occhi!».

Aprili.
Apri gli occhi, Megumi.

Megumi?
Avanti, pelandrone- sono giorni che te ne stai sdraiato lì. Come pensi di raggiungere il mio livello se ti arrendi adesso?

In realtà, credo che nella mia vita- la tua sedia sia quella che apprezzo di più, sai Fushiguro? Sì, diciamo che a conti fatti- non sei poi così antipatico.

Il dna è il dna, Fushiguro... non puoi scegliere chi sei.

«Svegliati, Fushiguro!!! Apri gli occhi!!!».

Qual è il tuo cognome, ragazzo?

Ehi, moccioso- non guardarmi così.

È per il tuo bene.
Ti porteranno rispetto- a differenza di quanto hanno fatto con me.

Prenditi cura di Tsumiki, d'accordo?

Megumi, sei sempre il solito! Da quanto tempo non ci vedevamo? Un anno e mezzo, giusto?

Non Zenin, uh?
Menomale...

Prenditi cura di Tsumiki.

Itadori, inizia con l'aiutare me.
Aiutami a salvare-

Tsumiki.

Ma lei...
No-
No, no, no!!!

Un momento, io-
Ora ricordo...

Prof Gojo-

Dove sono?
Perché sono qui?
Cosa- cos'è successo?, mi sento... come se stessi annegando, ma senza soffocare.

Quando Megumi riaprì gli occhi, attorno a lui si era fatto tutto freddo- e denso.
Nello scarto di una manciata di secondi, mentre lottava fieramente in nome di ciò che riteneva giusto, l'animo di Megumi Fushiguro era invece sprofondato nell'abisso, allontanandosi dalla luce, dal calore- e dalla vita stessa.
Si era promesso di restare focalizzato sull'obiettivo- ma alla vista della sorella, prigioniera dello stregone reincarnato in lei, aveva vacillato.
Sconcertato da quell'improvviso- ed ennesimo- colpo basso infertogli dall'amara sorte, aveva abbassato completamente la guardia- finendo intrappolato nelle trame di Sukuna.
Prigioniero nel suo stesso corpo, era scivolato in un angolo della sua stessa essenza, rannicchiato nel suo dominio sul fondo di un baratro in cui nemmeno i più tenui raggi di luce riuscivano a raggiungerlo.
Schiacciato, deturpato e consumato da tutte quelle nuove realtà che non voleva dover assimilare.

L'Autunno di FushiguroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora