♠ SUGURU ♠
«Come ci accordiamo per venerdì?» Peter bisbiglia per non farsi sentire dal prof impegnato con le interrogazioni di recupero.
Smetto di disegnare Kermit sul bordo del libro e mi abbasso per nascondermi meglio dietro alla schiena del mio compagno, intento ad osservare il muro con la stessa attenzione con cui inserisce nuovi brani nella sua playlist «Luca mi ha chiesto se voglio andare con lui»
Peter si illumina «Adoro quel ragazzo, sempre mille anni avanti! Ok, allora tu hai già un passaggio in auto»
«Non gli ho ancora risposto» ho visualizzato il messaggio e poi non ho saputo che dire. Il senso di colpa mi assale. Non voglio essere stronzo con lui ma... speravo tanto di andarci con Satoru. Lui però non ha fatto cenno alla festa, anche se sa benissimo che andremo entrambi.
Il nostro rapporto non si è evoluto granché in questo periodo. Andiamo a scuola insieme al mattino, qualche volta ci fermiamo da Starbucks a fare colazione, chiacchieriamo del più e del meno e a scuola ci salutiamo solamente. Il pomeriggio torno a casa sempre da solo perché le nostre attività dei club non coincidono.
«Ti prego non ricominciare a trattarlo di merda, non se lo merita» Peter mi rimprovera con tono duro, e ha pienamente ragione.
«Finita l'ora gli dico che va bene» Peter quasi salta di gioia sulla sedia.
È inutile che mi illudo, mancano pochi mesi prima della partenza, il nostro rapporto non potrà tornare come un tempo in questo breve periodo. E quel bacio, che ci siamo scambiati in camera mia, era solo il gioco di due ragazzini dodicenni che volevano provare qualcosa di nuovo. Nulla di più.
Satoru è etero. Non posso continuare a sognare. Devo accettare la realtà.
Al suono della campanella, sotto lo sguardo di Peter, scrivo a Luca. Mi risponde dopo un secondo esatto.
♥ SATORU ♥
In mensa incrocio Sugu che mi saluta con un sorriso. Ho smesso di portargli i budini e non ho più scuse per avvicinarmi al tavolo dei suoi amici.
«Ogni volta che lo vedi ti illumini. Fai davvero senso» Ricardo mi regala una pacca sulla schiena prima di anticiparmi al tavolo. Mi siedo accanto a lui sperando che la conversazione si sia conclusa ma mi sbagliavo «non siete solo vicini di casa, non guardi nessuno in quel modo»
Da quando Ricardo il troglodita è diventato attento alle emozioni altrui? Credevo gli importasse solo di scoparsi quella carina della festa. A dire il vero è da un po' che mi tormenta riguardo al mio rapporto con Sugu. Non sarà che il coach gli abbia chiesto di indagare? Sono passati sette anni da quando mi ha obbligato a non frequentarlo, sto per partire per l'America, ormai non dovrebbe più importargli. Oppure no? L'ansia mi assale, sento lo stomaco diventare piccolo piccolo e improvvisamente non ho più fame.
Se mi trovo una nuova finta ragazza il coach non avrà motivo per interferire nella mia amicizia con Sugu.
«Ehi! mi ascolti?» Ricardo muove la mano davanti al mio viso «sei bianco, non stai bene?»
«No, non è nulla» ieri agli allenamenti il coach non ha detto nulla, magari non sa che ho riallacciato i rapporti con Sugu. Se lo sapesse andrebbe di matto, e forse rovinerei anche l'incontro col mio tutor americano che dovrebbe arrivare il mese prossimo. Devo trovarmi una nuova tipa. «Ci saranno anche le ragazze dell'altra volta alla festa?» com'è che si chiamava quella che mi stava sempre appiccicata? Non ricordo nemmeno il suo volto.
«Ooooh! Allora qualcuna aveva fatto colpo!»
«Sì, ovvio» mento spudoratamente.
Ci sarà anche Sugu alla festa, verrà sicuramente coi suoi amici. Improvvisamente l'immagine del corridoio buio della casa di Davide mi appare nella mente, sfioro le labbra con un dito ripensando a quel bacio. Era la prima volta che provavo un'emozione così intensa, al contatto con le sue labbra tutto il mio corpo ha vibrato. Come se la mia anima risuonasse in sintonia con la sua.
Che scemenze sto pensando? Siamo solo amici.
Amici che si baciano nei corridoio bui.
E quella non era la prima volta che lo baciavo.
Qualche giorno prima che lui facesse coming out a scuola. Stavamo giocando in camera sua, faceva veramente caldo. Ad un certo punto abbiamo litigato per chi dovesse stare davanti al ventilatore e ha vinto lui. Io ero sdraiato sul pavimento sfinito e lui era seduto a gambe incrociate davanti al ventilatore. I capelli erano corti allora e sparavano in tutte le direzioni ogni volta che il ventilatore girava verso di lui, aveva gli occhi socchiusi e un'espressione di piacere dipinta sul volto. Non ho resistito, mi sono messo a sedere e gli ho stampato un bacio sulle labbra. Ha aperto gli occhi di colpo e arrossendo ha balbettato qualcosa che non ricordo perché a quel punto l'ho baciato nuovamente.
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Crash! Boom! Bang! (SatoSugu)
Fanfiction❥ COMPLETATO! Nella vita precedente Gojo Satoru e Suguru Geto hanno sofferto molto e non hanno potuto godere di una vita serena e "normale". speriamo che questa nuova vita gli regali un po' di felicità. Voi che dite? Siete pronti a seguire questa st...