Le stelle brillavano alte nel cielo blu, incorniciando la luna piena di Capodanno. Nei corridoi dell'ospedale tante persone consumavano il pavimento passando e ripassando, mangiandosi le unghie nell'attesa.
- Tesoro... respira. Respira. Manca poco.
Le loro mani unite da sempre, per sempre.
- Non ce la faccio...
- Respira, respira con me.
E infine, nella notte, contemporaneamente al primo fuoco d'artificio, un vagito.
Il dottore si asciugò il sudore dalla fronte e sorrise, stanco.
- Congratulazioni, ce l'abbiamo fatta. È un maschietto - disse, prima di posare fra le braccia della madre un neonato minuscolo, gli occhi strizzati nel proprio pianto per essere al mondo e sul piccolo capo una rada peluria scura, come quella dei cuccioli appena nati.
Niko accarezzò i capelli di Emma, mentre lei piangeva di gioia e commozione. Anche loro figlio piangeva.
- Niko... Niko... questo... è il giorno più bello della mia vita. E sono felice di condividerlo con te.
Il biondo strinse piano il suo primo grande amore, insieme al suo nuovo amore appena nato, il cuore che gli traboccava di sentimenti immensi ai quali non sapeva dare un nome.
- Anch'io, amore mio.
In quel momento Chase e Brad fecero capolino nella stanza, poi entrarono. Il giovane bibliotecario se ne restò quieto in un angolo, mentre il cugino del neo-papà si avvicinò a loro.
- Posso... posso tenerlo? - chiese timidamente, con voce bassa bassa, che nessuno si sarebbe mai immaginato potesse avere quel ragazzo sul metro e novanta tutto muscoli.
- Certo - rispose Emma, stremata, e glielo consegnò. Immediatamente, cullato da Chase, il piccolo smise di piangere e spalancò gli occhi, un paio di occhioni meravigliosi, azzurro cielo.
Ha gli stessi occhi di suo padre...
- Come lo chiamerete?
Niko ed Emma si scambiarono un'occhiata dolce.
- Raphael - dissero all'unisono.
In un'altra stanza, nello stesso momento, s'era appena concluso un altro parto.
- Sorellona... sei stata bravissima. Harry sarebbe... orgoglioso di te.
Crystal sorrise debolmente, esausta. Tra le sue braccia un neonato con la testolina incredibilmente già piuttosto coperta da una morbida peluria rossiccia che aveva smesso di piangere poco dopo essere venuto al mondo ed ora dormiva placidamente.
James accarezzò la fronte della figlia, mentre Shane le stringeva una mano.
- Che nome avevate pensato, tu ed Harry?
- Lui... lui avrebbe tanto voluto che si chiamasse Jake, se fosse stato un maschio - mormorò Crystal, mentre genitori e amici coccolavano lei e il piccolo, ora chiamato Jake.
I fuochi d'artificio erano appena cessati. L'orologio segnava mezzanotte e un minuto.
Quindici anni dopo...
La sveglia suona molestamente, costringendomi a svegliarmi. Allungo un braccio e la spengo, poi riaffondo il viso nel cuscino. Non ho voglia di alzarmi.
Neanche dieci minuti più tardi la voce di mia madre mi richiama ad alzarmi.
- Raphael! Sei sveglio? Arriverai in ritardo a scuola se non ti alzi!

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Semplicemente tu
Storie d'amoreCiao a tutti, mi chiamo Raphael, ho quindici anni e questa è la mia storia. I miei genitori forse li conoscete, sono una scrittrice famosa e un avvocato molto richiesto. Se non vi dicessero nulla, i miei zii non potete non ricordarveli: ora sono un...