Giorni da (non) dimenticare

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Raphael's point of view

È venerdì sera, l'ultimo venerdì del mese. Capodanno cade di lunedì.

Io e Victor ci siamo salutati a scuola con un lungo e dolce bacio e un abbraccio, insieme a un 'mi mancherai' borbottato fra i denti. Dopotutto sono solo le vacanze invernali, ci rivedremo fra poco più di una settimana e mezzo. O al mio compleanno, forse.

Mamma e papà sono agitati da un po', eccitati come api in un campo di fiori. Il motivo mi è oscuro, ma qualcosa mi dice che lo scoprirò ben presto. Infatti...

- Raph, tesoro?

- Sì, mamma?

Stiamo cenando in tutta tranquillità, mentre fuori nevica piano.

- Abbiamo avuto dei giorni piuttosto difficili a causa della piccola discussione tra me e papà, soprattutto tu, quindi volevamo... come dire, farci perdonare. Dunque... questo weekend... vorresti venire con noi un po' al mare? Sai, in quella piccola città a neanche due ore da qui?

Gli occhi mi brillano a questa proposta.

- Sarebbe fantastico!

Si danno il cinque.

- Ottimo, pulce! Prepara le valigie, si parteeeee!

~~~

Prima di dormire mi intrattengo un po' al telefono con Jake e poi con Victor.

- Ti sento felice, hai qualcosa da dirmi? - chiede Vic. Arrossisco, nonostante lui non mi possa vedere. Sono così tanto un libro aperto?

- Be'... nel weekend facciamo una mini-vacanza, proprio mini mini, in una piccola città qua vicino, una città affacciata sul mare dove andavamo sempre quando io e Jake eravamo piccoli.

- E viene anche lui? - s'informa Victor, nella voce una nota spiccata di gelosia.

- No...

- Ah, bene...

Restiamo in silenzio, il disagio che aleggia fra noi come una presenza fastidiosa. Vorrei aggiungere qualcosa, ma non so cosa. Victor schiocca la lingua come suo solito.

- Suppongo che non possa farci nulla, se non sperare che nessuno ti punti gli occhi addosso - sbuffa, infastidito.

Sgrano gli occhi, agitandomi sul letto. È così... così geloso di me?

- Ma Victor... sono solo due giorni, chi vuoi che ci sia!

Sbuffa ancora.

- I bei ragazzi si notano subito - ribatte con disappunto. Io non posso fare a meno di avvampare ulteriormente. È... è un complimento indiretto?

- Victor...

Se lo potessi vedere, in questo momento saprei che si è scurito in volto.

- Io... vorrei passare ogni attimo della mia vita con te, Raphael. Ti basta?

Non dico nulla, paralizzato dalla sorpresa. Il cuore mi batte nel petto tanto forte che penso possa esplodere da un momento all'altro.

- C-cosa... - balbetto, subito interrotto da lui.

- Sì o no?

- No... c-cioè, s-sì!

Lo sento ridere piano.

- Allora non partire - dice, sempre con un'ombra della risata di poco prima nella voce. La fa troppo facile, lui.

- Non posso! I miei genitori hanno organizzato tutto per me, cosa dovrei dir loro? 'Scusate ma il mio ragazzo è geloso e quindi non posso venire'?

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