Veleno

179 10 23
                                    

SUGURU

«Siamo i migliori!» grida Marcello uscendo dalle docce e baciando la medaglia che non si è tolto nemmeno per lavarsi.

Sorrido, fingendo che mi importi qualcosa della gara appena terminata, mentre strofino i capelli con l'asciugamano.

Non riesco a togliermi dalla mente il ghigno di Satoru quando l'ho raggiunto sulle scalinate. Perché proprio ora riappare nella mia vita? Non è nemmeno stato in grado di darmi una vera risposta, prima di sparire nel corridoio.

Sparire è la cosa che sa fare meglio.

«Bro, tutto bene?» Peter si siede accanto a me sulla panca, lo sbircio con l'asciugamano che mi penzola sulla testa. Sta facendo un'espressione buffa, quella del tipo "vuoi che faccio un occhio nero a qualcuno?"

Non gli rispondo e lui continua «Ti ha detto qualcosa?»

«Nulla di sensato» mi alzo di scatto e recupero i pantaloni della tuta dall'armadietto.

«Non capisco, perché ricomparire ora dopo tutto questo tempo? È successo qualcosa di particolare?» Peter alle volte non sa proprio quando mollare il colpo.

«No, e non voglio parlarne» finisco di vestirmi velocemente, metto il borsone sulla spalla ed esco piantandolo lì.

Oggi è la giornata mondiale degli incontri strani. In corridoio, ad aspettarmi, c'è Luca. Il mio ex.

«Ciao» gli appare una fossetta accanto al labbro. Sarei un bugiardo se dicessi che non mi fa più effetto, ma sono il maledetto stronzo che l'ha ghostato. Non posso permettermi di provare ancora qualcosa.

Rimango fermo come uno stoccafisso e fissarlo.

Lui, sciolto e per niente a disagio, riprende a parlare a raffica. Lo fa sempre quando è nervoso «lo so che probabilmente non vuoi vedermi, né starmi ad ascoltare. Del resto se ti importasse qualcosa non saresti sparito così» silenzio e poi i suoi occhi si inchiodano nei miei «sarebbe logico che ti parlassi così giusto? Ma io logico non lo sono mai stato. Non sono un cretino, sei sparito il giorno stesso in cui ho confessato di amarti. Ti ho terrorizzato vero? Ho pensato molto alla tua reazione, e sono arrivato alla deduzione che probabilmente sei stato ferito da una persona che per te era molto importante. E qualsiasi relazione ti terrorizza così tanto da sparire tu per primo, per non essere ancora abbandonato. E quando ho pensato a questo, non ho più potuto odiarti»

Stringo i pugni. Chi diavolo pensa di essere? Il mio strizzacervelli? «Cazzo, dovresti fare l'investigatore»

I suoi occhi si illuminano e ridacchia «forse ho davvero un futuro, alla Dirk Gently però. Non mi ci vedo come Barnaby*»

Fanculo. È sempre stato bravo a farmi ridere. «Adesso, che credi di avermi compreso nel profondo, cosa vuoi fare?» mi sto comportando ancora da stronzo.

«Ricominciare da amici?»

«Ahahahahah! Coi miei amici non scopo»

Fa spallucce «Beh diciamo che abbiamo iniziato in modo alternativo»

«Non vuoi proprio lasciarmi in pace»

«No» allunga la mano.

Sollevo un sopracciglio «cosa vuoi?»

«Dammi il tuo cellulare, sblocco il mio numero»

Scoppio nuovamente a ridere ma gli consegno il cellulare.

«Così va meglio» Luca me lo restituisce «ti chiamo per uscire un giorno di questi.»

E se ne va regalandomi un bel dito medio come saluto.

«Luca è sempre stato splendido» una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare. 

«Peter, da quanto tempo sei lì?»

«Abbastanza per dirti che devi scordarti quel coglione di Satoru. Guardati, per aver parlato con lui sei stato intrattabile per ore. Ora invece, dopo un semplice scambio di battute con Luca, stai sorridendo»


SATORU 

Perché sono andato a vedere la gara? Perché non son andato via quando lui mi ha guardato?

E la risposta che gli ho dato? Che cazzo volevo dire?

Che stavo pensando poi? Di riprendermelo? Cos'è una mia proprietà adesso?

Il muro, che sto prendendo a calci da almeno un'ora, si sta sbriciolando. Pezzi di cemento rimbalzano sulle mie scarpe.

Fanculo! Perché mi ha baciato quella sera? Mi ha totalmente ribaltato le viscere. Non sono più lo stesso da allora. I suoi occhi brillanti, pieni di dolore e desiderio, mi perseguitano giorno e notte senza darmi un attimo di pace.

Non mi riconosco, non riesco a pensare ad altro che alle sue labbra premute sulle mie. Quella corrente, che mi ha attraversato la spina dorsale, ha acceso un lato di me che pensavo di aver distrutto. Incenerito. Deve seppellire questo Satoru. L'ho rilegato dentro di me per così tanto tempo, posso tenerlo ancora prigioniero.

Mentire a me stesso è il mio mestiere. Posso continuare a farlo ancora. Non ha senso ribaltare tutto quanto proprio ora, per cosa poi? Tra sei mesi me ne andrò comunque, non posso di certo metterlo in valigia e portarmelo via.

«Aaaaaah!» urlo buttando fuori tutto il risentimento. Fanculo! Ho bisogno di fare due tiri a canestro per calmarmi. Far rimbalzare la palla è sempre stata la mia unica droga. Non ho bisogno di nient'altro.


(◍•ᴗ•◍)♡ 

*Dirk Gently - Agenzia di investigazione olistica sono una serie di romanzi surreali di Douglas Adams, da cui è stata tratta anche una serie tv (che trovate su Netflix, e merita credetemi. Almeno la prima stagione, la seconda è gni)

L'Ispettore Barnaby invece è una serie ambientata in una contea inglese dove ormai non ci sarà più nessuno in vita •ᴗ• 


Crash! Boom! Bang! (SatoSugu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora