♠ SUGURU ♠
«Bro, non voglio metterti pressione. Ma hai visto chi c'è sugli spalti?» Peter torna in posizione eretta, dopo aver toccato la punta delle dita dei piedi, e mi fissa aggrottando la fronte mentre termina gli esercizi di riscaldamento per le braccia.
Mi sistemo meglio gli occhialini sulla testa e guardo le scalinate. Di solito non me ne frega niente di chi ci viene a guardare.
Una chioma bianca spicca tra le teste.
Cosa cazzo fa lui qui?
Non è ma venuto ad una mia gara.
L'allenatore richiama la nostra attenzione. A malincuore smetto di fissarlo e raggiungo gli altri. Ho il cuore in tumulto. Devo dare il meglio di me.
Assolutamente.
L'acqua mi avvolge nel suo freddo abbraccio.
Il silenzio cancella ogni pensiero, mi riporta alla meccanicità dei gesti. Respirare, alzare le braccia, muovere le gambe. Tutto scompare: angosce, paure, tristezza.
Tutto. Tranne te.
I tuoi occhi hanno lo stesso colore dei raggi che rimbalzano sull'acqua cristallina.
Tu resti. Sempre.
Lo scroscio degli applausi mi accoglie a bordo piscina.
Alzo lo sguardo per vedere se ci sei ancora.
E sei lì.
♥ SATORU ♥
Ho appena ricevuto una pacca sulla spalla da uno sconosciuto, convinto di essermi amico solo perché guarda le mie partite. Odio questa gente. Odio che mi mettano le mani addosso senza permesso.
Sorrido e trovo una scusa banale per allontanarmi.
Mi avvicino alla ringhiera e osservo la distesa azzurra. Il club di nuoto della mia scuola sta facendo esercizi di stretching al bordo. Abbasso lo sguardo e vedo che la squadra avversaria sta facendo lo stesso da questo lato.
Mi scappa un ghigno. Non hanno speranze. Basta guardare la loro massa muscolare per intuire che sarà una perdita schiacciante.
Alzo nuovamente lo sguardo e, anche a questa distanza, intuisco che Sugu mi ha notato.
Perché sono qui?
Vorrei tanto saperlo.
Ho razionalmente deciso di ignorarlo. Il mio corpo ha deciso il contrario.
Sugu si posiziona sulla pedana pronto al tuffo.
È bastato la scatto iniziale per distanziare considerevolmente l'avversario. Una sirena non nuoterebbe così bene. Le sue bracciate sono ipnotiche. In pochi secondi torna indietro e raggiunge il bordo.
Vittoria schiacciante.
Sono esaltato ed orgoglioso di lui. Come se potessi permettermelo. Come se io fossi stato presente in tutti questi anni in cui si è allenato.
Lui per me però c'era. Una presenza discreta e invisibile. Ma è sempre stato lì sulle gradinate. Senza chiedere niente in cambio.
Sono una merda.
Mi allontano dal bordo vergognandomi di me stesso.
Annunciano la sua vittoria.
Alza lo sguardo su di me e le gambe si inchiodano al terreno.
Cosa devo fare ora?
Fuggo per il corridoio dove rimbalzano gli incitamenti per la seconda gara.
Un'ombra svolta l'angolo, non ho bisogno di vederla chiaramente per sapere che è lui. Quelle spalle, la camminata, il profilo nascosto dalle luci ad intermittenza. Vorrei fuggire. Di nuovo. Ma le gambe restano inchiodate.
Si avvicina lentamente come una pantera.
«Perché?» ha la voce roca. Indossa l'accappatoio slacciato. Gocciola ovunque.
Quella parola contiene tutto. Perché proprio ora? Perché sei qui? Perché mi hai abbandonato fino ad ora?
Sono solo una creatura meschina ed egoista. L'ho fatto sanguinare eppure eccomi qui. Lo rivoglio indietro.
«Perché no?» sogghigno.
Restiamo così a fissarci. Nessuno dei due fa un passo avanti. Nessuno dei due fa un passo indietro.
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Crash! Boom! Bang! (SatoSugu)
Fanfiction❥ COMPLETATO! Nella vita precedente Gojo Satoru e Suguru Geto hanno sofferto molto e non hanno potuto godere di una vita serena e "normale". speriamo che questa nuova vita gli regali un po' di felicità. Voi che dite? Siete pronti a seguire questa st...