Rientro

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 ♠ SUGURU

«Finalmente hai scelto la tua strada. Bene bene» mormora Shoko, mentre appone le firme sui documenti del nuovo corso che mi terrà occupato per i prossimi tre mesi. Ha già inoltrato la domanda all'università specificando la specializzazione che voglio seguire. Il club di nuoto, dopo le vacanze invernali, manderà un tutor americano per fare il colloquio conoscitivo.

BeneBene

La mia nuova vita sta iniziando a prendere forma.

BeneBeneVaTuttoBene

«Devo esser sincera, ti vedo proprio bene come insegnante. Hai una pazienza stoica. Hai sopportato pure me» sorride alzando gli occhi dalle carte «Mi piacerebbe, però, vederti più felice»

«L'umore non è qualcosa che si possa gestire a comando» rispondo chiudendomi a riccio. 

BeneBeneVaTuttoBeneSorridi

Dopo la litigata avuta con Sugu ci siamo sentiti regolarmente tutte le sere, ma io non sono più stato lo stesso. La voce di quella ragazza che lo chiama "Dear honey" è sempre presente fra di noi.  Non riesco a fidarmi di lui totalmente dopotutto, prima di mettersi con me, è sempre stato solo con donne. 

BeneBeneVaTuttoBeneSorridiDearHoney

Ieri sera sono andato in un pub con Luca e Peter, nonostante mi stessi divertendo si sono subito accorti che qualcosa non andava. Volevo tenere le inquietudini per me, non assillarli con questo bisticcio tra amanti ma è impossibile mantenere segreti con loro.

BeneBeneVaTuttoBeneSorridiDearHoneyZittoZittoDevoStare

Entrambi mi hanno consigliato di attendere le vacanze di Natale, manca solo una settimana al suo rientro, prima di esternare i miei dubbi  e insicurezze. Parlarne per telefono non è la stessa cosa che farlo di persona. Hanno ragione. Mi sto contenendo.

Non Va Bene Un Cazzo


SATORU

L'aereo sta procedendo con la fase di atterraggio. Gioco col bracciale di coppia nero. Chissà se Sugu se l'è tolto. La sua rabbia è mal celata. Non una risata, un "ti amo" o "mi manchi", in queste ultime telefonate. Alle mie parole dolci rispondeva con un gelido silenzio.

Ad ogni respiro sento aria ghiacciata uscire dal cuore crepato. Guardo l'orologio per la milionesima volta. A quest'ora dovrebbe essere a casa. Speriamo non sia uscito coi ragazzi.

Atterra cazzo atterra.

Mi fiondo verso il gate d'uscita. Per fortuna non ho valigie da recuperare. I miei genitori sono così felici di vedermi che mi si spezza il cuore di non riuscire a ricambiare la loro gioia. 

Devo vedere Sugu.

Solo allora la mia vita tornerà integra. Solo allora respirerò come si deve. 

In macchina cerco di mantenere un certo contegno. Racconto episodi del campus, i miei riassumono gli avvenimenti più salienti della loro vita.

Finché mia mamma esclama «Chissà come sarà contento di rivederti Suguru»

Allora non riesco più a contenere l'eccitazione, mista a tormento, che trapela nel tono della voce «Passo da lui a salutare prima di salire.»

Sul viso di mia mamma trapela un sorriso dolce «Lo immaginavamo»

Immaginavate cosa? Che stiamo insieme? Possibile?

Saluto distrattamente i miei, che salgono le scale, mentre io rimango a fissare la tua porta chiusa.

Mi faccio coraggio e suono il campanello.

«Un momento!» la tua voce. Oltre quella porta ci sei tu.

Saltello nervosamente da un piede all'altro e mi asciugo i palmi sudati sui jeans.

La porta si apre.

I tuoi occhi si spalancano.

Ti salto direttamente in braccio, facendoti perdere l'equilibrio ed indietreggiare di qualche passo.

Il tuo profumo mi riempie le narici.

«Non è vero che non sei importante per me. Tu sei tutto» e scoppio a piangere nascondendo il viso nel suo petto.

Sugu mi abbraccia. Il calore del suo corpo mi riscalda il cuore.

«Ti amo» mi sussurra prima di baciami.



Crash! Boom! Bang! (SatoSugu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora