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"Louis, Harry è in coma"
"Come sarebbe a dire in coma, che cos'è successo?"
"Data la grossa quantità di sangue che ha perso, ne ha risentito molto, anche il parto di per sé è stato faticoso ed è svenuto stremato, è stato portato in stanza dato che oltre il sangue i suoi livelli di ossigeno sono calati notevolmente, gli stiamo facendo una trasfusione col suo gruppo sanguigno B ed è attaccato al respiratore, non sappiamo quando e se si sveglierà, mi dispiace" Allyson se ne va lasciando Louis da solo, in quel momento crede di non essersi mai sentito così imponente in vita sua, per la prima volta non può fare assolutamente nulla, il suo Harry è in pericolo di vita così come sua figlia, non sa se mettersi a piangere, gridare o urlare, ma non servirebbe a niente, niente può svegliare Harry così dal nulla e niente potrà far sì che sua figlia cresca velocemente. Non può perdere i suoi due amori, adesso a maggior ragione deve restare in ospedale per evitare che succeda una tragedia mentre lui è assente.

Dopo quasi un'ora passata insieme a sua figlia, Louis esce dalla TIN per andare in sala d'attesa, non sa neanche che cosa aspettare perché nn ha neanche il coraggio di andare da Harry e se lo fa, sicuramente si metterebbe a piangere come un bambino.
Niall, Liam e Zayn sono arrivati in ospedale ma Louis non si è minimamente accorto di loro perché è troppo preso dai suoi pensieri.
"Louis" il ragazzo alza la testa e quando vede i suoi amici gli si catapulta addosso, all'inizio sorride ma poi si scioglie in lacrime continuando a restare abbracciato a Niall e Liam, lo lasciano fare e si limitano a stringerlo tra le braccia.
"Lui...lui stava bene, stava bene ma ha perso troppo sangue durante il parto, l'ossigeno gli si è abbassato troppo ed è attaccato al respiratore, mia figlia è nella TIN mi sento morire perché non posso fare nulla per aiutare i miei amori, non posso aiutare Harry e neanche Darcy, non posso aiutarli!" I due ragazzi continuano a stringerlo capendo che in quel momento Louis ha solo bisogno di sfogarsi, non può fare altro.
"Louis non sei da solo, ci siamo noi"

*

Liam è rimasto insieme a Louis mentre Zayn e Niall sono andati da Harry. E mentre i due ragazzi sono andati nel reparto di terapia intensiva, Liam ha trascinato Louis al bar dell'ospedale in modo che beva qualcosa e non si disidrati.
"Darcy sta bene, pesa 1,490 kg, è lunga 39 cm ed è grande quanto due mani, dovresti vederla Liam è bellissima, dolcissima ed è piccolissima, più piccola degli altri neonati presenti nella terapia intensiva. Ho paura che possa succederle qualcosa, ha mille tubi che le entrano e le escono dal corpo, vederla così fragile mi fa sentire così piccolo e solo, Harry non c'è, sono da solo Liam..."
"Non sei da solo Louis, né tu né Harry né tua figlia siete da soli, ci siamo noi con voi, noi tre staremo al vostro fianco finché Darcy uscirà dalla terapia intensiva e finché Harry non si sveglierà di nuovo, stai tranquillo Lou, noi saremo con te" Il liscio sorride grato ma quel momento di gioia dura veramente pochissimo, basta un nulla che viene di nuovo travolto da tutti i sensi di colpa. Ripensa alla giornata vissuta e gli viene il magone, stamattina, seppur terrorizzati e spaventati, stavano bene entrambi e invece adesso Louis si ritrova completamente da solo, una figlia in TIN e altrettanto il suo ragazzo è in terapia intensiva, non sa veramente che cosa fare e non vuole neanche andare a casa.

Al bar, poco dopo, appaiono Niall e Zayn e hanno addosso un sorriso triste, neanche loro sanno come reagire davanti a uno spettacolo del genere.
"Come sta?"
"Sta bene Lou, dorme, i parametri vitali sono tutti nella norma tra battito cardiaco e pressione, non c'è nulla di anormale, è intubato e ha la trasfusione che gli stanno facendo, sembra che stia bene però" Dovrebbe andare da Harry, vedere con i suoi stessi occhi che cosa sta succedendo, il problema è che ha paura di entrare in terapia intensiva perché non vuole vedere com'è conciato il suo ragazzo, non vuole proprio soffrire.
"Ragazzi vi ringrazio di essere venuti, ma sta diventando buio dovreste andare a casa"
"Tu non vai a casa, Lou?"
"No, questi giorni credo che andrò solo per fare la doccia e basta, per il resto rimango qui non voglio lasciare Harry e Darcy da soli, non voglio che succeda qualcosa mentre non ci sono" Louis sta per cedere di nuovo, sente gli occhi pizzicargli e riempirsi di lacrime, non vuole piangere di nuovo per l'ennesima volta in una giornata. Non vuole dimostrarsi debole davanti ai suoi amici. Non vuole.

Alla fine, sotto insistenza di Allyson, Louis è tornato a casa a darsi una sistemata, prende ulteriori vestiti per Harry e mette a lavare quelli sporchi, lui non sa fare assolutamente niente di niente, ma da quando Harry è stato ricoverato in ospedale ha dovuto imparare a fare tantissime cose, anche dopo quando Harry e Darcy torneranno a casa, non può certo pretendere che il suo ragazzo si metta a fare le cose pesanti, deve pensarci lui. Quando si ritiene soddisfatto per ciò che ha fatto si butta un momento sul divano a pensare a ciò che è successo in quel breve arco di tempo, chi l'avrebbe mai detto che sua figlia sarebbe nata con nove settimane di anticipo? Nessuno l'ha preparato per quello e l'ha colto di sorpresa, ancora di più quando Harry è finito in coma a causa della grossa perdita di sangue. Completamente stravolto dai giorni vissuti in ospedale, Louis si addormenta sul divano e si sveglia di colpo quando è già notte fonda, controlla il telefono e quando vede che sono le due di notte sbarra gli occhi e in quel momento si rende conto di quanto sia stato preso da Harry e Darcy, era completamente stanco e stravolto, si alza e va verso la camera e come si butta a letto si addormenta in tempo zero, sarebbe andato in ospedale in mattinata, adesso l'unica cosa che vuole fare è dormire un sonno profondo.

A beautiful disaster (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora