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Canzone per il capitolo: Earned it- The Weeknd

Le mie mani avevano bisogno di qualcosa da fare. Da quando avevo finito il dipinto, avevo bisogno di trovare un metodo alternativo per tenermi impegnata. Dunque, seduta su uno dei divani nella stanza centrale, soffiai leggermente contro le costruzioni tra le mie mani.

<<Sono carini>>, mormorò Normani, sedendosi a terra accanto a me, osservando i papaveri di carta che stavo preparando. Somigliavano ai coralli che erano soliti lasciare in seguito ad una rapina.

<<Grazie. Anche se non ho il mio, non ho potuto fare altro che pensarci›>, ammisi.

<<Alcune persone creano degli origami quando sono agitate>>, disse. Sembrava che volesse prendermi in giro, tuttavia aveva ragione: ero agitata. La data dell'iniziazione si avvicinava, perciò ci sarei dovuta andare da sola, completamente cieca a meno che gli altri non avessero trovato più informazioni. Lauren, Harry e Louis erano presi dai loro progetti, ma concretamente non avevano trovato una soluzione. Quando avevo scoperto del passato della donna con Alexa, avevo immaginato che avremmo dovuto tenerlo nascosto agli altri, ma glielo aveva detto. Tutti loro lo sapevano e non dubitavano delle sue intenzioni; non temevano che avrebbe potuto tradirli. Perciò, perché temeva che avrei reagito in maniera diversa? Forse perché, ai miei occhi, aveva già dimostrato che non potevo fidarmi. Mi aveva già bruciata una volta, dovevo capire se le avrei permesso di farlo di nuovo.

<<L'iniziazione è circondata dal mistero>>,
esclamò Louis.

<<Ho detto che non mi piace quella parola? E' così sospettosa>>, mormorò Normani.

<<Sono d'accordo. Non c'è bisogno di tutta questa sicurezza a meno che...>>, disse Harry, <<Non si tratti di un gruppo di pervertiti>>, lo interruppe Dinah con un ghigno.

<<Continua ad essere la nostra teoria numero uno>>, annuì Normani.

<<Oh, andiamo, questa battuta non era divertente nemmeno la prima volta>>, borbottò Lauren, indossando il proprio mantello.
<<C'è un ultimo posto in cui possiamo cercare delle informazioni>>, disse, rivolgendosi direttamente a me. Pur di ammazzare il tempo, mi trovai ad accettare il suo invito.

Camminando per le strade, iniziò a spiegare.

<<Mentre eravamo alla festa, ho messo qualche localizzatore in alcune borse e tasche.
Tracciando i loro movimenti, Dinah è riuscita a creare una mappa delle zone comuni ad alcuni di loro>>, disse. Così, giungemmo ad un edificio. Si poggiò con noncuranza contro il muro, guardandosi intorno con estrema attenzione mentre io forzavo la serratura.
L'edificio era vuoto e circondato dal buio, dunque dovetti sforzare gli occhi per rendermi conto che eravamo entrate in una sorta di libreria. Gli scaffali giungevano fino al soffitto e l'odore di libri riempiva la camera.

<<Dovremmo trovare dei documenti riguardo l'iniziazione da qualche parte. Altrimenti...>>,
mormorò Lauren.

<<Se è una libreria de Il Cerchio, sono sicura che troveremo qualcosa> >, la rassicurai con un piccolo sorriso. Altrimenti, avrei trovato il modo di affrontare da sola la situazione.
Nonostante la fretta per abbandonare i Poppy, Vivienne non prese l'iniziativa mentre eravamo da sole. Ero io a dover forzare i lucchetti e a guardare tra i tomi. Presto, dopo l'ennesima mia proposta che rifiutava, mi resi conto che si trattava di un altro dei suoi test o delle sue lezioni. Dovevo imparare a fare le cose senza che lei mi guidasse.

<<A malapena riesco a leggere l'italiano normale. Questa roba antica mi sta facendo venire i mal di testa›>, mormorai tra me e me.

<<Se ti dessi l'opportunità, sono sicura che impareresti col tempo> >, disse lei. Si mosse silenziosamente alle mie spalle, prendendo il libro dalle mie mani. << Ma nel frattempo, lascia fare a me>>, aggiunse. Spostando bruscamente il libro, della polvere si alzò contro il suo volto. Lauren storse il naso, emise dei piccoli versi preoccupati e infine si aprì in un piccolo ed adorabile starnuto. Mi coprii la bocca con la mano, poiché quello era il suono più tenero che avessi mai sentito. Tuttavia, le luci si accesero e compresi che era anche molto pericoloso. Velocemente, Lauren mi trascino tra gli scaffali, mentre dei passi si avvicinavano a noi. Così premute, giungevo semplicemente al suo petto. Eravamo così vicine che potevo sentire i battiti regolari del suo cuore; erano così tranquilli rispetto a quelli accelerati del mio. Le luci si spensero poco dopo, dunque emettemmo un sospiro di sollievo.

Queen of thieves [camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora